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Samantha Lina – La danza nel giardino
Dal 25 ottobre al 7 novembre, nel cuore di Milano l’artista Samantha Lina apre le porte del proprio studio, presentando al pubblico una selezione di opere recenti e storiche particolarmente rappresentative dell’intero suo percorso artistico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 25 ottobre al 7 novembre, nel cuore di Milano l’artista Samantha Lina apre le porte del proprio studio, presentando al pubblico una selezione di opere recenti e storiche particolarmente rappresentative dell’intero suo percorso artistico.
La mostra, a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli, non è solo l’occasione per conoscere da vicino la poliedrica produzione di Samantha Lina, che ha fatto della sperimentazione un elemento cardine della propria ricerca, ma è anche un momento di incontro e di condivisione con l’artista, all’interno del suo atelier d’arte, laboratorio di idee e fucina straordinaria in cui pensiero e creatività prendono forma.
Samantha Lina si dedica all’esplorazione di diverse forme d’arte. Pittura, scultura, collage, video, disegno, installazione: il suo linguaggio si dirama e intreccia dando vita a un’esperienza percettiva ed emotiva che coinvolge diversi piani di lettura dell’opera. Tutto gira attorno a un progetto di ricerca in continua evoluzione che intende riflettere sul valore simbolico del rappresentato. Samantha sperimenta il processo creativo in un movimento mentale che, nel momento in cui accade, accoglie quel che è oltre il controllo e, nel flusso di questa stessa modalità creativa, invita l’osservatore a lasciarsi coinvolgere in una “danza” visiva nella quale ciò che è rappresentato si dischiude ai valori vibranti della sua declinazione interpretativa.
Elementi naturali, dettagli anatomici e metamorfosi, il colore simbolicamente carico di energia... allo spettatore è semplicemente chiesto di “sentire” e unirsi alla danza del creato, sia esso un cielo, un luogo imprecisato oltre lo spazio o un giardino notturno.
Anche nelle opere a china su carta, le scritture sono eco del pensare, tracce nella materia che si espandono e sovrappongono nella rappresentazione simbolica della ricerca che ci accomuna, di senso e di forma.
“Lavoro l’immagine per renderla intrinsecamente simbolica, cerco di darle un valore sottile, che catturi lo sguardo per essere scoperto. La mia sfida è far vibrare il dettaglio che scelgo di rappresentare di modo che il pensiero non si lasci ingabbiare e che la relazione con l’opera sia sempre aperta, anche nel tempo”. Da questo desiderio prende il via un viaggio di scoperta e di quotidiano stupore che, tuttora, l’artista pratica instancabilmente, sempre sospinta dall’esplorazione che è oltre la superficie delle cose. Della danza, la mostra celebra il dinamismo, la palpitante tensione fra l’attesa e l’azione, il silenzio e le forme simboliche del suono, la stasi e il movimento. Ogni opera è permeata da una dialettica interna, più o meno manifesta, fra opposte energie e istanze, siano esse materiali, estetiche, spirituali o tematiche.
Samantha dà vita a opere in cui affiora la natura sfuggente e ambigua dell’esperienza umana: creazioni che l’artista compone come una trama sottile di fili, frammenti del quotidiano, esperienze e visioni che si intrecciano a formare il suo particolare ordito. “Stare in questa ricerca è un modo di stare nel tempo” - osserva l’artista - e il suo fare arte è una forma sublime e poetica, in cui riversa tutta sé stessa, con generosità di spirito. E il filo, simbolo frequente del suo lavoro, sia esso visibile o invisibile, è cifra simbolica che dà continuità alla danza. È il filo sottile di un senso che unisce senza legare e che l’artista sembra trattenere, ma poi continuamente lascia andare... e così, giorno dopo giorno, riprende la sua danza.
Una danza ricca di gesti, di sguardi e di segni rivelatori di una spiritualità antica che appartiene alla natura stessa dell’essere umano. Un’esigenza interiore autentica, di cui la sapiente tecnica stilistica dell’artista diventa il corrispettivo formale. Attraverso scritture spiraliformi, poetici assemblaggi di frammenti del quotidiano, anatomie pittoriche che fluttuano su fondi oscuri intrecciandosi a fiori rigogliosi e carichi di colore, Samantha Lina cattura l’anima segreta delle cose e l'essenza ineffabile del tempo.
In questo stratificato universo narrativo e simbolico, il tema del tempo occupa una posizione di assoluto rilievo. Tempo inteso non in senso lineare ma in una dimensione sospesa, dilatata, dove passato, presente e futuro si fondono e si sovrappongono in un continuum emotivo. Nell’opera di Samantha Lina, il tempo si fa entità fluida, strettamente legata ai concetti di memoria e sogno, all’idea di un’unione totale tra arte e vita, in cui l’artista si trova a osservare la realtà in uno stato creativo curioso e vivace.
L’arte di Samantha Lina non si colloca nel perimetro di classificazioni teoriche o stilistiche definite, ma percorre territori di frontiera e traccia un orizzonte aperto che schiude infinite possibilità di lettura. La sua opera interroga l’osservatore e lo stimola a porsi in una condizione di ascolto e di fiducioso abbandono a una lettura priva di sovrastrutture logico-razionali. La sfida non è di comprendere la sua arte per via razionale, ma di condividere un’esperienza e di farlo con una partecipazione interiore veritiera, un’intima disponibilità d’animo che è condizione di piena ricettività e preludio alla vera conoscenza.
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Samantha Lina
È nata a Milano, dove vive e lavora. Nel tempo ha sperimentato più tecniche, spaziando dalla scultura alla pittura, dal collage al disegno, dalla performance al video. Ha esposto in personali e collettive in diversi spazi milanesi, tra i quali ricordiamo Wannabee Gallery, Galleria Il Milione e Castello13 Homegallery, attualmente collabora con Antonella Mantovani, fondatrice di Castello13; in due occasioni ha esposto a Palazzo Viti a Volterra. Sebbene l’impostazione della sua ricerca sia spesso concettuale, nelle sue opere è sempre evidente una speciale attenzione alla forma che creativamente si espande in scritture spiraliformi, assemblaggi di frammenti del vissuto quotidiano, collage e dipinti simbolici di anatomie ricorrenti.
www.samanthalina.it
www.castello13.it
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Samantha Lina
La danza nel giardino
mostra a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli
Studio d’arte SL
Palazzo delle Stelline
Corso Magenta 63 - Milano
Inaugurazione su invito
giovedì 24 ottobre 2024
ore 18.30 – 20.30
Apertura della mostra
25 ottobre – 7 novembre 2024
da martedì a venerdì dalle 16 alle 19
sabato e festivi su appuntamento
Per informazioni
T. 335 6647725
La mostra, a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli, non è solo l’occasione per conoscere da vicino la poliedrica produzione di Samantha Lina, che ha fatto della sperimentazione un elemento cardine della propria ricerca, ma è anche un momento di incontro e di condivisione con l’artista, all’interno del suo atelier d’arte, laboratorio di idee e fucina straordinaria in cui pensiero e creatività prendono forma.
Samantha Lina si dedica all’esplorazione di diverse forme d’arte. Pittura, scultura, collage, video, disegno, installazione: il suo linguaggio si dirama e intreccia dando vita a un’esperienza percettiva ed emotiva che coinvolge diversi piani di lettura dell’opera. Tutto gira attorno a un progetto di ricerca in continua evoluzione che intende riflettere sul valore simbolico del rappresentato. Samantha sperimenta il processo creativo in un movimento mentale che, nel momento in cui accade, accoglie quel che è oltre il controllo e, nel flusso di questa stessa modalità creativa, invita l’osservatore a lasciarsi coinvolgere in una “danza” visiva nella quale ciò che è rappresentato si dischiude ai valori vibranti della sua declinazione interpretativa.
Elementi naturali, dettagli anatomici e metamorfosi, il colore simbolicamente carico di energia... allo spettatore è semplicemente chiesto di “sentire” e unirsi alla danza del creato, sia esso un cielo, un luogo imprecisato oltre lo spazio o un giardino notturno.
Anche nelle opere a china su carta, le scritture sono eco del pensare, tracce nella materia che si espandono e sovrappongono nella rappresentazione simbolica della ricerca che ci accomuna, di senso e di forma.
“Lavoro l’immagine per renderla intrinsecamente simbolica, cerco di darle un valore sottile, che catturi lo sguardo per essere scoperto. La mia sfida è far vibrare il dettaglio che scelgo di rappresentare di modo che il pensiero non si lasci ingabbiare e che la relazione con l’opera sia sempre aperta, anche nel tempo”. Da questo desiderio prende il via un viaggio di scoperta e di quotidiano stupore che, tuttora, l’artista pratica instancabilmente, sempre sospinta dall’esplorazione che è oltre la superficie delle cose. Della danza, la mostra celebra il dinamismo, la palpitante tensione fra l’attesa e l’azione, il silenzio e le forme simboliche del suono, la stasi e il movimento. Ogni opera è permeata da una dialettica interna, più o meno manifesta, fra opposte energie e istanze, siano esse materiali, estetiche, spirituali o tematiche.
Samantha dà vita a opere in cui affiora la natura sfuggente e ambigua dell’esperienza umana: creazioni che l’artista compone come una trama sottile di fili, frammenti del quotidiano, esperienze e visioni che si intrecciano a formare il suo particolare ordito. “Stare in questa ricerca è un modo di stare nel tempo” - osserva l’artista - e il suo fare arte è una forma sublime e poetica, in cui riversa tutta sé stessa, con generosità di spirito. E il filo, simbolo frequente del suo lavoro, sia esso visibile o invisibile, è cifra simbolica che dà continuità alla danza. È il filo sottile di un senso che unisce senza legare e che l’artista sembra trattenere, ma poi continuamente lascia andare... e così, giorno dopo giorno, riprende la sua danza.
Una danza ricca di gesti, di sguardi e di segni rivelatori di una spiritualità antica che appartiene alla natura stessa dell’essere umano. Un’esigenza interiore autentica, di cui la sapiente tecnica stilistica dell’artista diventa il corrispettivo formale. Attraverso scritture spiraliformi, poetici assemblaggi di frammenti del quotidiano, anatomie pittoriche che fluttuano su fondi oscuri intrecciandosi a fiori rigogliosi e carichi di colore, Samantha Lina cattura l’anima segreta delle cose e l'essenza ineffabile del tempo.
In questo stratificato universo narrativo e simbolico, il tema del tempo occupa una posizione di assoluto rilievo. Tempo inteso non in senso lineare ma in una dimensione sospesa, dilatata, dove passato, presente e futuro si fondono e si sovrappongono in un continuum emotivo. Nell’opera di Samantha Lina, il tempo si fa entità fluida, strettamente legata ai concetti di memoria e sogno, all’idea di un’unione totale tra arte e vita, in cui l’artista si trova a osservare la realtà in uno stato creativo curioso e vivace.
L’arte di Samantha Lina non si colloca nel perimetro di classificazioni teoriche o stilistiche definite, ma percorre territori di frontiera e traccia un orizzonte aperto che schiude infinite possibilità di lettura. La sua opera interroga l’osservatore e lo stimola a porsi in una condizione di ascolto e di fiducioso abbandono a una lettura priva di sovrastrutture logico-razionali. La sfida non è di comprendere la sua arte per via razionale, ma di condividere un’esperienza e di farlo con una partecipazione interiore veritiera, un’intima disponibilità d’animo che è condizione di piena ricettività e preludio alla vera conoscenza.
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Samantha Lina
È nata a Milano, dove vive e lavora. Nel tempo ha sperimentato più tecniche, spaziando dalla scultura alla pittura, dal collage al disegno, dalla performance al video. Ha esposto in personali e collettive in diversi spazi milanesi, tra i quali ricordiamo Wannabee Gallery, Galleria Il Milione e Castello13 Homegallery, attualmente collabora con Antonella Mantovani, fondatrice di Castello13; in due occasioni ha esposto a Palazzo Viti a Volterra. Sebbene l’impostazione della sua ricerca sia spesso concettuale, nelle sue opere è sempre evidente una speciale attenzione alla forma che creativamente si espande in scritture spiraliformi, assemblaggi di frammenti del vissuto quotidiano, collage e dipinti simbolici di anatomie ricorrenti.
www.samanthalina.it
www.castello13.it
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Samantha Lina
La danza nel giardino
mostra a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli
Studio d’arte SL
Palazzo delle Stelline
Corso Magenta 63 - Milano
Inaugurazione su invito
giovedì 24 ottobre 2024
ore 18.30 – 20.30
Apertura della mostra
25 ottobre – 7 novembre 2024
da martedì a venerdì dalle 16 alle 19
sabato e festivi su appuntamento
Per informazioni
T. 335 6647725
24
ottobre 2024
Samantha Lina – La danza nel giardino
Dal 24 ottobre al 07 novembre 2024
arte contemporanea
Location
Studio d’arte SL
Milano, Corso Magenta, 63, (MI)
Milano, Corso Magenta, 63, (MI)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 16 - 19
sabato e festivi su appuntamento
Vernissage
24 Ottobre 2024, 18.30 - 20.30, su invito
Sito web
Ufficio stampa
Bianucci Cinelli Studio
Autore
Curatore