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Samartino. Vita, opere e testimonianze a cavallo del Novecento
Samartino è il nome d’arte che il pittore Edoardo Perrone di San Martino scelse per presentare i suoi dipinti al mondo, la firma su opere dipinte nel corso del Novecento, selezionate da A.muse gallery per essere esposte al pubblico nei suoi spazi espositivi dal prossimo 4 ottobre
Comunicato stampa
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Samartino è il nome d’arte che il pittore Edoardo Perrone di San Martino scelse per presentare i suoi dipinti al mondo, la firma sulle opere che sono state selezionate dalla galleria A.muse - tra le molte conservate in Torino, nell’archivio dell’erede dell’artista – per essere esposte al pubblico negli spazi espositivi di via Felice Romani 4, dal prossimo 4 ottobre e fino al 12 novembre 2023.
Una mostra a lungo meditata, che ha accompagnato un impegnativo lavoro di archiviazione e ricerca, incentrato sulla raccolta puntuale della produzione artistica di Samartino, la sua riscoperta e valorizzazione. Fondamentale il sostegno del team di A.muse, nata nel 2015 come galleria d'arte e design – la sua mission principale, cui tende a tornare pur senza precludersi collaborazioni altre, tese ad abbracciare espressioni creative diverse. L'identità di questo luogo è in continua evoluzione, l’entusiasmo con cui ha immaginato questa esposizione, dedicata alla vita e alla produzione di un artista piemontese di nascita ma “cittadino del mondo” di adozione, è certamente frutto di un’analoga capacità di vedere oltre il tradizionale e l’ordinario.
Nato il 16 ottobre 1901 a Perosa Canavese, Samartino manifestò fin da ragazzo la sua passione per la pittura, una calamita che lo portò a Firenze prima e a Parigi poi, attirato dalle possibilità offerte dai centri nevralgici del fare artistico internazionale. Samartino frequentò l’Accademia in uno dei periodi più affascinanti di sempre, a cavallo tra la seconda metà degli anni Venti e gli anni Trenta, prima che il Secondo conflitto mondiale lo inducesse a spostarsi tra Francia e Italia, disperdendosi così la quasi totalità della sua prima produzione artistica. Lo ritroviamo in America negli anni Cinquanta, in giro per l’Europa negli anni Sessanta e infine in Svizzera dagli anni Settanta, dove intensificò la sua collaborazione con alcune gallerie e dove scelse di stabilirsi sino agli ultimi anni della sua vita.
Un vissuto che ha portato Samartino a toccare con mano – per non dire pennello – tutte le grandi rivoluzioni artistiche di un secolo incredibile, dalle quali è rimasto inevitabilmente condizionato e certamente ispirato. Una produzione che conta oggi qualche centinaio di opere capaci di affrontare temi, soggetti e cromie diversi e sempre vibranti, finestre su mondi abitati dalle visioni e personaggi di Samartino in cui tecnica e composizione alternano momenti di ricercata armonia a situazioni volutamente disturbanti, specchio del sentire dell’artista.
“In un mondo creato da lui stesso, Samartino trova ove poter vivere, i suoi quadri gli sono un rifugio, una necessità non solo spirituale ma fisica come l’atmosfera nella quale respira. […] La sua principale sorgente di ispirazione è la figura umana che, dato l’isolamento volontario della sua vita attuale, si manifesta sovente in immagini astratte e ideali. Occasionali incontri e al tempo stesso, in apparente contraddizione con ciò che si è ora scritto, il suo contatto con il mondo esteriore è grande e continuo”. (Walter Scheitlin, dal catalogo della personale di San Gimignano, maggio 1987)
Le opere scelte e presentate in occasione di questa esposizione sono visitabili presso A.muse gallery dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13, i pomeriggi di martedì e venerdì dalle 16 alle 19, oppure previo appuntamento (347.2255638; paola.tournon@amuse.gallery)
Una mostra a lungo meditata, che ha accompagnato un impegnativo lavoro di archiviazione e ricerca, incentrato sulla raccolta puntuale della produzione artistica di Samartino, la sua riscoperta e valorizzazione. Fondamentale il sostegno del team di A.muse, nata nel 2015 come galleria d'arte e design – la sua mission principale, cui tende a tornare pur senza precludersi collaborazioni altre, tese ad abbracciare espressioni creative diverse. L'identità di questo luogo è in continua evoluzione, l’entusiasmo con cui ha immaginato questa esposizione, dedicata alla vita e alla produzione di un artista piemontese di nascita ma “cittadino del mondo” di adozione, è certamente frutto di un’analoga capacità di vedere oltre il tradizionale e l’ordinario.
Nato il 16 ottobre 1901 a Perosa Canavese, Samartino manifestò fin da ragazzo la sua passione per la pittura, una calamita che lo portò a Firenze prima e a Parigi poi, attirato dalle possibilità offerte dai centri nevralgici del fare artistico internazionale. Samartino frequentò l’Accademia in uno dei periodi più affascinanti di sempre, a cavallo tra la seconda metà degli anni Venti e gli anni Trenta, prima che il Secondo conflitto mondiale lo inducesse a spostarsi tra Francia e Italia, disperdendosi così la quasi totalità della sua prima produzione artistica. Lo ritroviamo in America negli anni Cinquanta, in giro per l’Europa negli anni Sessanta e infine in Svizzera dagli anni Settanta, dove intensificò la sua collaborazione con alcune gallerie e dove scelse di stabilirsi sino agli ultimi anni della sua vita.
Un vissuto che ha portato Samartino a toccare con mano – per non dire pennello – tutte le grandi rivoluzioni artistiche di un secolo incredibile, dalle quali è rimasto inevitabilmente condizionato e certamente ispirato. Una produzione che conta oggi qualche centinaio di opere capaci di affrontare temi, soggetti e cromie diversi e sempre vibranti, finestre su mondi abitati dalle visioni e personaggi di Samartino in cui tecnica e composizione alternano momenti di ricercata armonia a situazioni volutamente disturbanti, specchio del sentire dell’artista.
“In un mondo creato da lui stesso, Samartino trova ove poter vivere, i suoi quadri gli sono un rifugio, una necessità non solo spirituale ma fisica come l’atmosfera nella quale respira. […] La sua principale sorgente di ispirazione è la figura umana che, dato l’isolamento volontario della sua vita attuale, si manifesta sovente in immagini astratte e ideali. Occasionali incontri e al tempo stesso, in apparente contraddizione con ciò che si è ora scritto, il suo contatto con il mondo esteriore è grande e continuo”. (Walter Scheitlin, dal catalogo della personale di San Gimignano, maggio 1987)
Le opere scelte e presentate in occasione di questa esposizione sono visitabili presso A.muse gallery dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13, i pomeriggi di martedì e venerdì dalle 16 alle 19, oppure previo appuntamento (347.2255638; paola.tournon@amuse.gallery)
04
ottobre 2023
Samartino. Vita, opere e testimonianze a cavallo del Novecento
Dal 04 ottobre al 12 novembre 2023
arte moderna
Location
A.muse gallery
Torino, Via Felice Romani, 4, (TO)
Torino, Via Felice Romani, 4, (TO)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13, i pomeriggi di martedì e venerdì dalle 16 alle 19, in tutti gli altri orari previo appuntamento
Vernissage
4 Ottobre 2023, 18.30
Sito web
Autore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico