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Samuele Bonomi
A qualche anno dall’ultima esposizione che ha visto Samuele Bonomi ospite della galleria, l’evoluzione del suo lavoro ha stimolato Michele e Raffaella Subert a proporre le sue opere in un’esibizione monografica articolata, che possa sintetizzare meglio l’evoluzione del suo percorso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A qualche anno dall’ultima esposizione che ha visto Samuele Bonomi ospite della nostra galleria, l’evoluzione del suo lavoro ci ha stimolato a proporre le sue opere in un’esibizione monografica più articolata, che possa sintetizzare meglio il suo percorso.
Ecco dunque i grandi “cerchi murari” nei quali, per la prima volta, sottili elementi frammentari divengono materia solida. Al centro dell’esposizione spiccano i “vasi non vasi” a sfera prettamente ceramici che, da una prima raffinatissima foggiatura della materia e da un’iniziale ricercato lavoro di cottura e affumicatura, si spingono fino all’esito estremo: la loro disgregazione.
La deliberata opera di frantumazione e la successiva ricostruzione, in sincretismo con materiali estranei, esalta l’essenza del recipiente che perde così la sua qualità più caratterizzante, per rivelarsi in una nuova configurazione. Resta la sagoma del vaso, resta la struttura sottolineata dalle cicatrici dei frammenti, ma è un profilo che, dall’unione di brani di materie diverse, manifesta una nuova essenza.
In questa esposizione emerge anche un nuovo modello che propone forme e significati differenti: le ciotole che, come i vasi, perdono la loro connotazione d’uso, si espandono in altezza e, attraverso l’incisione nella materia, la forma si innalza e si assottiglia per mezzo di una profonda e studiata sottrazione dell’argilla e di una spasmodica limatura che ne lucida le parti angolate. Anche in questo caso dunque la messa in discussione della forma porta a un’innovativa sintassi artistica.
Il gusto del frammento infine ritorna, ancora più prepotente, in una nuova veste, nei “vasi a uovo”, questa volta materici, pesanti e resi ancor più concreti dall’accostamento di materiali contrastanti - “contaminati”, come ribadisce Bonomi - che testimoniano ancora una volta l’espressività propria e originale dell’artista.
Forme, riconciliazioni e ideali concordanze: è questa la ricerca di Samuele Bonomi nell’arte ceramica? L’artista inquieto e ironico trova la propria espressione nell’estetica della perfezione nell’imperfezione, del frammento ricomposto, in un inconsapevole anelito di armonia della forma e nel suo superamento.
Ecco dunque i grandi “cerchi murari” nei quali, per la prima volta, sottili elementi frammentari divengono materia solida. Al centro dell’esposizione spiccano i “vasi non vasi” a sfera prettamente ceramici che, da una prima raffinatissima foggiatura della materia e da un’iniziale ricercato lavoro di cottura e affumicatura, si spingono fino all’esito estremo: la loro disgregazione.
La deliberata opera di frantumazione e la successiva ricostruzione, in sincretismo con materiali estranei, esalta l’essenza del recipiente che perde così la sua qualità più caratterizzante, per rivelarsi in una nuova configurazione. Resta la sagoma del vaso, resta la struttura sottolineata dalle cicatrici dei frammenti, ma è un profilo che, dall’unione di brani di materie diverse, manifesta una nuova essenza.
In questa esposizione emerge anche un nuovo modello che propone forme e significati differenti: le ciotole che, come i vasi, perdono la loro connotazione d’uso, si espandono in altezza e, attraverso l’incisione nella materia, la forma si innalza e si assottiglia per mezzo di una profonda e studiata sottrazione dell’argilla e di una spasmodica limatura che ne lucida le parti angolate. Anche in questo caso dunque la messa in discussione della forma porta a un’innovativa sintassi artistica.
Il gusto del frammento infine ritorna, ancora più prepotente, in una nuova veste, nei “vasi a uovo”, questa volta materici, pesanti e resi ancor più concreti dall’accostamento di materiali contrastanti - “contaminati”, come ribadisce Bonomi - che testimoniano ancora una volta l’espressività propria e originale dell’artista.
Forme, riconciliazioni e ideali concordanze: è questa la ricerca di Samuele Bonomi nell’arte ceramica? L’artista inquieto e ironico trova la propria espressione nell’estetica della perfezione nell’imperfezione, del frammento ricomposto, in un inconsapevole anelito di armonia della forma e nel suo superamento.
23
settembre 2021
Samuele Bonomi
Dal 23 settembre al 20 ottobre 2021
arte contemporanea
design
personale
design
personale
Location
SUBERT
Milano, Via Della Spiga, 42, (Milano)
Milano, Via Della Spiga, 42, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-13 e 15-18
sabato ore 11-17
domenica e festivi su appuntamento
Vernissage
22 Settembre 2021, dalle 11 alle 21
Sito web
Ufficio stampa
ANNA ORSI
Autore