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San Francesco e Chiara d’Assisi
Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ancora pochi giorni e nei saloni del Palazzo Ducale di Massa si spegneranno le luci della bellissima mostra, settima edizione, sul tema “San Francesco e Chiara d’Assisi.
La mostra, settima edizione, è promossa e organizzata dal Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo fra i Popoli, con lo scopo di indicare la vibrante vitalità del messaggio francescano e la sua capacità di parlare al cuore e alle coscienze degli artisti .
L’esperienza di san Francesco e della sua fedele amica e discepola Chiara continua fino a oggi a parlare a tutte le culture e a tutte le latitudini, dentro e fuori la comunità cristiana, ergendosi di fronte alla storia proprio come una sapienza certo cristiana, ma anche, e prima di tutto, appassionatamente umana.
Le opere parlano in maniera eloquente . ogni opera si presta a vari livelli di lettura. Il gusto del pubblico è stato in grado di snidare significati reconditi e ha dato spessore a messaggi enunciati con energia.
L’iconografia del santo ha spinto gli artisti interpellati, ai quali va un incondizionato ringraziamento, a un dialogo ricco di entusiasmo e sincerità, sorretto dall’ammirazione per un messaggio cristiano così forte nei suoi insegnamenti e nelle prospettive esistenziali offerti a quanti sanno porsi in ascolto.
La presenza numericamente imponente e qualitativamente importante di artisti è un atto di speranza nell’arte come strumento per pregare, o per viaggiare nell’animo umano, per cercare di comprendere il senso delle opere le quali parlano in maniera eloquente, senza che ci sia bisogno di ricorrere a spericolati accostamenti, a formule critiche speciali a contorsionismi verbali.
Ciascuna di queste opere riflette un pensiero puro e disinteressato, documenta l’ansia di conoscere, spinge i visitatori a sentirsi all’interno di cerchio virtuoso dove sono banditi l’arroganza e il cinismo.
Era questo che riprometteva la grande arte del Rinascimento. Era a questo che mirava Pietro Annigoni e la sua cerchia di amici, colleghi e sodali, molti dei quali presenti nell’esposizione.
Averne recuperato il senso, almeno in parte, è la speranza di questa mostra, che ha cercato di non tradire il messaggio liberatorio di Francesco e Chiara e di averne messo in luce l’eterna attualità.
Se l’arte è via che getta luce nel mistero della condizione umana, allora non sorprende che essa torni a dialogare proprio con lo spirito di Francesco e Chiara. Dopo tutto , che compito dovrebbe assolvere l’arte se non quello di aiutarci a osservare il mondo e la vita con gli occhi della speranza e del futuro, a farcene “innamorare” e nonostante tutte le smentite che ci raggiungono, proprio come Francesco fu innamorato della meravigliosa creazione di Dio?
Tanto maggior valore assume, dunque, l’iniziativa del Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo fra i Popoli di Massa, che ha voluto dedicare la settima edizione della Mostra d’arte al tema di San Francesco e Chiara d’Assisi. con l’aiuto di artisti di grande spessore – tra i quali ricordiamo Romano Cosci, Amalia Ciardi Dupré, Giovanni Tommasi Ferroni, Silvestro Pistolesi, Claudio Sacchi, Antonio Ciccone, Silvio Loffredo, Maria Bonaduce, Amedeo Lanci, Paola Colleoni, Luciano Guarnieri, Safet Zec, Giorgio Gomirato, Romano Stefanelli, Franco Dugo, Fabio Grassi, Suzanne Newell – ma anche ospitando le opere di giovani artisti locali, la mostra ha rilanciato un messaggio di speranza e di pace, ricordando proprio quei fondamenti dell’umano intorno ai quali è ancora possibile incontrarsi e dialogare. E si tratta di un dialogo realizzato attraverso il ricorso anche ai simboli, come l’arte è solita fare, simboli così cari a tutta la tradizione francescana, dall’acqua al sole alle stelle all’erba agli animali: che essi possano, anche grazie alla composizione artistica, fiorire di nuovo in noi e intorno a noi, in modo da poter apprendere il vero linguaggio della comunione e della fraternità universale.
LA MOSTRA E’ STATA INAUGURATA dal Presidente della Provincia di Massa Carrara, dal Prefetto, dal vescovo di Massa Carrara e Pontremoli, dagli Assessori del Comune (Cultura, Pubblica Istruzione, Pari Opportunità, Politiche Sociali, Turismo), dai critici d’arte: Don Giuseppe Billi responsabile per l’arte contemporanea della Conferenza Episcopale Italiana, Stefano De Rosa e Fabrizio Borghini. Presenti molti artisti e un folto pubblico. Il catalogo è presente in mostra.
La mostra, settima edizione, è promossa e organizzata dal Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo fra i Popoli, con lo scopo di indicare la vibrante vitalità del messaggio francescano e la sua capacità di parlare al cuore e alle coscienze degli artisti .
L’esperienza di san Francesco e della sua fedele amica e discepola Chiara continua fino a oggi a parlare a tutte le culture e a tutte le latitudini, dentro e fuori la comunità cristiana, ergendosi di fronte alla storia proprio come una sapienza certo cristiana, ma anche, e prima di tutto, appassionatamente umana.
Le opere parlano in maniera eloquente . ogni opera si presta a vari livelli di lettura. Il gusto del pubblico è stato in grado di snidare significati reconditi e ha dato spessore a messaggi enunciati con energia.
L’iconografia del santo ha spinto gli artisti interpellati, ai quali va un incondizionato ringraziamento, a un dialogo ricco di entusiasmo e sincerità, sorretto dall’ammirazione per un messaggio cristiano così forte nei suoi insegnamenti e nelle prospettive esistenziali offerti a quanti sanno porsi in ascolto.
La presenza numericamente imponente e qualitativamente importante di artisti è un atto di speranza nell’arte come strumento per pregare, o per viaggiare nell’animo umano, per cercare di comprendere il senso delle opere le quali parlano in maniera eloquente, senza che ci sia bisogno di ricorrere a spericolati accostamenti, a formule critiche speciali a contorsionismi verbali.
Ciascuna di queste opere riflette un pensiero puro e disinteressato, documenta l’ansia di conoscere, spinge i visitatori a sentirsi all’interno di cerchio virtuoso dove sono banditi l’arroganza e il cinismo.
Era questo che riprometteva la grande arte del Rinascimento. Era a questo che mirava Pietro Annigoni e la sua cerchia di amici, colleghi e sodali, molti dei quali presenti nell’esposizione.
Averne recuperato il senso, almeno in parte, è la speranza di questa mostra, che ha cercato di non tradire il messaggio liberatorio di Francesco e Chiara e di averne messo in luce l’eterna attualità.
Se l’arte è via che getta luce nel mistero della condizione umana, allora non sorprende che essa torni a dialogare proprio con lo spirito di Francesco e Chiara. Dopo tutto , che compito dovrebbe assolvere l’arte se non quello di aiutarci a osservare il mondo e la vita con gli occhi della speranza e del futuro, a farcene “innamorare” e nonostante tutte le smentite che ci raggiungono, proprio come Francesco fu innamorato della meravigliosa creazione di Dio?
Tanto maggior valore assume, dunque, l’iniziativa del Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo fra i Popoli di Massa, che ha voluto dedicare la settima edizione della Mostra d’arte al tema di San Francesco e Chiara d’Assisi. con l’aiuto di artisti di grande spessore – tra i quali ricordiamo Romano Cosci, Amalia Ciardi Dupré, Giovanni Tommasi Ferroni, Silvestro Pistolesi, Claudio Sacchi, Antonio Ciccone, Silvio Loffredo, Maria Bonaduce, Amedeo Lanci, Paola Colleoni, Luciano Guarnieri, Safet Zec, Giorgio Gomirato, Romano Stefanelli, Franco Dugo, Fabio Grassi, Suzanne Newell – ma anche ospitando le opere di giovani artisti locali, la mostra ha rilanciato un messaggio di speranza e di pace, ricordando proprio quei fondamenti dell’umano intorno ai quali è ancora possibile incontrarsi e dialogare. E si tratta di un dialogo realizzato attraverso il ricorso anche ai simboli, come l’arte è solita fare, simboli così cari a tutta la tradizione francescana, dall’acqua al sole alle stelle all’erba agli animali: che essi possano, anche grazie alla composizione artistica, fiorire di nuovo in noi e intorno a noi, in modo da poter apprendere il vero linguaggio della comunione e della fraternità universale.
LA MOSTRA E’ STATA INAUGURATA dal Presidente della Provincia di Massa Carrara, dal Prefetto, dal vescovo di Massa Carrara e Pontremoli, dagli Assessori del Comune (Cultura, Pubblica Istruzione, Pari Opportunità, Politiche Sociali, Turismo), dai critici d’arte: Don Giuseppe Billi responsabile per l’arte contemporanea della Conferenza Episcopale Italiana, Stefano De Rosa e Fabrizio Borghini. Presenti molti artisti e un folto pubblico. Il catalogo è presente in mostra.
17
settembre 2009
San Francesco e Chiara d’Assisi
Dal 17 al 25 settembre 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Massa, Piazza Aranci, 35, (Massa-carrara)
Massa, Piazza Aranci, 35, (Massa-carrara)
Orario di apertura
10/13 – 16/19
Vernissage
17 Settembre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore