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Sandra Heinz / Edith Urban – Al di là delle parole
Frammenti di testo, parola e scrittura sono elementi essenziali comuni ai lavori di Edith Urban e Sandra Heinz esposti in questa mostra. Andrea Camilletti crea una composizione sonora ispirata alle opere esposte.
Comunicato stampa
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Frammenti di testo, parola e scrittura sono elementi essenziali comuni ai lavori di Edith Urban e Sandra Heinz. "Nachschrift" (in italiano trascrizione), il titolo dei lavori di Sandra Heinz, allude al fatto che si tratta di testi "trascritti". L'artista ha ricopiato a mano il Diario della guerra in Irak dell'inviata italiana Giuliana Sgrena, apparso nel 2003 e nel 2004 sul quotidiano Il Manifesto; lo stesso diario venne in seguito tradotto in tedesco e pubblicato a puntate sul settimanale Die Zeit. Sandra Heinz, profondamente colpita dalla forza di queste testimonianze belliche e della notevole capacità della Sgrena di portare l’attenzione del lettore sulla tragedia umana connessa a questa guerra, ha voluto, a modo suo, contribuire alla denuncia di questa guerra con una sua opera d’arte.
Dove trovare le parole per ciò che non riusciamo a concepire - che non vogliamo concepire. Tantissime parole sono state dette e scritte dall'inizio della guerra in Iraq. Nelle installazioni non ritroviamo soltanto le parole, ma grandi immagini trasparenti coperte di scrittura, appese nello spazio. I testi diventano parte di un'installazione con una sua specifica atmosfera, che indipendentemente dai testi, trasmette qualcosa del loro contenuto.
L'elemento frammentario è anche una caratteristica fondamentale dei lavori di Edith Urban - "materiale" fondamentale, si potrebbe anche dire.
Punto di partenza costante di tutti i lavori sono frammenti di testi letterari, filosofici o anche religiosi che continuamente Edith Urban iscrive nelle superfici di colore monocromatiche, dipingendovi sopra, scolorendoli con l'acqua, iscrivendoveli nuovamente, fino ad ottenere superfici spesse o anche trasparenti, dove il testo originario a volte rimane "segno" ancora visibile, a volte invece è nascosto sotto molti strati e agisce forse soltanto come un secondo piano nella coscienza dell'osservatore.
Molti dei testi prescelti ruotano intorno ad istanti di estrema solitudine esistenziale, alle debolezze e all'angoscia dell'uomo. Ogni conforto sembra impossibile - eppure può arrivare dal riconoscere il proprio stato esistenziale nei pensieri formulati da altri.
La mostra si avvale delle composizioni originali di Andrea Camilletti che ispirandosi alla forma e al contenuto delle opere esposte, colloca attraverso il suono, nello spazio tridimensionale, i contenuti artistici di Sandra Heinz ed Edith Urban. Multicomposizioni e suoni scavano il frammento come un prisma sonoro, aumentando la percezione sensoriale ed emotiva della mostra.
Dove trovare le parole per ciò che non riusciamo a concepire - che non vogliamo concepire. Tantissime parole sono state dette e scritte dall'inizio della guerra in Iraq. Nelle installazioni non ritroviamo soltanto le parole, ma grandi immagini trasparenti coperte di scrittura, appese nello spazio. I testi diventano parte di un'installazione con una sua specifica atmosfera, che indipendentemente dai testi, trasmette qualcosa del loro contenuto.
L'elemento frammentario è anche una caratteristica fondamentale dei lavori di Edith Urban - "materiale" fondamentale, si potrebbe anche dire.
Punto di partenza costante di tutti i lavori sono frammenti di testi letterari, filosofici o anche religiosi che continuamente Edith Urban iscrive nelle superfici di colore monocromatiche, dipingendovi sopra, scolorendoli con l'acqua, iscrivendoveli nuovamente, fino ad ottenere superfici spesse o anche trasparenti, dove il testo originario a volte rimane "segno" ancora visibile, a volte invece è nascosto sotto molti strati e agisce forse soltanto come un secondo piano nella coscienza dell'osservatore.
Molti dei testi prescelti ruotano intorno ad istanti di estrema solitudine esistenziale, alle debolezze e all'angoscia dell'uomo. Ogni conforto sembra impossibile - eppure può arrivare dal riconoscere il proprio stato esistenziale nei pensieri formulati da altri.
La mostra si avvale delle composizioni originali di Andrea Camilletti che ispirandosi alla forma e al contenuto delle opere esposte, colloca attraverso il suono, nello spazio tridimensionale, i contenuti artistici di Sandra Heinz ed Edith Urban. Multicomposizioni e suoni scavano il frammento come un prisma sonoro, aumentando la percezione sensoriale ed emotiva della mostra.
21
gennaio 2009
Sandra Heinz / Edith Urban – Al di là delle parole
Dal 21 gennaio al 06 marzo 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO TIEPOLO 38
Roma, Via Giambattista Tiepolo, 38, (Roma)
Roma, Via Giambattista Tiepolo, 38, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 16 - 20 sabato su appuntamento
Vernissage
21 Gennaio 2009, ore 19.00
Autore
Curatore