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Sandra Miranda Pattin – It’s over
B&BArt Museo internazionale di arte contemporanea e la Casa di Moda Demodè di Giangiuseppe Pisuttu e Anna Maria Baldino, si inaugura il sodalizio tra arte e moda, ritualità e tecnologia, aprendo gli spazi all’ arte contemporanea internazionale presso il Palazzo baronale Sussarello a Ittiri. Il percorso artistico e interattivo si sviluppa nella struttura architettonica con l’esposizione dell’opera di videoarte It’s over dell’artista colombiana Sandra Miranda Pattin.
Comunicato stampa
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B&BArt Museo internazionale di arte contemporanea e la Casa di Moda Demodè di Giangiuseppe Pisuttu e Anna Maria Baldino, si inaugura il sodalizio tra arte e moda, ritualità e tecnologia, aprendo gli spazi all’ arte contemporanea internazionale presso il Palazzo baronale Sussarello a Ittiri. Il percorso artistico e interattivo si sviluppa nella struttura architettonica con l’esposizione dell’opera di videoarte It’s over dell’artista colombiana Sandra Miranda Pattin;
la presentazione del libro It’s over della collana personalflash con una tiratura editoriale ridotta e numerata;
e la performance “i riti di Atlantide” con Sandra Miranda Pattin e Bianca Laura Petretto.
In una serata esclusiva, promossa da B&BArt Museo internazionale d’arte contemporanea e dalla Casa di Moda DEMODe’, nella splendida cornice del Palazzo settecentesco baronale Sussarello di Ittiri, in Sardegna, Il 31 ottobre 2009, a partire dalle ore 21 gli stilisti Giangiuseppe Pisuttu e Annamaria Baldino, promuovono l’arte contemporanea attraverso un allestimento singolare che inserisce tra i capi unici ideati e prodotti dai creativi padroni di casa, le forme, i colori e gli odori della stagione autunnale con un percorso cromatico e estetico della simbologia legata ai riti propiziatori di trasformazione e guarigione.
L’incontro e lo scambio tra formule dell’antico rito della salute, ereditato da un anziano sciamano del Logudoro, proposte da Bianca Laura Petretto, trovano interazione e ascolto con la ritualità dell’opera contemporanea di Sandra Miranda Pattin e si mettono a disposizione di chi guarda e partecipa all’azione in un dialogo corale e comunicativo.
Un lavoro di movimento e espressione dell’arte attraverso il rito che tra mito e realtà, permette di pensare nell’isola di Sardegna a Atlantide, luogo magico e evoluto, punto di incontro tra la sapienza dell’antico e la consapevolezza della modernità.
It’s over
Sandra Miranda Pattin a cura di Bianca Laura Petretto
L’arte di Sandra Miranda Pattin, si sviluppa sui temi della ritualità attraverso i segni legati ai simboli che si svolgono intorno all’acqua. Gli strumenti sono innovativi e contemporanei: installazioni, videoarte, performances, ma i significati e i codici provengono da un mondo interiore antico, magico e ricco di storia e memoria. L’acqua è da sempre considerata sacra, è fonte di vita, guarigione, fertilità, procreazione: ma è anche in grado di distruggere, corrodere e dissolvere ogni cosa. L’acqua, come sangue della terra, simboleggia la sostanza primordiale da cui ha origine la vita e alla quale tutti tornano e si scompongono. Già dal Paleolitico era considerata un simbolo tra i più importanti e una molteplicità di forme rituali e culturali si svolgevano nei pressi di sorgenti, fonti, fiumi, laghi e mari. Nell’antica lingua sumera “ab” (nella lingua sarda “abba”) significa acqua e simboleggiava anche il seme maschile che feconda; così fin dalla più remota antichità il culto delle acque è collegato a fonti e sorgenti sacre, dove le donne si immergevano per
diventare fertili.
Vi sono riti in cui l’immersione nell’acqua simboleggia la rinascita, l’iniziazione, il punto di partenza di un nuovo cammino, la rigenerazione totale non solamente del corpo, ma anche dello spirito e dell’anima. L’acqua è una medicina che risana e guarisce, e le sorgenti e le fonti sacre sono state, da sempre, luoghi di pellegrinaggio connessi all’apparizione di dee o grandi madri.
In questi luoghi particolari, per le singolari energie magnetiche e cosmo-telluriche, possono avvenire piccole o grandi guarigioni, ma anche “guarigioni invisibili”, guarigioni dell’anima, e le persone che tornano a casa da questa esperienza hanno la vita totalmente cambiata. È come se l’acqua della fonte sacra colloquiasse con l’acqua contenuta nel nostro corpo, attivando un processo di riequilibrio e di guarigione non solo fisica, ma anche psichica ed emozionale. Gli antichi sapevano individuare i luoghi carichi di questa particolare energia che avevano l’acqua come punto di riferimento.
La Sardegna, che è una terra antichissima, fin dalla preistoria e in particolare durante la civiltà nuragica, ha visto moltiplicarsi i pozzi sacri e gli edifici dedicati alle divinità delle acque.
In questa terra, Sandra Miranda Pattin ritrova il respiro della risacca colombiana, il calore familiare della sua casa, l’abbraccio degli amici autentici e sente vibrare le passioni e i dolori, il sorriso e la gioia in una gestualità materna che conosce sapientemente le formule della salute.
Il rituale dell’acqua vuole arrivare alla forma di guarigione per eccellenza, quella dell’anima, che si ottiene ritrovando l’equilibrio psicofisico e si realizza entrando in contatto profondo e personale con la natura e i suoi elementi.
It’s over di Sandra Miranda Pattin è un’esposizione multimediale che elabora un rituale liberatorio, fatto di gesti, segni e forme della memoria, attraverso l’immagine in movimento. L’artista crea offrendo il proprio contributo per ripulire e rinnovare l’energia che vive tra le persone e le cose.
Sandra Miranda Pattin parte dall’incapacità di amare per scrivere sul telo bianco con una vernice rossa, parole di fuoco, urlate: “tu, il tuo non amore”.
Con il rito dice nei gesti e poi con la scrittura: “wash out your wound... allow transformation - lava la tua ferita, permetti la trasformazione”. Nelle ultime sequenze, sull’immagine lavata, scorre un gioco di parole che hanno il ritmo del movimento, di tutto ciò che si trasforma, respira e vive: it’s over - è finita... ma dire over and over significa: ancora e ancora, una sorta di moto perpetuo. Usiamo il rito della trasformazione per fare meglio, per dare e per creare un modo di agire nuovo e positivo, capace di generare l’energia che fluisce.
Bianca Laura Petretto
la presentazione del libro It’s over della collana personalflash con una tiratura editoriale ridotta e numerata;
e la performance “i riti di Atlantide” con Sandra Miranda Pattin e Bianca Laura Petretto.
In una serata esclusiva, promossa da B&BArt Museo internazionale d’arte contemporanea e dalla Casa di Moda DEMODe’, nella splendida cornice del Palazzo settecentesco baronale Sussarello di Ittiri, in Sardegna, Il 31 ottobre 2009, a partire dalle ore 21 gli stilisti Giangiuseppe Pisuttu e Annamaria Baldino, promuovono l’arte contemporanea attraverso un allestimento singolare che inserisce tra i capi unici ideati e prodotti dai creativi padroni di casa, le forme, i colori e gli odori della stagione autunnale con un percorso cromatico e estetico della simbologia legata ai riti propiziatori di trasformazione e guarigione.
L’incontro e lo scambio tra formule dell’antico rito della salute, ereditato da un anziano sciamano del Logudoro, proposte da Bianca Laura Petretto, trovano interazione e ascolto con la ritualità dell’opera contemporanea di Sandra Miranda Pattin e si mettono a disposizione di chi guarda e partecipa all’azione in un dialogo corale e comunicativo.
Un lavoro di movimento e espressione dell’arte attraverso il rito che tra mito e realtà, permette di pensare nell’isola di Sardegna a Atlantide, luogo magico e evoluto, punto di incontro tra la sapienza dell’antico e la consapevolezza della modernità.
It’s over
Sandra Miranda Pattin a cura di Bianca Laura Petretto
L’arte di Sandra Miranda Pattin, si sviluppa sui temi della ritualità attraverso i segni legati ai simboli che si svolgono intorno all’acqua. Gli strumenti sono innovativi e contemporanei: installazioni, videoarte, performances, ma i significati e i codici provengono da un mondo interiore antico, magico e ricco di storia e memoria. L’acqua è da sempre considerata sacra, è fonte di vita, guarigione, fertilità, procreazione: ma è anche in grado di distruggere, corrodere e dissolvere ogni cosa. L’acqua, come sangue della terra, simboleggia la sostanza primordiale da cui ha origine la vita e alla quale tutti tornano e si scompongono. Già dal Paleolitico era considerata un simbolo tra i più importanti e una molteplicità di forme rituali e culturali si svolgevano nei pressi di sorgenti, fonti, fiumi, laghi e mari. Nell’antica lingua sumera “ab” (nella lingua sarda “abba”) significa acqua e simboleggiava anche il seme maschile che feconda; così fin dalla più remota antichità il culto delle acque è collegato a fonti e sorgenti sacre, dove le donne si immergevano per
diventare fertili.
Vi sono riti in cui l’immersione nell’acqua simboleggia la rinascita, l’iniziazione, il punto di partenza di un nuovo cammino, la rigenerazione totale non solamente del corpo, ma anche dello spirito e dell’anima. L’acqua è una medicina che risana e guarisce, e le sorgenti e le fonti sacre sono state, da sempre, luoghi di pellegrinaggio connessi all’apparizione di dee o grandi madri.
In questi luoghi particolari, per le singolari energie magnetiche e cosmo-telluriche, possono avvenire piccole o grandi guarigioni, ma anche “guarigioni invisibili”, guarigioni dell’anima, e le persone che tornano a casa da questa esperienza hanno la vita totalmente cambiata. È come se l’acqua della fonte sacra colloquiasse con l’acqua contenuta nel nostro corpo, attivando un processo di riequilibrio e di guarigione non solo fisica, ma anche psichica ed emozionale. Gli antichi sapevano individuare i luoghi carichi di questa particolare energia che avevano l’acqua come punto di riferimento.
La Sardegna, che è una terra antichissima, fin dalla preistoria e in particolare durante la civiltà nuragica, ha visto moltiplicarsi i pozzi sacri e gli edifici dedicati alle divinità delle acque.
In questa terra, Sandra Miranda Pattin ritrova il respiro della risacca colombiana, il calore familiare della sua casa, l’abbraccio degli amici autentici e sente vibrare le passioni e i dolori, il sorriso e la gioia in una gestualità materna che conosce sapientemente le formule della salute.
Il rituale dell’acqua vuole arrivare alla forma di guarigione per eccellenza, quella dell’anima, che si ottiene ritrovando l’equilibrio psicofisico e si realizza entrando in contatto profondo e personale con la natura e i suoi elementi.
It’s over di Sandra Miranda Pattin è un’esposizione multimediale che elabora un rituale liberatorio, fatto di gesti, segni e forme della memoria, attraverso l’immagine in movimento. L’artista crea offrendo il proprio contributo per ripulire e rinnovare l’energia che vive tra le persone e le cose.
Sandra Miranda Pattin parte dall’incapacità di amare per scrivere sul telo bianco con una vernice rossa, parole di fuoco, urlate: “tu, il tuo non amore”.
Con il rito dice nei gesti e poi con la scrittura: “wash out your wound... allow transformation - lava la tua ferita, permetti la trasformazione”. Nelle ultime sequenze, sull’immagine lavata, scorre un gioco di parole che hanno il ritmo del movimento, di tutto ciò che si trasforma, respira e vive: it’s over - è finita... ma dire over and over significa: ancora e ancora, una sorta di moto perpetuo. Usiamo il rito della trasformazione per fare meglio, per dare e per creare un modo di agire nuovo e positivo, capace di generare l’energia che fluisce.
Bianca Laura Petretto
31
ottobre 2009
Sandra Miranda Pattin – It’s over
31 ottobre 2009
performance - happening
Location
DEMODE’ – PALAZZO BARONALE SUSSARELLO
Ittiri, Corso Vittorio Emanuele, 69, (Sassari)
Ittiri, Corso Vittorio Emanuele, 69, (Sassari)
Vernissage
31 Ottobre 2009, ore 21
Sito web
www.sandramiranda.com
Autore
Curatore