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Sandra Snozzi – L’agnello vegetale e altri animali
La presentazione delle opere di Sandra Snozzi negli spazi di Officinaarte attira il visitatore in un vero e proprio incantesimo
Comunicato stampa
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La presentazione delle opere di Sandra Snozzi negli spazi di Officinaarte attira il visitatore in un vero e proprio incantesimo.
Così l’artista sintetizza il suo lavoro:
da sempre stimolata dal bisogno della scoperta e della conoscenza del significato dell’animale, nel quale identifico l’Arcaico Vivente, la mia ricerca procede grazie al contributo di un lavoro eclettico dove si alternano citazioni, allegorie, immagini, sogni, racconti di viaggio medievali (da cui L’agnello vegetale), favole, filastrocche (in particolare tratte da Der Struwwelpeter di H.Hoffmann) ….
Non ne ho evidentemente che sfiorato i fondamentali strumenti d’approccio: lo studio dell’Inconscio Collettivo e la valorizzazione dei fatti simbolici, la Fiaba (in quanto espressione più semplice e pura dei processi psichici dell’inconscio collettivo*), l’Animale (“l’elemento più arcaico e primitivo della fiaba”*), quale contenuto primo e assoluto della mia attività, la Pratica artistica, ovvero l’insieme delle risoluzioni prese, concettuali e tecniche, per affrontare ciò che mi piace definire la “sfida della reinterpretazione” della realtà, cercando forse la magia per “vedere tra le cose” e farne “atto di poesia”**
.
Una volta iscritte nella memoria, e la bellezza delle forme captata nella sua essenza, il corpo si trasfigura, s’idealizza, e nasconde pudicamente dietro la superficie levigata , ruvida o torturata, la sua magia, la sua verità.
Riferendomi a Claire Lejeune, considero l’espressione artistica come un “témoignage sui generis de l’initiation au feu de la création, à la consubstantialité de l’espace et du temps dont s’ingénie l’imagination la plus arcaïque”***
*C. G. Jung, L’uomo e i suoi simboli, ed. Casini, 1967
**Juan Mirò, Il colore dei miei sogni, ed. Emme, 1979
***Claire Lejeune, Age poétique - Age politique, essais, ed. L’exagone, 1987
Nata a Locarno nel 1964 Sandra Snozzi si diploma presso l’Ecole Supérieure des Arts Visuels di Ginevra. Dal 1989 inizia un’intensa attività espositiva in tutta la Svizzera. Disegnatrice e scultrice, dal 1992 è assistente incaricata presso l’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna, Dip. Architettura. Da segnalare la collaborazione nel 2001 con Felice Varini per Segni (Unesco, Castelgrande) e la realizzazione del progetto Grilli per Piazza Pinocchio, Expo CH 2002. Vive e lavora a Bellinzona
Così l’artista sintetizza il suo lavoro:
da sempre stimolata dal bisogno della scoperta e della conoscenza del significato dell’animale, nel quale identifico l’Arcaico Vivente, la mia ricerca procede grazie al contributo di un lavoro eclettico dove si alternano citazioni, allegorie, immagini, sogni, racconti di viaggio medievali (da cui L’agnello vegetale), favole, filastrocche (in particolare tratte da Der Struwwelpeter di H.Hoffmann) ….
Non ne ho evidentemente che sfiorato i fondamentali strumenti d’approccio: lo studio dell’Inconscio Collettivo e la valorizzazione dei fatti simbolici, la Fiaba (in quanto espressione più semplice e pura dei processi psichici dell’inconscio collettivo*), l’Animale (“l’elemento più arcaico e primitivo della fiaba”*), quale contenuto primo e assoluto della mia attività, la Pratica artistica, ovvero l’insieme delle risoluzioni prese, concettuali e tecniche, per affrontare ciò che mi piace definire la “sfida della reinterpretazione” della realtà, cercando forse la magia per “vedere tra le cose” e farne “atto di poesia”**
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Una volta iscritte nella memoria, e la bellezza delle forme captata nella sua essenza, il corpo si trasfigura, s’idealizza, e nasconde pudicamente dietro la superficie levigata , ruvida o torturata, la sua magia, la sua verità.
Riferendomi a Claire Lejeune, considero l’espressione artistica come un “témoignage sui generis de l’initiation au feu de la création, à la consubstantialité de l’espace et du temps dont s’ingénie l’imagination la plus arcaïque”***
*C. G. Jung, L’uomo e i suoi simboli, ed. Casini, 1967
**Juan Mirò, Il colore dei miei sogni, ed. Emme, 1979
***Claire Lejeune, Age poétique - Age politique, essais, ed. L’exagone, 1987
Nata a Locarno nel 1964 Sandra Snozzi si diploma presso l’Ecole Supérieure des Arts Visuels di Ginevra. Dal 1989 inizia un’intensa attività espositiva in tutta la Svizzera. Disegnatrice e scultrice, dal 1992 è assistente incaricata presso l’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna, Dip. Architettura. Da segnalare la collaborazione nel 2001 con Felice Varini per Segni (Unesco, Castelgrande) e la realizzazione del progetto Grilli per Piazza Pinocchio, Expo CH 2002. Vive e lavora a Bellinzona
20
gennaio 2007
Sandra Snozzi – L’agnello vegetale e altri animali
Dal 20 gennaio al 18 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
OFFICINAARTE
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Orario di apertura
sa/do 14-17 mer 19-21 e su appuntamento
Vernissage
20 Gennaio 2007, ore 16
Autore