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Sandro Cabrini – Luna sul Naviglio Pavese
In occasione dell’inaugurazione dell’installazione dell’opera artistica Luna sul Naviglio Pavese di Sandro Cabrini che rivestirà il ponte Lagrange del Naviglio Pavese, l’autore incontrerà il pubblico per un breve, divertente, stimolante confronto nello spazio bettinelliquattro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Architetto eclettico ed un po’ istrione, pittore e vero esperto di comunicazione, Sandro Cabrini, proporrà il suo pensiero artistico e sociologico sul tema dell'identità.
Sandro Cabrini, nelle diverse tappe della sua opera, sottolinea che la crescente complessità del mondo in cui viviamo genera un senso di impotenza in chi si trova sommerso in un mare di informazioni e cambiamenti di ordine socioeconomico senza possedere una bussola per orientarsi e che non è possibile venire a capo della complessità con la sola semplificazione, ma serve un punto di vista diverso e allo stesso tempo una capacità di abbracciare la visione di insieme senza perdersi i dettagli.
Colori primari e un segno elementare, quasi tribale, che si ripete creando un pattern, mentre si aggrega o si disperde nello spazio.
Spiccato ritmo visivo che sembra dire con tutta evidenza che la società degli umani è organizzata in modo non dissimile da quella delle formiche. Le immagini di Cabrini proprio come dalle tavole di un manuale d’antropologia combinate (del resto cos’è l’uomo se non un animale particolarmente evoluto?), evincono le dinamiche basilari che presiedono le relazioni umane, la tendenza al “branco” e soprattutto la sua strumentalizzazione che vuole omologare tendendo ad annullare l’individualità.
Amore indiscusso per Klee e per le ricerche del Bauhaus di cui, da ragazzo, ha approfondito il metodo didattico attraverso una nutrita bibliografia e di cui ha principalmente ammirato e “invidiato” il caratteristico spirito di gruppo. Pensare in termini di “noi” attiva risorse che generano comportamenti e producono risultati inaspettati che si ripresentano all’individuo come arricchimenti delle proprie convinzioni e dei propri punti di vista, in una parola della propria identità.
La nostra identità è qualcosa che ri-negoziamo costantemente nel corso della nostra vita e le diverse forme di partecipazione individuale si possono paragonare a tasselli di un mosaico che mettiamo assieme, anziché a parti di noi stessi separate da confini rigidi.
Sandro Cabrini nasce a Milano, si diploma al Liceo Artistico di Brera e si laurea in Architettura al Politecnico di Milano con il massimo dei voti. L’attività pittorica accompagna costantemente l’attività di designer dalla fine degli anni 60 ad oggi. Fondatore o associato di differenti società che si collocano nel mondo del design e di eventi, partecipa da sempre a mostre collettive e personali nazionali ed internazionali. Negli ultimi dieci anni svolge attività didattica, tra le altre su “Gli strumenti della Comunicazione” presso l’Università IULM di Milano.
Sandro Cabrini, nelle diverse tappe della sua opera, sottolinea che la crescente complessità del mondo in cui viviamo genera un senso di impotenza in chi si trova sommerso in un mare di informazioni e cambiamenti di ordine socioeconomico senza possedere una bussola per orientarsi e che non è possibile venire a capo della complessità con la sola semplificazione, ma serve un punto di vista diverso e allo stesso tempo una capacità di abbracciare la visione di insieme senza perdersi i dettagli.
Colori primari e un segno elementare, quasi tribale, che si ripete creando un pattern, mentre si aggrega o si disperde nello spazio.
Spiccato ritmo visivo che sembra dire con tutta evidenza che la società degli umani è organizzata in modo non dissimile da quella delle formiche. Le immagini di Cabrini proprio come dalle tavole di un manuale d’antropologia combinate (del resto cos’è l’uomo se non un animale particolarmente evoluto?), evincono le dinamiche basilari che presiedono le relazioni umane, la tendenza al “branco” e soprattutto la sua strumentalizzazione che vuole omologare tendendo ad annullare l’individualità.
Amore indiscusso per Klee e per le ricerche del Bauhaus di cui, da ragazzo, ha approfondito il metodo didattico attraverso una nutrita bibliografia e di cui ha principalmente ammirato e “invidiato” il caratteristico spirito di gruppo. Pensare in termini di “noi” attiva risorse che generano comportamenti e producono risultati inaspettati che si ripresentano all’individuo come arricchimenti delle proprie convinzioni e dei propri punti di vista, in una parola della propria identità.
La nostra identità è qualcosa che ri-negoziamo costantemente nel corso della nostra vita e le diverse forme di partecipazione individuale si possono paragonare a tasselli di un mosaico che mettiamo assieme, anziché a parti di noi stessi separate da confini rigidi.
Sandro Cabrini nasce a Milano, si diploma al Liceo Artistico di Brera e si laurea in Architettura al Politecnico di Milano con il massimo dei voti. L’attività pittorica accompagna costantemente l’attività di designer dalla fine degli anni 60 ad oggi. Fondatore o associato di differenti società che si collocano nel mondo del design e di eventi, partecipa da sempre a mostre collettive e personali nazionali ed internazionali. Negli ultimi dieci anni svolge attività didattica, tra le altre su “Gli strumenti della Comunicazione” presso l’Università IULM di Milano.
11
luglio 2010
Sandro Cabrini – Luna sul Naviglio Pavese
11 luglio 2010
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
presentazione
incontro - conferenza
Location
BETTINELLIQUATTRO
Milano, Via Fratelli Angelo E Mario Bettinelli, 4, (Milano)
Milano, Via Fratelli Angelo E Mario Bettinelli, 4, (Milano)
Orario di apertura
dall'11 luglio 2010 al 10 settembre 2010
Ponte del Naviglio Pavese
Vernissage
11 Luglio 2010, ore 17.30
Autore
Curatore