Nei suoi ritratti Cutri non nega la virilità in sé stessa, semplicemente le attribuisce un ruolo secondario. Mette infatti in primo piano la femminilità del corpo maschile, la dolcezza, segnali che di solito accompagnano e danno valore alla bellezza femminile.

Grazie al doppio fotografico Cutri dà quindi risalto, svela, la nudità di una porzione di identità maschile spesso celata per il la paura di perdere una sorta di dignità comunemente accettata. Si svelano quindi,attraverso questi corpi esaltati da una luce avvolgente ed elegante, sentimenti nascosti dal velo delle ovvietà e protezioni culturali. E si rivela anche una percezione dell’uomo sulla propria esistenza corporea, che nasce da una riflessione e da un vissuto di molti anni, ma che solo da poco l’arte visiva ha deciso di evidenziare senza falsi pudori.



Sandro Cutri è nato a Roma dove vive e lavora. Ultimamente ha realizzato ritratti per il teatro: “Ho voluto mettere a nudo giovani attori, grazie ai quali ho scoperto l’intensità del corpo nudo ”.Tra gli ultimi lavori teatrali ricordiamo Lotta libera di Valeria Moretti, “Teloleggonegliocchi” di Marco Calvani

Tra le mostre più recenti: A Occhio nudo al bar Del Fico (2003); L’occhio nudo al club Machiavellis(2003) e una video proiezione negli spazi del Goa.



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