Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sandro Genovali – Zone di confine
mostra di pittura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"Zone di confine" è il titolo della mostra di pittura di Sandro Genovali che verrà inaugurata sabato 18 febbraio alle 17.30 nella Saletta Nolfi a Fano, a cura di Marcello Sparaventi.
Si tratta di una retrospettiva che occupa il periodo 1960-2005 con lavori che già in anni lontani avevano un carattere sperimentale per un relativo rifiuto del colore tradizionale con predilezione di materiali come il legno, il cemento, il bitume, la carta ecc.
Sandro Genovali critico letterario e d’arte si è sempre disinteressato delle mostre ed ha dipinto sostanzialmente per se stesso, mosso da un impulso che lui stesso definisce misterioso.
Solo in via eccezionale approfittando della sua lunga permanenza a Parigi negli anni 70 ha esposto alcuni suoi lavori presso l'Istituto di cultura italiano di questa città e alla Biennale internazionale di Mentone, dedicata a Salvador Dalì.
In sostanza, Sandro Genovali ha disegnato e dipinto, da sempre, per se stesso: non solo di domenica. In via eccezionale ha esposto due volte a Parigi presso l’Istituto di Cultura Italiano, data la sua lunga permanenza in questa città per motivi di studio, e di qui, passato a far parte dei Peintres et Sculpteurs italiens en France, alla Biennale internazionale di Mentone (1970) dedicata a Salvador Dalì con la presenza dei maggiori pittori del momento: Burri per l’Italia, Bacon per l’Inghilterra, e via di questo calibro.
Rientrato in patria, ha continuato, per un impulso abbastanza misterioso, a dipingere disinteressandosi delle mostre: qualcosa come un ozio umanistico.
Quasi fin dagli inizi- i lontani anni Sessanta- è stato attratto dai materiali, legno, catrame, cemento, gesso, tela, carta, plastiche e talvolta, ferro, zinco, piombo e vetro, con cui ha sfiorato qualcosa di simile alla scultura.
La sua attività è quella del critico letterario: oltre a cose di minor spessore, ha pubblicato un libro su Charles Baudelaire ( Baudelaire o della dissonanza, Firenze, la Nuova Italia 1971). Un uguale interesse nutre per la critica figurativa: in questo ambito, ha scritto più recentemente una monografia sul grande fotografo Mario Giacomelli (Giacomelli o l’evocazione dell’ombra, Milano, Charta 2002). Nello stesso anno è uscito un saggio su uno scrittore ingiustamente dimenticato, Mario Puccini, dal titolo bassaniano Il romanzo di Senigallia.
Di prossima pubblicazione un lavoro extravagante: Ahi troppo presto!- Frammenti di un cimitero-, peraltro convergente con certa sua pittura funeraria.
Si tratta di una retrospettiva che occupa il periodo 1960-2005 con lavori che già in anni lontani avevano un carattere sperimentale per un relativo rifiuto del colore tradizionale con predilezione di materiali come il legno, il cemento, il bitume, la carta ecc.
Sandro Genovali critico letterario e d’arte si è sempre disinteressato delle mostre ed ha dipinto sostanzialmente per se stesso, mosso da un impulso che lui stesso definisce misterioso.
Solo in via eccezionale approfittando della sua lunga permanenza a Parigi negli anni 70 ha esposto alcuni suoi lavori presso l'Istituto di cultura italiano di questa città e alla Biennale internazionale di Mentone, dedicata a Salvador Dalì.
In sostanza, Sandro Genovali ha disegnato e dipinto, da sempre, per se stesso: non solo di domenica. In via eccezionale ha esposto due volte a Parigi presso l’Istituto di Cultura Italiano, data la sua lunga permanenza in questa città per motivi di studio, e di qui, passato a far parte dei Peintres et Sculpteurs italiens en France, alla Biennale internazionale di Mentone (1970) dedicata a Salvador Dalì con la presenza dei maggiori pittori del momento: Burri per l’Italia, Bacon per l’Inghilterra, e via di questo calibro.
Rientrato in patria, ha continuato, per un impulso abbastanza misterioso, a dipingere disinteressandosi delle mostre: qualcosa come un ozio umanistico.
Quasi fin dagli inizi- i lontani anni Sessanta- è stato attratto dai materiali, legno, catrame, cemento, gesso, tela, carta, plastiche e talvolta, ferro, zinco, piombo e vetro, con cui ha sfiorato qualcosa di simile alla scultura.
La sua attività è quella del critico letterario: oltre a cose di minor spessore, ha pubblicato un libro su Charles Baudelaire ( Baudelaire o della dissonanza, Firenze, la Nuova Italia 1971). Un uguale interesse nutre per la critica figurativa: in questo ambito, ha scritto più recentemente una monografia sul grande fotografo Mario Giacomelli (Giacomelli o l’evocazione dell’ombra, Milano, Charta 2002). Nello stesso anno è uscito un saggio su uno scrittore ingiustamente dimenticato, Mario Puccini, dal titolo bassaniano Il romanzo di Senigallia.
Di prossima pubblicazione un lavoro extravagante: Ahi troppo presto!- Frammenti di un cimitero-, peraltro convergente con certa sua pittura funeraria.
18
febbraio 2006
Sandro Genovali – Zone di confine
Dal 18 febbraio al primo marzo 2006
arte contemporanea
Location
SALETTA NOLFI
Fano, Via Nolfi, (Pesaro E Urbino)
Fano, Via Nolfi, (Pesaro E Urbino)
Vernissage
18 Febbraio 2006, ore 17.30
Autore
Curatore