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Sandro Leonardi – Riposante fatica del solcare la pietra
La figura umana è protagonista delle opere di Sandro Leonardi, secondo modi che combinano il bisogno di relazione e il senso di finitezza, quando non di solitudine.
Comunicato stampa
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La figura umana è protagonista delle opere di Sandro Leonardi, secondo modi che combinano il bisogno di relazione e il senso di finitezza, quando non di solitudine.
Non c'è mai il personaggio isolato, ma sempre in rapporto con altro con un ambiente appena descritto. L'incontro realizzato può essere anche ostile, ma mostra sempre il necessario collegamento fra gli individui, in uno scambio che è, per quanto pienamente umano, di natura quasi religiosa.
La sua scultura nasce infatti nell’alveo di una profonda religiosità, che ne costituisce il lato essenziale, anche quando non tratta temi espressamente tali. Una religiosità che è prima di tutto un fattore esistenziale, che coinvolge il modo di essere dell’artista, in ascolto della Verità e delle verità, di ciò che le cose e le persone gli trasmettono.
Ma è soprattutto una religiosità che si afferma nel suo lavoro, come intima comunicazione col fare, per la cura che Leonardi pone nel rapporto con la materia dello scolpire e del plasmare. Non si confonda con la devozionalità o con la semplice rappresentazione del motivo sacro, che peraltro pratica costantemente, particolarmente nelle frequenti commissioni che gli vengono rivolte.
La religiosità è proprio nel rapporto con il mestiere creativo, che realizza un legame fra l'umano e il trascendente, fra la rappresentazione terrena, di tipo naturalistico o figurativo, e un’idea che rende visibile.
Leonardi si presenta ora con una serie di pezzi meditati, che costituiscono un discorso unico, dove il motivo religioso si fonde con altri aspetti del vivere, in una ricerca formale che si situa nella tradizione della plastica di questo secolo.
Suo modello, però, più che l’arte "Contemporanea" è la scultura romanica, con spontaneo riferimento a quel mondo di immagini e di forme che si incunea nelle strutture architettoniche di chiese e cattedrali medioevali.
Volumi compatti, essenziali, a volte perduti nell’informe o conchiusi nel blocco di legno o di pietra, nelle diverse risoluzioni ritornano continuamente sullo stesso filone conduttore, dato dal rinnovarsi del contrasto fra elementi contrapposti o complementari, pronto a trasformarsi in dialogo o in abbraccio.
Poco interessato all’originalità, Leonardi sembra quasi rinunciare all’impronta personale, per aderire a un innato senso dello scolpire, che potrebbe volgere verso altre soluzioni. ancor più misteriose o spirituali.
Non c'è mai il personaggio isolato, ma sempre in rapporto con altro con un ambiente appena descritto. L'incontro realizzato può essere anche ostile, ma mostra sempre il necessario collegamento fra gli individui, in uno scambio che è, per quanto pienamente umano, di natura quasi religiosa.
La sua scultura nasce infatti nell’alveo di una profonda religiosità, che ne costituisce il lato essenziale, anche quando non tratta temi espressamente tali. Una religiosità che è prima di tutto un fattore esistenziale, che coinvolge il modo di essere dell’artista, in ascolto della Verità e delle verità, di ciò che le cose e le persone gli trasmettono.
Ma è soprattutto una religiosità che si afferma nel suo lavoro, come intima comunicazione col fare, per la cura che Leonardi pone nel rapporto con la materia dello scolpire e del plasmare. Non si confonda con la devozionalità o con la semplice rappresentazione del motivo sacro, che peraltro pratica costantemente, particolarmente nelle frequenti commissioni che gli vengono rivolte.
La religiosità è proprio nel rapporto con il mestiere creativo, che realizza un legame fra l'umano e il trascendente, fra la rappresentazione terrena, di tipo naturalistico o figurativo, e un’idea che rende visibile.
Leonardi si presenta ora con una serie di pezzi meditati, che costituiscono un discorso unico, dove il motivo religioso si fonde con altri aspetti del vivere, in una ricerca formale che si situa nella tradizione della plastica di questo secolo.
Suo modello, però, più che l’arte "Contemporanea" è la scultura romanica, con spontaneo riferimento a quel mondo di immagini e di forme che si incunea nelle strutture architettoniche di chiese e cattedrali medioevali.
Volumi compatti, essenziali, a volte perduti nell’informe o conchiusi nel blocco di legno o di pietra, nelle diverse risoluzioni ritornano continuamente sullo stesso filone conduttore, dato dal rinnovarsi del contrasto fra elementi contrapposti o complementari, pronto a trasformarsi in dialogo o in abbraccio.
Poco interessato all’originalità, Leonardi sembra quasi rinunciare all’impronta personale, per aderire a un innato senso dello scolpire, che potrebbe volgere verso altre soluzioni. ancor più misteriose o spirituali.
01
febbraio 2005
Sandro Leonardi – Riposante fatica del solcare la pietra
Dal primo al 14 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
NOY CENTER
Milano, Via Giovanni Battista Soresina, 4, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Soresina, 4, (Milano)
Orario di apertura
7-02
Vernissage
1 Febbraio 2005, ore 18
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