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Sandro Miller – Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters
Dal 31 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 il Magazzino delle Idee di Trieste presenta, per la prima volta in Italia, la mostra Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters del fotografo americano Sandro Miller, organizzata dall’Ente regionale per il patrimonio culturale Erpac, in collaborazione con diChroma Photography, La Chrome di Madrid e la Galleria FIFTY ONE di Anversa. Programmata inizialmente per lo scorso marzo, la mostra è stata rimandata a causa dell’emergenza sanitaria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto fotografico di Sandro Miller nasce come omaggio a trentaquattro maestri della
fotografia, fra cui Albert Watson, Annie Leibovitz, Bill Brandt, Diane Arbus, Herb Ritts, Irving Penn,
Pierre et Gilles, Richard Avedon e Robert Mapplethorpe.
In ognuno degli scatti in mostra John Malkovich impersona infatti il soggetto di una celebre
fotografia, trasformandosi di volta in volta in Marilyn Monroe, Salvador Dalì, Mick Jagger,
Muhammad Alì, Meryl Streep, John Lennon e Yoko Ono, Andy Warhol, Albert Einstein, Ernest
Hemingway e in molti altri personaggi.
Ogni opera riproduce in tutti i dettagli le fotografie prese a modello esaltando le doti
camaleontiche e la capacità mimetica di Malkovich così che egli di volta in volta muta non solo
espressione, ma anche sesso e età divenendo uomo o donna, anziano o bambino, sensuale o
enigmatico, cupo o gioioso.
La collaborazione fra Sandro Miller e John Malkovich risale agli anni Novanta quando i due si
incontrano a Chicago nella sede della Steppenwolf Theatre Company di cui Malkovich è uno dei
membri fondatori. «È diventato la mia tela, la mia musa, John si sedeva ed ascoltava la mia idea,
poi diceva “Ok facciamolo”, racconta Miller. Negli anni di collaborazione John non ha mai detto
non mi piace».
La mostra documenta il lavoro intrapreso da Sandro Miller e Malkovich nel 2013. Lo scatto che dà
vita all’intero progetto è quello in cui John Malkovich reinterpreta Truman Capote ritratto da
Irving Penn.
Durante una giornata di lavoro con Malkovich in teatro, Miller notò infatti la somiglianza
dell’attore a Truman Capote. Desiderando omaggiare Irving Penn, suo maestro per eccellenza,
Miller propose a Malkovich di posare per lui nelle vesti di Capote.
Sulla scorta di questo primo scatto nascono tutte le opere esposte in mostra, in cui Malkovich
interpreta una galleria di ritratti così noti da essere divenuti quasi immagini devozionali e che
tuttavia non ha timore di dissacrare attraverso il proprio talento. Malkovich si cala nella parte di
Che Guevara di Korda, in Warhol del celebre autoritratto, o in Mick Jagger nel ritratto di Bailey,
sottolineando debolezze, vanità e contraddizioni dei grandi personaggi.
Gli scatti sono preceduti da una minuziosa ricerca in cui Miller e Malkovich, assistiti da costumisti,
truccatori e scenografi analizzano accuratamente ogni dettaglio degli originali, scandagliando i
lavori dei grandi fotografi presi a modello.
«Non ho voluto fare una parodia. Rendere omaggio ai fotografi e alle fotografie che hanno
cambiato il mio punto di vista sulla fotografia è una cosa seria per me. Queste sono le immagini
che mi hanno ispirato facendomi diventare il fotografo che sono oggi.»
Arricchiscono l’esposizione tre ritratti non facenti parte del progetto originario che rappresentano
Malkovich nei panni di Adolf Hitler (Hitler Green), di Papa Giovanni XXIII (Recreations), e
impegnato in una rivisitazione del tema di Salomè con la testa del Battista (Head on Plate). Un
video making-off permette inoltre di ripercorrere il processo creativo e di trasformazione di
Malkovich davanti all’obiettivo e sotto la direzione di Miller.
Per meglio apprezzare l’accurato lavoro affrontato da Miller e Malkovich saranno presenti in
mostra anche le riproduzioni delle fotografie che hanno fornito l’ispirazione ai diversi scatti.
«Ognuno di noi ha un eroe o una persona che ammira. Li lodiamo, li veneriamo e li mettiamo su
un piedistallo. Può essere una figura religiosa, un attore di Hollywood, una star dello sport come
Tiger Woods o Michael Jordan. Per me i grandi maestri della fotografia sono come i campioni
sportivi. Ammiro Irving Penn, Richard Avedon, Annie Leibovitz, e ogni singolo fotografo
rappresentato nel mio Homage to the Masters. Ho ricreato le fotografie dei grandi maestri in
segno di rispetto, amore e ammirazione.»
Conclude la mostra la sezione inedita Malkolynch che si compone del video Psychogenic Fugue
(2015), un cortometraggio frutto della collaborazione fra Sandro Miller e David Lynch e definito da
Miller “un ottovolante nella mente di David Lynch” e alcune fotografie. Nel video e nelle immagini
fotografiche otto fra i personaggi più noti di Lynch sono reinterpretati da John Malkovich, tra cui
Frank Booth, Mystery Man dal film Robert Blake, il protagonista di The Elephant Man, il
personaggio di John Nance Henry Spencer del film Eraserhead, l’agente Dale Cooper e la Log Lady,
del Segreto di Twin Peaks. Per il gran finale, Malkovich interpreta Lynch in persona.
Catalogo
La mostra è accompagnata dal volume Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to
Photographic Masters pubblicato da Skira Milano in occasione della mostra inedita in Italia.
Biografia Sandro Miller
Nato nel 1958 a Elgin, Illinois, si avvicina alla fotografia fin dall’adolescenza da autodidatta dopo
aver visto i ritratti di Irving Penn. Fra i più importanti fotografi pubblicitari statunitensi ha firmato
campagne per Adidas, Allstate Insurance, American Express, Anheuser-Busch, BMW, Champion,
Coca-Cola, Dove, Gatorade, Honda, Milk, Microsoft, Miller/Coors, Motorola, Nike, Nikon, Pepsy,
Pony, UPS e l’esercito degli Stati Uniti.
Nel 2001 il governo cubano lo invita a fotografare gli atleti della nazionale dando così vita alla
prima collaborazione tra USA e Cuba dal 1960. Il suo lavoro editoriale compare su Communication
Arts, Details, Esquire, ESPN Magazine, Eyemazing, Forbes, GQ, Graphis, Newsweek, New York
Magazine, The New Yorker, Russian Esquire, Stern, Time, Vibe, Wired e sue mostre si tengono in
tutto il mondo. Miller collabora con Nikon a numerosi progetti fra cui il servizio fotografico in
Croazia con l’attore John Malkovich; la ripresa video del famoso funambolo Philippe Petit; e di
recente, il cortometraggio intitolato Joy Ride, in cui un motociclista sfreccia lungo le strade di
Chicago all’alba, impegnato in una missione misteriosa. Durante la sua carriera, il fotografo dona il
suo alle organizzazioni di beneficenza e organizzazioni non-profit che lavorano a livello locale per
migliorare la vita dei residenti, creando campagne accattivanti per sollecitare i contributi per le
associazioni: AIDS Chicago, AIDS New Jersey, American Cancer Society, American Heart
Association, Arts for Life, Big Brothers and Big Sisters of Milwaukee, Dance for Life, Evans Life
Foundation, Food Depositary of Chicago, The Good City, Marwen Foundation, The Maestro Cares
Foundation e Off The Street Club. Al Cannes Lions International Festival of Creativity in Francia, nel
luglio del 2011, riceve il riconoscimento Saatchi & Saatchi come miglior regista esoridente, per il
cortometraggio Butterflies, che ha come protagonista John Malkovich. Nel 2014, al Carniage Hall a
New York ottiene il riconoscimento come miglior fotografo internazionale dell’anno per i suoi
successi nella fotografia. L’anno successivo viene premiato come miglior fotografo internazionale
dell’anno dalla Lucie Foundation’s per le fotografie del progetto Malkovich, Malkovich, Malkovich:
Homage to the Photographic Master. Negli ultimi cinque anni, in concorsi con giurie del settore, è
stato eletto tra i migliori 200 fotografi pubblicitari al mondo.
Biografia John Malkovich
Nato nel 1953, a Christopher in Illinois Malkovich è un attore, produttore e stilista americano. Nel
1976 Malkovich, insieme a Joan Allen, Gary Sinise e Glenne Headly è membro fondatore della
Steppenwolf Theatre Company di Chicago. Si trasferisce a New York nel 1980 dove debutta in uno
spettacolo tratto dall’opera di Sam Shepard True West, aggiudicandosi un Obie Award. Riceve la
nomination agli Oscar per l’interpretazione in Le stagioni del cuore di Robert Benton (1984) e Nel
centro del mirino di Wolfang Peterson (1993). Recita in più di settanta film, tra cui Urla del silenzio
di Roland Joffé (1984), L’impero del sole di Steven Spielberg (1987), Con Air di Simon West (1997),
Essere John Malkovich di Spike Jonze (1999), Il gioco di Ripley di Liliana Cavani (2002), Johnny
English di Peter Howitt (2003), Changeling di Clint Eastwood (2008), A prova di spia dei fratelli
Coen (2008), Warm Bodies di Jonathan Levine (2013), Educazione Siberiana di Gabriele Salvatores
(2013), ed è il produttore di Ghost World (2001), Juno (2007), e Noi siamo infinito (2012). Nel
2002 Malkovich crea il suo brand, Mr. Mudd, di cui è stilista.
Biografia David Keith Lynch
Nato nel 1946 nel Montana, è un regista, pittore, musicista, attore e fotografo statunitense. Noto
soprattutto per i film The Elephant Man, Velluto blu (1986) e Mulholland Drive (2001), considerati
da alcuni critici tra i migliori film dei rispettivi decenni, e per la serie televisiva di successo I segreti
di Twin Peaks (1990-91), grazie alla quale viene definito “il primo surrealista popolare” dal noto
critico cinematografico Pauline Kael. Il suo film d'esordio del 1977 Eraserhead-La mente che
cancella è considerato un cult. Vincitore di un premio Oscar alla carriera nel 2019, riceve tre
nomination agli Oscar come Miglior regista e vince due volte il premio francese César per il Miglior
film straniero, così come la Palma d'Oro al Festival di Cannes e il Leone d'Oro alla carriera al
Festival del Cinema di Venezia.
fotografia, fra cui Albert Watson, Annie Leibovitz, Bill Brandt, Diane Arbus, Herb Ritts, Irving Penn,
Pierre et Gilles, Richard Avedon e Robert Mapplethorpe.
In ognuno degli scatti in mostra John Malkovich impersona infatti il soggetto di una celebre
fotografia, trasformandosi di volta in volta in Marilyn Monroe, Salvador Dalì, Mick Jagger,
Muhammad Alì, Meryl Streep, John Lennon e Yoko Ono, Andy Warhol, Albert Einstein, Ernest
Hemingway e in molti altri personaggi.
Ogni opera riproduce in tutti i dettagli le fotografie prese a modello esaltando le doti
camaleontiche e la capacità mimetica di Malkovich così che egli di volta in volta muta non solo
espressione, ma anche sesso e età divenendo uomo o donna, anziano o bambino, sensuale o
enigmatico, cupo o gioioso.
La collaborazione fra Sandro Miller e John Malkovich risale agli anni Novanta quando i due si
incontrano a Chicago nella sede della Steppenwolf Theatre Company di cui Malkovich è uno dei
membri fondatori. «È diventato la mia tela, la mia musa, John si sedeva ed ascoltava la mia idea,
poi diceva “Ok facciamolo”, racconta Miller. Negli anni di collaborazione John non ha mai detto
non mi piace».
La mostra documenta il lavoro intrapreso da Sandro Miller e Malkovich nel 2013. Lo scatto che dà
vita all’intero progetto è quello in cui John Malkovich reinterpreta Truman Capote ritratto da
Irving Penn.
Durante una giornata di lavoro con Malkovich in teatro, Miller notò infatti la somiglianza
dell’attore a Truman Capote. Desiderando omaggiare Irving Penn, suo maestro per eccellenza,
Miller propose a Malkovich di posare per lui nelle vesti di Capote.
Sulla scorta di questo primo scatto nascono tutte le opere esposte in mostra, in cui Malkovich
interpreta una galleria di ritratti così noti da essere divenuti quasi immagini devozionali e che
tuttavia non ha timore di dissacrare attraverso il proprio talento. Malkovich si cala nella parte di
Che Guevara di Korda, in Warhol del celebre autoritratto, o in Mick Jagger nel ritratto di Bailey,
sottolineando debolezze, vanità e contraddizioni dei grandi personaggi.
Gli scatti sono preceduti da una minuziosa ricerca in cui Miller e Malkovich, assistiti da costumisti,
truccatori e scenografi analizzano accuratamente ogni dettaglio degli originali, scandagliando i
lavori dei grandi fotografi presi a modello.
«Non ho voluto fare una parodia. Rendere omaggio ai fotografi e alle fotografie che hanno
cambiato il mio punto di vista sulla fotografia è una cosa seria per me. Queste sono le immagini
che mi hanno ispirato facendomi diventare il fotografo che sono oggi.»
Arricchiscono l’esposizione tre ritratti non facenti parte del progetto originario che rappresentano
Malkovich nei panni di Adolf Hitler (Hitler Green), di Papa Giovanni XXIII (Recreations), e
impegnato in una rivisitazione del tema di Salomè con la testa del Battista (Head on Plate). Un
video making-off permette inoltre di ripercorrere il processo creativo e di trasformazione di
Malkovich davanti all’obiettivo e sotto la direzione di Miller.
Per meglio apprezzare l’accurato lavoro affrontato da Miller e Malkovich saranno presenti in
mostra anche le riproduzioni delle fotografie che hanno fornito l’ispirazione ai diversi scatti.
«Ognuno di noi ha un eroe o una persona che ammira. Li lodiamo, li veneriamo e li mettiamo su
un piedistallo. Può essere una figura religiosa, un attore di Hollywood, una star dello sport come
Tiger Woods o Michael Jordan. Per me i grandi maestri della fotografia sono come i campioni
sportivi. Ammiro Irving Penn, Richard Avedon, Annie Leibovitz, e ogni singolo fotografo
rappresentato nel mio Homage to the Masters. Ho ricreato le fotografie dei grandi maestri in
segno di rispetto, amore e ammirazione.»
Conclude la mostra la sezione inedita Malkolynch che si compone del video Psychogenic Fugue
(2015), un cortometraggio frutto della collaborazione fra Sandro Miller e David Lynch e definito da
Miller “un ottovolante nella mente di David Lynch” e alcune fotografie. Nel video e nelle immagini
fotografiche otto fra i personaggi più noti di Lynch sono reinterpretati da John Malkovich, tra cui
Frank Booth, Mystery Man dal film Robert Blake, il protagonista di The Elephant Man, il
personaggio di John Nance Henry Spencer del film Eraserhead, l’agente Dale Cooper e la Log Lady,
del Segreto di Twin Peaks. Per il gran finale, Malkovich interpreta Lynch in persona.
Catalogo
La mostra è accompagnata dal volume Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to
Photographic Masters pubblicato da Skira Milano in occasione della mostra inedita in Italia.
Biografia Sandro Miller
Nato nel 1958 a Elgin, Illinois, si avvicina alla fotografia fin dall’adolescenza da autodidatta dopo
aver visto i ritratti di Irving Penn. Fra i più importanti fotografi pubblicitari statunitensi ha firmato
campagne per Adidas, Allstate Insurance, American Express, Anheuser-Busch, BMW, Champion,
Coca-Cola, Dove, Gatorade, Honda, Milk, Microsoft, Miller/Coors, Motorola, Nike, Nikon, Pepsy,
Pony, UPS e l’esercito degli Stati Uniti.
Nel 2001 il governo cubano lo invita a fotografare gli atleti della nazionale dando così vita alla
prima collaborazione tra USA e Cuba dal 1960. Il suo lavoro editoriale compare su Communication
Arts, Details, Esquire, ESPN Magazine, Eyemazing, Forbes, GQ, Graphis, Newsweek, New York
Magazine, The New Yorker, Russian Esquire, Stern, Time, Vibe, Wired e sue mostre si tengono in
tutto il mondo. Miller collabora con Nikon a numerosi progetti fra cui il servizio fotografico in
Croazia con l’attore John Malkovich; la ripresa video del famoso funambolo Philippe Petit; e di
recente, il cortometraggio intitolato Joy Ride, in cui un motociclista sfreccia lungo le strade di
Chicago all’alba, impegnato in una missione misteriosa. Durante la sua carriera, il fotografo dona il
suo alle organizzazioni di beneficenza e organizzazioni non-profit che lavorano a livello locale per
migliorare la vita dei residenti, creando campagne accattivanti per sollecitare i contributi per le
associazioni: AIDS Chicago, AIDS New Jersey, American Cancer Society, American Heart
Association, Arts for Life, Big Brothers and Big Sisters of Milwaukee, Dance for Life, Evans Life
Foundation, Food Depositary of Chicago, The Good City, Marwen Foundation, The Maestro Cares
Foundation e Off The Street Club. Al Cannes Lions International Festival of Creativity in Francia, nel
luglio del 2011, riceve il riconoscimento Saatchi & Saatchi come miglior regista esoridente, per il
cortometraggio Butterflies, che ha come protagonista John Malkovich. Nel 2014, al Carniage Hall a
New York ottiene il riconoscimento come miglior fotografo internazionale dell’anno per i suoi
successi nella fotografia. L’anno successivo viene premiato come miglior fotografo internazionale
dell’anno dalla Lucie Foundation’s per le fotografie del progetto Malkovich, Malkovich, Malkovich:
Homage to the Photographic Master. Negli ultimi cinque anni, in concorsi con giurie del settore, è
stato eletto tra i migliori 200 fotografi pubblicitari al mondo.
Biografia John Malkovich
Nato nel 1953, a Christopher in Illinois Malkovich è un attore, produttore e stilista americano. Nel
1976 Malkovich, insieme a Joan Allen, Gary Sinise e Glenne Headly è membro fondatore della
Steppenwolf Theatre Company di Chicago. Si trasferisce a New York nel 1980 dove debutta in uno
spettacolo tratto dall’opera di Sam Shepard True West, aggiudicandosi un Obie Award. Riceve la
nomination agli Oscar per l’interpretazione in Le stagioni del cuore di Robert Benton (1984) e Nel
centro del mirino di Wolfang Peterson (1993). Recita in più di settanta film, tra cui Urla del silenzio
di Roland Joffé (1984), L’impero del sole di Steven Spielberg (1987), Con Air di Simon West (1997),
Essere John Malkovich di Spike Jonze (1999), Il gioco di Ripley di Liliana Cavani (2002), Johnny
English di Peter Howitt (2003), Changeling di Clint Eastwood (2008), A prova di spia dei fratelli
Coen (2008), Warm Bodies di Jonathan Levine (2013), Educazione Siberiana di Gabriele Salvatores
(2013), ed è il produttore di Ghost World (2001), Juno (2007), e Noi siamo infinito (2012). Nel
2002 Malkovich crea il suo brand, Mr. Mudd, di cui è stilista.
Biografia David Keith Lynch
Nato nel 1946 nel Montana, è un regista, pittore, musicista, attore e fotografo statunitense. Noto
soprattutto per i film The Elephant Man, Velluto blu (1986) e Mulholland Drive (2001), considerati
da alcuni critici tra i migliori film dei rispettivi decenni, e per la serie televisiva di successo I segreti
di Twin Peaks (1990-91), grazie alla quale viene definito “il primo surrealista popolare” dal noto
critico cinematografico Pauline Kael. Il suo film d'esordio del 1977 Eraserhead-La mente che
cancella è considerato un cult. Vincitore di un premio Oscar alla carriera nel 2019, riceve tre
nomination agli Oscar come Miglior regista e vince due volte il premio francese César per il Miglior
film straniero, così come la Palma d'Oro al Festival di Cannes e il Leone d'Oro alla carriera al
Festival del Cinema di Venezia.
31
ottobre 2020
Sandro Miller – Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters
Dal 31 ottobre 2020 al 16 maggio 2021
fotografia
Location
MAGAZZINO DELLE IDEE
Trieste, Corso Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Trieste)
Trieste, Corso Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Trieste)
Biglietti
Intero € 6,00
Ridotto* € 4,00
65 anni compiuti; ragazzi da 11 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti; diversamente abili
*richiesto un documento
Gruppi e bambini € 3,00 (bambini da 6 a 11 anni non compiuti)
Orario di apertura
Da martedì a domenica: 10.00 – 19.00
Il lunedì chiuso
Aperture straordinarie:
1 novembre 2020
8 e 26 dicembre 2020
24 e 31 dicembre 2020: chiude alle ore 16
1 e 6 gennaio 2021
Sito web
Ufficio stampa
Studio Battage
Autore
Curatore