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Sandro Spini – Antropologia visiva
La mostra d’apertura del duemilaundici presso la sala espositiva Virgilio Carbonari del Palazzo Comunale è dedicata al lavoro di “antropologia visiva” svolto da Sandro Spini.
Comunicato stampa
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La mostra d’apertura del duemilaundici presso la sala espositiva Virgilio Carbonari del Palazzo Comunale è dedicata al lavoro di “antropologia visiva” svolto da Sandro Spini.
Nato a Bergamo nel 1950, Sandro Spini si laurea in architettura nel 1975 all’IUAV di Venezia e oltre alla professione di architetto, sulla scia del poliedrico padre Tito, si dedica a ricerche di taglio antropologico utilizzando come mezzo privilegiato la fotografia.
“Antropologia visiva” è il titolo di questa mostra allestita nel V° anniversario della sua prematura scomparsa che vuole ricordare, attraverso la rivisitazione sintetica ma significativa dei suoi più importanti lavori, la figura di Sandro Spini.
La mostra, allestita con circa 90 fotografie oltre a materiali e pubblicazioni varie, è rappresentativa del lavoro svolto dall’inizio degli anni ‘70 alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso in Africa presso le popolazioni Dogon e Bozo e in Sudamerica, in particolare in Brasile, all’interno delle realtà di trasformazione urbana legate all’immigrazione.
Il lavoro svolto da Sandro Spini, e la mostra lo testimonia in modo significativo, si pone come un tassello importante nelle ricerche etnografiche ed antropologiche a livello internazionale e ha contribuito in modo significativo ad aprire strade di lettura del costruito e del territorio in generale rappresentative e fondamentali per affrontare una visione antropizzata positiva del futuro.
L’esposizione realizzata dall’ASAV in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del comune di Seriate e resa possibile in particolare grazie ad Annalisa Locati, moglie di Sandro, con cui ha condiviso molto del lavoro svolto ed esposto.
La mostra è allestita dal 16 Gennaio al 5 Febbraio e dispone di un catalogo disponibile gratuitamente in mostra. L’ingresso è libero.
Nato a Bergamo nel 1950, Sandro Spini si laurea in architettura nel 1975 all’IUAV di Venezia e oltre alla professione di architetto, sulla scia del poliedrico padre Tito, si dedica a ricerche di taglio antropologico utilizzando come mezzo privilegiato la fotografia.
“Antropologia visiva” è il titolo di questa mostra allestita nel V° anniversario della sua prematura scomparsa che vuole ricordare, attraverso la rivisitazione sintetica ma significativa dei suoi più importanti lavori, la figura di Sandro Spini.
La mostra, allestita con circa 90 fotografie oltre a materiali e pubblicazioni varie, è rappresentativa del lavoro svolto dall’inizio degli anni ‘70 alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso in Africa presso le popolazioni Dogon e Bozo e in Sudamerica, in particolare in Brasile, all’interno delle realtà di trasformazione urbana legate all’immigrazione.
Il lavoro svolto da Sandro Spini, e la mostra lo testimonia in modo significativo, si pone come un tassello importante nelle ricerche etnografiche ed antropologiche a livello internazionale e ha contribuito in modo significativo ad aprire strade di lettura del costruito e del territorio in generale rappresentative e fondamentali per affrontare una visione antropizzata positiva del futuro.
L’esposizione realizzata dall’ASAV in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del comune di Seriate e resa possibile in particolare grazie ad Annalisa Locati, moglie di Sandro, con cui ha condiviso molto del lavoro svolto ed esposto.
La mostra è allestita dal 16 Gennaio al 5 Febbraio e dispone di un catalogo disponibile gratuitamente in mostra. L’ingresso è libero.
15
gennaio 2011
Sandro Spini – Antropologia visiva
Dal 15 gennaio al 05 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO COMUNALE – Seriate
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 16 alle 19 - domenica 10,30-12 / 16-19
Vernissage
15 Gennaio 2011, ore 10,30 nella Biblioteca Civica Giacinto Gambirasio. Seguirà l’apertura della mostra presso il Palazzo Comunale, Sala Virgilio Carbonari
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