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Sandro Trotti – La celebrazione della vita
Il Museo della Villa San Carlo Borromeo ospita la più importante mostra antologica mai dedicata alla pittura di Sandro Trotti
Comunicato stampa
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Il Museo della Villa San Carlo Borromeo ospita la più importante mostra antologica mai dedicata alla pittura di Sandro Trotti. Oltre duecento opere, molte delle quali esposte per la prima volta, testimoniano il cammino artistico del grande esponente della Scuola di Roma, dell’artista che ha suscitato l’attenzione e la lettura di importanti scrittori, critici e uomini di cultura, italiani e stranieri, fra cui Umberto Eco, Vladimir Maksimov, Alberto Moravia, Franco Solmi, André Verdet, Emilio Villa.
Nella mostra trovano spazio le differenti fasi della pittura di Trotti: l’influenza dei maestri Luigi Montanarini e Pericle Fazzini; le sperimentazioni astratte che Umberto Eco ha ricordato su “Repubblica”, i disegni orientali che Alberto Moravia definì “segno erotico”; le tele che suscitarono a tal punto l’interesse di Cesare Zavattini, che questi progettò un libro sul pittore marchigiano.
Un itinerario intellettuale indipendente dalle mode e dalle epoche ha reso la pittura di Trotti d’interesse internazionale. L’artista ha esposto le sue opere in tutto il mondo: Europa, America, Asia. Stimato e ammirato in Cina, è oggi chiamato a tenere corsi di pittura presso le Accademie di Belle arti cinesi e a esporre nei maggiori musei di Shanghai, Canton, Wuhan, fino alla recentissima mostra personale dedicatagli, nel gennaio di quest’anno, dal Museo Nazionale di Pechino.
Note biografiche
Sandro Trotti nasce nel 1934 a Monte Urano (AP). Roma diviene presto il centro dei suoi interessi artistici. Qui frequenta il liceo artistico, frequentando Guttuso, Purificato, Cagli e Monachesi.
Racconta Trotti, nell’intervista di Armando Verdiglione, pubblicata nel libro d’arte La celebrazione della vita, che esce in occasione della mostra: “Roma era il centro: via Margutta, gli studi..La galleria era diventata l’equivalente di una chiesa. Gli atelier erano pieni. Una grande vitalità”.
La prima produzione dell’artista si orienta verso la sperimentazione di nuovi materiali e l’astrattismo. In questi anni, Trotti sperimenta il tema delle Strisce e dei Crates. Dal 1960, insegna all’Accademia di Belle Arti di Roma, e dal 1973 è titolare della cattedra di pittura.
Negli anni settanta, Trotti indaga il nudo femminile in una serie di disegni e dipinti, che, per il loro monocromatismo, intitola Nudi bianchi. Sono gli anni in cui Trotti inizia a viaggiare, seguendo un interesse che lo spingerà sempre più verso oriente, e che porterà nelle sue opere i temi delle donne orientali e dei Buddha.
I temi del nudo e del ritratto femminile sono ancora oggi una costante della ricerca artistica del pittore marchigiano: dai ritratti della coreana Gisu Song, a Hawa, Zulmira, Jessica e altri ancora. È lo stesso artista a farne una lettura: “Il nudo femminile è sempre la chiave di volta della pittura perché è un rapporto armonico tra linee curve e rette, un rapporto di grande armonia”.
Costante, lungo il suo itinerario, è anche la ricerca intorno al paesaggio: le Marche, Porto San Giorgio, Roma e Venezia. Ma non si tratta di un ritorno al figurativo. È lo stesso pittore a dirlo: “Non sono nel concettuale: io sono nella neofigurazione ante litteram, prima della neofigurazione neorealistica”.
Dal 1984 un suo autoritratto figura in permanenza nel Corridoio Vasariano degli Uffizi a Firenze.
Alcune delle principali mostre
Dalla sua prima mostra personale nel 1957 a oggi, sono state numerose le esposizioni in Italia e all’estero. Tra le principali ricordiamo: nel 1982 mostra antologica a Palazzo Bosdari di Ancona, a cura di F. Solmi; nel 1985 mostra antologica a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, a cura di R. Farina e C. Benincasa; nel 1986 esposizione al Museo di San Paolo del Brasile di opere astratte dipinte nel 1961; nel 1989 importante retrospettiva al Palazzo dei Priori di Fermo; nel 1992 mostra antologica al Complesso Monumentale di San Michele a Roma; nel 1998 mostra antologica di dipinti al Palazzo dei Capitani a Ascoli Piceno con presentazione di C. Strinati e mostra antologica di disegni nelle sale comunali di Monte Urano con presentazione di G. Simongini; nel 2000 esposizione a Shanghai; nel 2002-2003 mostra itinerante in Slovenia, Ungheria e Austria; nel 2005 mostra al Museo Nazionale di Canton e mostra al Palazzo dei Priori di Fermo con presentazione di S. Papetti e V. Sgarbi; nel 2006 mostra al Museo Nazionale di Pechino.
Nella mostra trovano spazio le differenti fasi della pittura di Trotti: l’influenza dei maestri Luigi Montanarini e Pericle Fazzini; le sperimentazioni astratte che Umberto Eco ha ricordato su “Repubblica”, i disegni orientali che Alberto Moravia definì “segno erotico”; le tele che suscitarono a tal punto l’interesse di Cesare Zavattini, che questi progettò un libro sul pittore marchigiano.
Un itinerario intellettuale indipendente dalle mode e dalle epoche ha reso la pittura di Trotti d’interesse internazionale. L’artista ha esposto le sue opere in tutto il mondo: Europa, America, Asia. Stimato e ammirato in Cina, è oggi chiamato a tenere corsi di pittura presso le Accademie di Belle arti cinesi e a esporre nei maggiori musei di Shanghai, Canton, Wuhan, fino alla recentissima mostra personale dedicatagli, nel gennaio di quest’anno, dal Museo Nazionale di Pechino.
Note biografiche
Sandro Trotti nasce nel 1934 a Monte Urano (AP). Roma diviene presto il centro dei suoi interessi artistici. Qui frequenta il liceo artistico, frequentando Guttuso, Purificato, Cagli e Monachesi.
Racconta Trotti, nell’intervista di Armando Verdiglione, pubblicata nel libro d’arte La celebrazione della vita, che esce in occasione della mostra: “Roma era il centro: via Margutta, gli studi..La galleria era diventata l’equivalente di una chiesa. Gli atelier erano pieni. Una grande vitalità”.
La prima produzione dell’artista si orienta verso la sperimentazione di nuovi materiali e l’astrattismo. In questi anni, Trotti sperimenta il tema delle Strisce e dei Crates. Dal 1960, insegna all’Accademia di Belle Arti di Roma, e dal 1973 è titolare della cattedra di pittura.
Negli anni settanta, Trotti indaga il nudo femminile in una serie di disegni e dipinti, che, per il loro monocromatismo, intitola Nudi bianchi. Sono gli anni in cui Trotti inizia a viaggiare, seguendo un interesse che lo spingerà sempre più verso oriente, e che porterà nelle sue opere i temi delle donne orientali e dei Buddha.
I temi del nudo e del ritratto femminile sono ancora oggi una costante della ricerca artistica del pittore marchigiano: dai ritratti della coreana Gisu Song, a Hawa, Zulmira, Jessica e altri ancora. È lo stesso artista a farne una lettura: “Il nudo femminile è sempre la chiave di volta della pittura perché è un rapporto armonico tra linee curve e rette, un rapporto di grande armonia”.
Costante, lungo il suo itinerario, è anche la ricerca intorno al paesaggio: le Marche, Porto San Giorgio, Roma e Venezia. Ma non si tratta di un ritorno al figurativo. È lo stesso pittore a dirlo: “Non sono nel concettuale: io sono nella neofigurazione ante litteram, prima della neofigurazione neorealistica”.
Dal 1984 un suo autoritratto figura in permanenza nel Corridoio Vasariano degli Uffizi a Firenze.
Alcune delle principali mostre
Dalla sua prima mostra personale nel 1957 a oggi, sono state numerose le esposizioni in Italia e all’estero. Tra le principali ricordiamo: nel 1982 mostra antologica a Palazzo Bosdari di Ancona, a cura di F. Solmi; nel 1985 mostra antologica a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, a cura di R. Farina e C. Benincasa; nel 1986 esposizione al Museo di San Paolo del Brasile di opere astratte dipinte nel 1961; nel 1989 importante retrospettiva al Palazzo dei Priori di Fermo; nel 1992 mostra antologica al Complesso Monumentale di San Michele a Roma; nel 1998 mostra antologica di dipinti al Palazzo dei Capitani a Ascoli Piceno con presentazione di C. Strinati e mostra antologica di disegni nelle sale comunali di Monte Urano con presentazione di G. Simongini; nel 2000 esposizione a Shanghai; nel 2002-2003 mostra itinerante in Slovenia, Ungheria e Austria; nel 2005 mostra al Museo Nazionale di Canton e mostra al Palazzo dei Priori di Fermo con presentazione di S. Papetti e V. Sgarbi; nel 2006 mostra al Museo Nazionale di Pechino.
15
marzo 2006
Sandro Trotti – La celebrazione della vita
Dal 15 marzo al 04 giugno 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA VILLA SAN CARLO BORROMEO
Senago, Piazza Federico Borromeo, 20, (Milano)
Senago, Piazza Federico Borromeo, 20, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 10-20
Vernissage
15 Marzo 2006, ore 18.30
Sito web
www.thesecondrenaissance.com
Autore