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Sandy Flinto – Apparire/scomparire
Fragilità e forza, interiorità ed esteriorità, presenza e assenza sono le antinomie innestate nel nuovo lavoro di Sandy Flinto, che continua la sua graffiante esplorazione del corpo con la magica installazione Apparire/scomparire (2011).
Comunicato stampa
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Respirare in corpi fragili, territori di confine tra sè e gli altri. Fluttuare nello spazio incerto delle apparenze, tentare di esistere nel gioco caleidoscopico delle immagini contemporanee. Offrirsi agli sguardi, esistere almeno per un istante.
Fragilità e forza, interiorità ed esteriorità, presenza e assenza sono le antinomie innestate nel nuovo lavoro di Sandy Flinto, che continua la sua graffiante esplorazione del corpo con la magica installazione Apparire/scomparire (2011).
Dodici corpi sospesi vivono soltanto per la levità del vuoto che li riempie. La vacua bellezza del nulla, come reliquie trasparenti lasciate a terra da un piccolo animale, un serpente, un rettile, dopo la muta.
Il segno di Sandy Flinto riaffiora nella levità incorporea di questo spazio con la forza crudele e tagliente delle opere precedenti. Eppure ferro e carta (unitamente a pizzi e piume, corredo di futilità femminili) raccontano anche di una forza interiore, nascosta nelle fatue apparenze degli abiti leggeri.
E un'altra trama si impone attraverso l'epidermide dei bianchi sudari che ci adornano. E' il filo di ferro, robusto benchè cupo, piegato ad arte per comporre una scarna anatomia, quell' "anima" che l'apparenza non dissolve e che, infine, consegna a questa visione un frammento di umanità.
Maria Rita Bentini
Fragilità e forza, interiorità ed esteriorità, presenza e assenza sono le antinomie innestate nel nuovo lavoro di Sandy Flinto, che continua la sua graffiante esplorazione del corpo con la magica installazione Apparire/scomparire (2011).
Dodici corpi sospesi vivono soltanto per la levità del vuoto che li riempie. La vacua bellezza del nulla, come reliquie trasparenti lasciate a terra da un piccolo animale, un serpente, un rettile, dopo la muta.
Il segno di Sandy Flinto riaffiora nella levità incorporea di questo spazio con la forza crudele e tagliente delle opere precedenti. Eppure ferro e carta (unitamente a pizzi e piume, corredo di futilità femminili) raccontano anche di una forza interiore, nascosta nelle fatue apparenze degli abiti leggeri.
E un'altra trama si impone attraverso l'epidermide dei bianchi sudari che ci adornano. E' il filo di ferro, robusto benchè cupo, piegato ad arte per comporre una scarna anatomia, quell' "anima" che l'apparenza non dissolve e che, infine, consegna a questa visione un frammento di umanità.
Maria Rita Bentini
10
marzo 2011
Sandy Flinto – Apparire/scomparire
Dal 10 al 31 marzo 2011
arte contemporanea
Location
CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Roma, Via Della Lungara, 19, (Roma)
Roma, Via Della Lungara, 19, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 14-18
Vernissage
10 Marzo 2011, ore 19
Autore
Curatore