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Sans passion il n’y a pas d’art
Incontriamo le opere di quattro artisti, di età differenti, che operano con ricerche e materiali differenti, accomunati da una preparazione di base profonda nelle fonti e nella conoscenza dei materiali usati
Comunicato stampa
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Un titolo? accattivante ? perché?
E’ abitudine riunire le opere di diversi artisti in mostre a tema, qui no.
Allontaniamoci da una facile pseudo sindrome di Stendhal se ci sentiamo in difficoltà incontrando una serie di opere differenti tra loro che necessitano un’attenzione ed un approfondimento.
Tutte le immagini non sono sempre di facile lettura anche quelle cosiddette le più semplici, le più immediate.
Come siamo preparati alla loro lettura. Pensiamo alle dispute, sorte centinaia di anni orsono, intorno alla “ Flagellazione” la piccola tavola di Piero delle Francesca . Non limitiamoci alla sola percezione immediata dell’immagine, guardando senza focalizzare, senza soffermarsi ad approfondire i suoi particolari e soprattutto non rispondiamo ai richiami mnemonici che i nomi degli artisti evocano.
Incontriamo le opere di quattro artisti, di età differenti, che operano con ricerche e materiali differenti, accomunati da una preparazione di base profonda nelle fonti e nella conoscenza dei materiali usati,
Superato il primo impatto dalle loro opere si evidenzia l’elemento che li unisce: una ricerca rigorosa ed un’attenta disamina.
Massimo Pompeo, nelle sue tavole marittime, quasi a volo d’uccello, ci fa sorvolare i mari, gli oceani, gli spazi costieri raccontati dal colore e dal segno, in un’alternanza di scrittura e grafica; il successivo attento esame di queste ci fa partecipi delle rotte, dei luoghi e delle loro storie, non più visitatori spaesati.
I ritagli di acetato, sovrapposti a pellicole radiografiche, avvolti a cono, e abitati da omini, una folla di immagini, a cura di Margherita Levo Rosenberg , in un continuo alternarsi di composizione e successiva scomposizione analitica, si sposano con il suo concetto d’arte ” l’arte è uno strumento di ricerca e di verità che svela relazioni emozionali, estetiche , simboliche, formali e concettuali”.
La riservatezza di Bruno Cassaglia “potendo conciliare tutte le contraddizioni dell’esistenza” è affidata alla parola, alla poesia, alla fotografia, alle immagini, ai ritratti, alle sue ricerche nella mail art ci conferma, come dice Alida Gianti, che “ la vera arte opera a livelli diversi, aprendo varchi e possibilità che vanno bene oltre l’oggetto, oltre il suo pretesto fisico visivo ed estetico”
L’interesse verso la materia e i materiali alternativi di Mirko Barbierato si esprime nelle opere grafiche e pittoriche; operando dal 1997 nella sua particolare ricerca sulle ” dissolvenze” derivatagli dal mondo cinematografico usando i mordenti sulle superfici smaltate lasciando emergere di volta in volta strati variegati di colore, sorprese nel momento in cui poniamo attenzione ai singoli particolari e agli interrogativi che ci poniamo quando ci chiediamo come si integrino i risultati delle nostre esperienze con il nostro sentire.
Osservando le singole opere esposte la percezione ci fornisce un insieme, il pensiero corre, dagli elementi presenti e dagli interrogativi che ci poniamo raccogliamo elementi di lettura sull’esperienza, sul vissuto, sui ricordi, la successiva analisi ci introduce nel mondo dei gesti e delle tecniche pittoriche aprendoci nuovi orizzonti e possibilità di apprendimento e di studio.
Certezze ? Dubbi ? Interrogativi ? Parliamone .
Senza passione non si ama la propria ricerca ed il proprio lavoro, non si cresce, subentra l’abitudine, il progresso ed il futuro si estinguono.
Gian Carlo Torre, Bogliasco, il 16 gennaio 2008
E’ abitudine riunire le opere di diversi artisti in mostre a tema, qui no.
Allontaniamoci da una facile pseudo sindrome di Stendhal se ci sentiamo in difficoltà incontrando una serie di opere differenti tra loro che necessitano un’attenzione ed un approfondimento.
Tutte le immagini non sono sempre di facile lettura anche quelle cosiddette le più semplici, le più immediate.
Come siamo preparati alla loro lettura. Pensiamo alle dispute, sorte centinaia di anni orsono, intorno alla “ Flagellazione” la piccola tavola di Piero delle Francesca . Non limitiamoci alla sola percezione immediata dell’immagine, guardando senza focalizzare, senza soffermarsi ad approfondire i suoi particolari e soprattutto non rispondiamo ai richiami mnemonici che i nomi degli artisti evocano.
Incontriamo le opere di quattro artisti, di età differenti, che operano con ricerche e materiali differenti, accomunati da una preparazione di base profonda nelle fonti e nella conoscenza dei materiali usati,
Superato il primo impatto dalle loro opere si evidenzia l’elemento che li unisce: una ricerca rigorosa ed un’attenta disamina.
Massimo Pompeo, nelle sue tavole marittime, quasi a volo d’uccello, ci fa sorvolare i mari, gli oceani, gli spazi costieri raccontati dal colore e dal segno, in un’alternanza di scrittura e grafica; il successivo attento esame di queste ci fa partecipi delle rotte, dei luoghi e delle loro storie, non più visitatori spaesati.
I ritagli di acetato, sovrapposti a pellicole radiografiche, avvolti a cono, e abitati da omini, una folla di immagini, a cura di Margherita Levo Rosenberg , in un continuo alternarsi di composizione e successiva scomposizione analitica, si sposano con il suo concetto d’arte ” l’arte è uno strumento di ricerca e di verità che svela relazioni emozionali, estetiche , simboliche, formali e concettuali”.
La riservatezza di Bruno Cassaglia “potendo conciliare tutte le contraddizioni dell’esistenza” è affidata alla parola, alla poesia, alla fotografia, alle immagini, ai ritratti, alle sue ricerche nella mail art ci conferma, come dice Alida Gianti, che “ la vera arte opera a livelli diversi, aprendo varchi e possibilità che vanno bene oltre l’oggetto, oltre il suo pretesto fisico visivo ed estetico”
L’interesse verso la materia e i materiali alternativi di Mirko Barbierato si esprime nelle opere grafiche e pittoriche; operando dal 1997 nella sua particolare ricerca sulle ” dissolvenze” derivatagli dal mondo cinematografico usando i mordenti sulle superfici smaltate lasciando emergere di volta in volta strati variegati di colore, sorprese nel momento in cui poniamo attenzione ai singoli particolari e agli interrogativi che ci poniamo quando ci chiediamo come si integrino i risultati delle nostre esperienze con il nostro sentire.
Osservando le singole opere esposte la percezione ci fornisce un insieme, il pensiero corre, dagli elementi presenti e dagli interrogativi che ci poniamo raccogliamo elementi di lettura sull’esperienza, sul vissuto, sui ricordi, la successiva analisi ci introduce nel mondo dei gesti e delle tecniche pittoriche aprendoci nuovi orizzonti e possibilità di apprendimento e di studio.
Certezze ? Dubbi ? Interrogativi ? Parliamone .
Senza passione non si ama la propria ricerca ed il proprio lavoro, non si cresce, subentra l’abitudine, il progresso ed il futuro si estinguono.
Gian Carlo Torre, Bogliasco, il 16 gennaio 2008
07
febbraio 2008
Sans passion il n’y a pas d’art
Dal 07 al 17 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CIVICA – VILLA BARRILI
Carcare, Via Barrili, 12, (Savona)
Carcare, Via Barrili, 12, (Savona)
Orario di apertura
lunedì 10.00-12.00 e 14.00-19.00; da martedì a venerdi 14.00-19.00; sabato 9.00-12.00 e 16.00-19.00; domenica 16.00-19.00
Vernissage
7 Febbraio 2008, ore 17 con Performance “Equilibrio precario della parola” di Bruno Cassaglia e Edo Pampuro
Autore
Curatore