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Sante Segato – El Salbaneo
In mostra le opere di Sante Segato, artigiano ceramista di Arcugnano.
Comunicato stampa
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A ViArt, nel palazzo del Monte di Pietà, espone Sante Segato, in arte.”el salbaneo”. La parola “salbaneo” indica, nella tradizione rurale veneta, un piccolo essere, un po‟ magico un po‟ burlone, un diavoletto impertinente e giocoso, che fa scherzi e non sta mai fermo. Ed è proprio questa immagine, legata al movimento, quella più fedele alle opere del “poliedrico ceramista”.
El Salbaneo è l‟unico laboratorio artigiano che attualmente espone a ViArt opere in porcellana, tipo di ceramica pregiata che ha antichissime origini in Cina. Le prime notizie della produzione arrivano in Europa grazie agli scritti di Marco Polo nel XIII, ma è solo nel 1500 gli Olandesi riescono a stabilire accordi commerciali per importare la porcellana cinese detenendone in seguito il monopolio.
Sante utilizza porcellana di Limoges, regione della Francia con lunga tradizione, e la lavora esclusivamente con la tecnica del "colaggio": viene creato il modello in creta o gesso, di questo si fa lo "stampo", che non è altro se non il calco; lo stampo viene riempito di porcellana allo stato fluido, il gesso assorbendo l'acqua dell'impasto fa sedimentare la parte solida dell'impasto sulla superficie interna dello stampo, cominciando a creare lo spessore dell'oggetto; una volta raggiunto lo spessore desiderato lo stampo viene vuotato, l'oggetto formatosi all'interno comincia ad asciugare perdendo acqua e volume, staccandosi dallo stampo e permettendone così l'estrazione. Si passa poi alla finitura del pezzo ed all'eventuale rivestimento prima della cottura ad "alta temperatura": 1280°. Ed è l'alta temperatura di cottura che rende la porcellana più pregiata delle comuni ceramiche a pasta bianca, perché "vetrificando" l'oggetto risulta più compatto e, a spessori sottili, traslucido.
Sante Segato si diploma nel „71 all‟ISA di Nove di Bassano, e dopo un‟esperienza nella grafica, nel „75 comincia a sperimentare “l‟alta temperatura”. Prima con il gres e quindi con la porcellana comincia un lavoro di ricerca, sia formale che di qualità, nella produzione di piccola serie.
Nell‟82 il primo riconoscimento: “TERRA&TERRA UNO qualità e ricerca nella piccola serie” a Cerro di Laveno Mombello. Inizia così a misurarsi con una costante presenza a mostre e concorsi; inoltre collabora con artisti e designers nella realizzazione di prototipi e produzioni destinate alla commercializzazione. Queste numerose collaborazioni lo porteranno a sperimentare continuamente nuove soluzioni, affinando così sempre più la sua tecnica.
La sua attività di ceramista “curioso” si esprime nella produzione di un‟oggettistica che spazia dal design “pulito” dei primi oggetti d‟uso alla vena ironica cominciata con i complementi d‟arredo...che continua con i “cuchi” (fischietti in terracotta in dialetto veneto); con la porcellana di Limoges poi sviluppa una serie di oggetti che “sfidano” la materia... lavorandola a traforo o a sfoglia.
El Salbaneo è l‟unico laboratorio artigiano che attualmente espone a ViArt opere in porcellana, tipo di ceramica pregiata che ha antichissime origini in Cina. Le prime notizie della produzione arrivano in Europa grazie agli scritti di Marco Polo nel XIII, ma è solo nel 1500 gli Olandesi riescono a stabilire accordi commerciali per importare la porcellana cinese detenendone in seguito il monopolio.
Sante utilizza porcellana di Limoges, regione della Francia con lunga tradizione, e la lavora esclusivamente con la tecnica del "colaggio": viene creato il modello in creta o gesso, di questo si fa lo "stampo", che non è altro se non il calco; lo stampo viene riempito di porcellana allo stato fluido, il gesso assorbendo l'acqua dell'impasto fa sedimentare la parte solida dell'impasto sulla superficie interna dello stampo, cominciando a creare lo spessore dell'oggetto; una volta raggiunto lo spessore desiderato lo stampo viene vuotato, l'oggetto formatosi all'interno comincia ad asciugare perdendo acqua e volume, staccandosi dallo stampo e permettendone così l'estrazione. Si passa poi alla finitura del pezzo ed all'eventuale rivestimento prima della cottura ad "alta temperatura": 1280°. Ed è l'alta temperatura di cottura che rende la porcellana più pregiata delle comuni ceramiche a pasta bianca, perché "vetrificando" l'oggetto risulta più compatto e, a spessori sottili, traslucido.
Sante Segato si diploma nel „71 all‟ISA di Nove di Bassano, e dopo un‟esperienza nella grafica, nel „75 comincia a sperimentare “l‟alta temperatura”. Prima con il gres e quindi con la porcellana comincia un lavoro di ricerca, sia formale che di qualità, nella produzione di piccola serie.
Nell‟82 il primo riconoscimento: “TERRA&TERRA UNO qualità e ricerca nella piccola serie” a Cerro di Laveno Mombello. Inizia così a misurarsi con una costante presenza a mostre e concorsi; inoltre collabora con artisti e designers nella realizzazione di prototipi e produzioni destinate alla commercializzazione. Queste numerose collaborazioni lo porteranno a sperimentare continuamente nuove soluzioni, affinando così sempre più la sua tecnica.
La sua attività di ceramista “curioso” si esprime nella produzione di un‟oggettistica che spazia dal design “pulito” dei primi oggetti d‟uso alla vena ironica cominciata con i complementi d‟arredo...che continua con i “cuchi” (fischietti in terracotta in dialetto veneto); con la porcellana di Limoges poi sviluppa una serie di oggetti che “sfidano” la materia... lavorandola a traforo o a sfoglia.
24
settembre 2011
Sante Segato – El Salbaneo
Dal 24 settembre al 31 dicembre 2011
design
Location
VIART – ARTIGIANATO ARTISTICO VICENTINO
Vicenza, Contrà Del Monte, 13, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Del Monte, 13, (Vicenza)
Orario di apertura
martedì, giovedì, sabato, domenica 10:00-12:30-15:00-19:00; mercoledì, venerdì 15:00-19:00.
Vernissage
24 Settembre 2011, h 15:00
Autore
Curatore