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Santiago Cucullu – The Chosen Few
La pratica dell’artista unisce eventi storici marginali e narrative private nella ricerca di un’estetica sviluppata sulla base della giustapposizione. L’obiettivo questa volta è concentrarsi sulle modalità con cui le esperienze possono essere trasmesse a chi non le ha vissute in prima persona.
Comunicato stampa
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La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, giovedì 19 maggio 2011, la nuova personale di Santiago Cucullu dal titolo The Chosen Few, un viaggio nella memoria e nella vita dell’artista, capace di trasformare i suoi spostamenti ed i suoi interessi in un racconto immaginifico tra indagine e scoperta.
Cucullu porta a compimento le riflessioni maturate negli ultimi anni, compiendo una svolta che sposta l’attenzione dall’abituale raccolta di riferimenti culturali eterogenei alla più diretta intromissione di dettagli del proprio quotidiano. L’obiettivo questa volta è concentrarsi sulle modalità con cui le esperienze possono essere trasmesse a chi non le ha vissute in prima persona, sull’aderenza di una forma estetica ad una realtà che si presenta sempre soggettiva, nonché sull’imprevedibilità del risultato finale in relazione anche a chi lo fruisce.
L’artista, affascinato dalle culture underground, ricordando la sua passione giovanile per la musica punk, ha frequentato per un periodo un club punk illegale di Milwaukee ed uno di Berlino, indirizzando la sua attenzione sulle dinamiche aggregative e di comunicazione di questi luoghi e di chi li frequenta.
The Chosen Few infatti è il nome di una band di motocicilisti e allo stesso tempo di un gruppo musicale religioso (i prescelti), ma sono anche coloro che vivono una determinata esperienza collettiva, come pure i visitatori che accederanno alla galleria.
Gli acquerelli di grande formato Punk Room, The Women in the Room e Two in a Room richiamano le atmosfere punk dei locali underground, ma contemporaneamente riportano a galla tutte le impressioni registrate dall’artista durante i suoi viaggi e dettano la cifra di questa ricerca in cui ciò che è considerato sporco, cattivo e aggressivo si tramuta in canone stilistico assurgendo a valore estetico. La pseudo-illegalità tollerata di questi luoghi apre anche ad una diversa e più profonda lettura: il sillabario cinico utilizzato all’interno di questi gruppi diviene parabola delle narrative celate dietro una comunicazione sempre più di massa. Xmas is evil or Heat and Frost, che richiama il manifesto augurale utilizzato dal governo britannico per le festività natalizie, diviene quindi il paradigma per una lettura profonda della realtà: il linguaggio “dirty” rende atto, attraverso un approccio ironico, di una realtà poliedrica costruita a strati, essendo legata ad una riflessione sul prelievo di codici formali e linguistici ready-made per giungere ad un messaggio spesso molto lontano da quello di partenza.
L’uso del video, invece, introduce ad un’estetica consapevolmente molto differente, ma sempre legata al rapporto tra la percezione degli eventi e la loro condivisione all’esterno, espandendo il punto di vista dei lavori a parete. Cumbia Moon segue su un vecchio monitor il percorso della luna al ritmo di cumbia proveniente da una radio, mentre Message from the ABB ritma l’alternarsi dei colorati graffiti ripresi due anni fa a Buenos Aires, creando effetti psichedelici. Chiude il percorso espositivo un wall piece, in cui tutte le suggestioni presenti nelle altre opere trovano la loro sintesi più completa
Santiago Cucullu (Buenos Aires – Argentina, 1969) vive e lavora a Milwaukee (USA).
Tra le principali mostre personali e collettive:
2010 7 Variations On You Can't Always Get What You Want or Rhymes With, curated by Christopher Cook, Salina Art Center, Salina KS, USA
2008 Black Car and Green Waters of Lethe, Loock Galerie, Berlino, Germania
MF Ziggurat, Milwaukee Art Museum, Milwaukee, Wi, USA
New Perspectives in Latin American Art, 1930–2006: selections from a Decade of Acquisitions,Museum of Modern Art, New York
2007 The creaky shaft, Galleria Umberto Di Marino, Napoli, I
An Atlas of Events, Calouste Gulbenkian Foundation, Lisbona, Portogallo
2006 Biennale di Singapore, Cina
2005 Delectable Reason of Sleeps, Perry Rubenstein Gallery, New York, USA
How Latitudes Become Forms: Art in Global Age, Museo d’arte Contemporáneo de Monterrey, Messico
2004 2004 Whitney Biennial, Whitney Museum of American Art, New York, USA
Project 1, Mori Art Museum, Tokyo, Giappone
Drunk vs. Stoned, Gavin Brown’s Enterprise at Passerby, New York, USA
2003 How Latitudes Become Forms: Art in a Global Age, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, I
Walker Art Center, Minneapolis, USA
Work on Paper, Blum and Poe Gallery, Los Angeles, USA
Cucullu porta a compimento le riflessioni maturate negli ultimi anni, compiendo una svolta che sposta l’attenzione dall’abituale raccolta di riferimenti culturali eterogenei alla più diretta intromissione di dettagli del proprio quotidiano. L’obiettivo questa volta è concentrarsi sulle modalità con cui le esperienze possono essere trasmesse a chi non le ha vissute in prima persona, sull’aderenza di una forma estetica ad una realtà che si presenta sempre soggettiva, nonché sull’imprevedibilità del risultato finale in relazione anche a chi lo fruisce.
L’artista, affascinato dalle culture underground, ricordando la sua passione giovanile per la musica punk, ha frequentato per un periodo un club punk illegale di Milwaukee ed uno di Berlino, indirizzando la sua attenzione sulle dinamiche aggregative e di comunicazione di questi luoghi e di chi li frequenta.
The Chosen Few infatti è il nome di una band di motocicilisti e allo stesso tempo di un gruppo musicale religioso (i prescelti), ma sono anche coloro che vivono una determinata esperienza collettiva, come pure i visitatori che accederanno alla galleria.
Gli acquerelli di grande formato Punk Room, The Women in the Room e Two in a Room richiamano le atmosfere punk dei locali underground, ma contemporaneamente riportano a galla tutte le impressioni registrate dall’artista durante i suoi viaggi e dettano la cifra di questa ricerca in cui ciò che è considerato sporco, cattivo e aggressivo si tramuta in canone stilistico assurgendo a valore estetico. La pseudo-illegalità tollerata di questi luoghi apre anche ad una diversa e più profonda lettura: il sillabario cinico utilizzato all’interno di questi gruppi diviene parabola delle narrative celate dietro una comunicazione sempre più di massa. Xmas is evil or Heat and Frost, che richiama il manifesto augurale utilizzato dal governo britannico per le festività natalizie, diviene quindi il paradigma per una lettura profonda della realtà: il linguaggio “dirty” rende atto, attraverso un approccio ironico, di una realtà poliedrica costruita a strati, essendo legata ad una riflessione sul prelievo di codici formali e linguistici ready-made per giungere ad un messaggio spesso molto lontano da quello di partenza.
L’uso del video, invece, introduce ad un’estetica consapevolmente molto differente, ma sempre legata al rapporto tra la percezione degli eventi e la loro condivisione all’esterno, espandendo il punto di vista dei lavori a parete. Cumbia Moon segue su un vecchio monitor il percorso della luna al ritmo di cumbia proveniente da una radio, mentre Message from the ABB ritma l’alternarsi dei colorati graffiti ripresi due anni fa a Buenos Aires, creando effetti psichedelici. Chiude il percorso espositivo un wall piece, in cui tutte le suggestioni presenti nelle altre opere trovano la loro sintesi più completa
Santiago Cucullu (Buenos Aires – Argentina, 1969) vive e lavora a Milwaukee (USA).
Tra le principali mostre personali e collettive:
2010 7 Variations On You Can't Always Get What You Want or Rhymes With, curated by Christopher Cook, Salina Art Center, Salina KS, USA
2008 Black Car and Green Waters of Lethe, Loock Galerie, Berlino, Germania
MF Ziggurat, Milwaukee Art Museum, Milwaukee, Wi, USA
New Perspectives in Latin American Art, 1930–2006: selections from a Decade of Acquisitions,Museum of Modern Art, New York
2007 The creaky shaft, Galleria Umberto Di Marino, Napoli, I
An Atlas of Events, Calouste Gulbenkian Foundation, Lisbona, Portogallo
2006 Biennale di Singapore, Cina
2005 Delectable Reason of Sleeps, Perry Rubenstein Gallery, New York, USA
How Latitudes Become Forms: Art in Global Age, Museo d’arte Contemporáneo de Monterrey, Messico
2004 2004 Whitney Biennial, Whitney Museum of American Art, New York, USA
Project 1, Mori Art Museum, Tokyo, Giappone
Drunk vs. Stoned, Gavin Brown’s Enterprise at Passerby, New York, USA
2003 How Latitudes Become Forms: Art in a Global Age, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, I
Walker Art Center, Minneapolis, USA
Work on Paper, Blum and Poe Gallery, Los Angeles, USA
19
maggio 2011
Santiago Cucullu – The Chosen Few
Dal 19 maggio al 19 settembre 2011
arte contemporanea
Location
UMBERTO DI MARINO ARTE CONTEMPORANEA
Napoli, Via Alabardieri, 1, (Napoli)
Napoli, Via Alabardieri, 1, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15-20
mattina su appuntamento
Vernissage
19 Maggio 2011, ore 20
Autore