FIGURINE
L’album dei personaggi di Simone Sanna in mostra all’Art-Port Gallery
Al Corner e all’Art-Toilet le opere di Sara Bachmann e Patrizia Palitta completano le esposizioni visitabili nell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda


Comunicato stampa

OLBIA, 2 aprile 2015 – La Geasar affronta le prime vacanze e l’avvio dei collegamenti della stagione con le nuove esposizioni degli spazi Art-Port dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda.

Le passeggiate nell’arte in aerostazione faranno viaggiare i visitatori in tre differenti generi espressivi dell’arte contemporanea sarda: al primo piano l’illustratore Simone Sanna aggiunge e completa il suo album di “Figurine”, un lavoro che ritrae venti personaggi celebri e reinterpreta la vita e la vera identità di ciascuno di essi con un ricco ventaglio simbolico; al piano terra sono due le mostre visitabili, “Le amiche di Freya” di Sara Bachmann e Gianni Crobe, un progetto di raffigurazione innovativa e fiabesca sul costume sardo vestito da bamboline, ospitato nella parete del Corner e “Scomposizioni visive” della pittrice tempiese Patrizia Palitta, che crea opere dalla ritaglio e ricomposizione geometrica delle tessere ottenendo un risultato vivace e una comunicazione dinamica tra cromie e linee bianche.

Le mostre saranno visitabili per tutto il periodo pasquale e offriranno un’occasione di svago nell’arte al pubblico del territorio oltreché ai turisti in transito nel primo week-end di traffico aeroportuale.Gli spazi sono sempre aperti ai visitatori in modalità autonoma e libera, ciascuna esposizione è supportata da una presentazione dell’artista e delle opere in mostra.

ART-PORT Gallery| FIGURINE di Simone Sanna
Simone Sanna, è un arista poliedrico. Brillante, satirico al punto giusto e soprattutto poetico nella narrazione. Dopo il diploma in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Sassari, dal suo paese di origine Aggius, il suo lavoro oscilla tra il disegno grafico, a fumetto per sconfinare nella decorazione pittorica tradizionale con l’introduzione di nuove tecniche e linguaggi sperimentali. Diversi i libri pubblicati nella trasposizione in fumetto di racconti e romanzi, tra cui “Il muto di Gallura”, il romanzo di Grazia Deledda "Cenere" e la canzone "Bocca di rosa", “Una vendetta” la novella di Guy de Maupassant ambientata tra la Corsica e la Sardegna.L’ultimo lavoro è una raccolta di ritratti pittorici: "Figurine" raccoglie la raffigurazione poetica di volti di personaggi della storia dello spettacolo, del cinema e della tv, dell'arte e di alcuni protagonisti della nostra Sardegna. A introdurre il lavoro di Simone Sanna il giornalista Vincenzo Mollica che, con un testo critico, illustra l’idea di Simone Sanna.
"Cominciamo da un desiderio: vorrei possedere tutte le figurine che Simone Sanna ha dipinto perchè sono una meraviglia! Dato che si tratta di un sogno impossibile, mi accontenterei anche dell'album che le contiene tutte insieme. Simone Sanna è come se avesse dipinto i protagonisti di una grande fiaba che vive tra musica e cinema, come se fosse un incantesimo figurato. Nella sua pittura c'è amore per lo spettacolo che si fa arte e vita. Quelle che lui chiama figurine sono ritratti potenti e magici insieme, di grande forza evocativa ed emotiva. Tutti i personaggi raffigurati in questi quadri hanno occhi grandi, come se fossero delle porte d'accesso per scoprire con amore la loro vera identità. Sono incantato dalla naturalezza pittorica di Simone Sanna, dal mondo che ha immaginato e ogni giorno rinnova; sono incantato da queste figurine pittoriche che vivono senza tempo e arricchiscono il luogo più puro che abbiamo e cioè la nostra fantasia. Un luogo senza età in cui, grazie anche a queste figurine, posso ritrovare perfino lampi di giovinezza che il mio presente molto acciaccato tende a cancellare."- Vincenzo Mollica


ART-PORT Corner | LE AMICHE DI FREYA di Sara Bachmann e Gianni Crobe
Il percorso formativo di Sara Bachmann comincia in Danimarca, sua terra d’origine, con una formazione artistica accademica perfezionata poi a Firenze, dove ha concluso gli studi con uno studio sul rapporto tra la moda e l’arte contemporanea.
Il suo filone, battezzato “Le Amiche di Freya”, sono il connubio tra la sua visione figurativa di soggetti femminili e la ricerca iconografica della donna sarda affrontata invece dal suo compagno, Gianni Crobe, un architetto di origini sarde. Ispirati entrambi dai giochi d’infanzia della loro figlia “Freya”, cominciano una intensa produzione di ritratti tutti caratterizzati da figure femminili stilizzate da visi lunari e da grandi occhi profondi. Il filo conduttore è però il costume tradizionale dei diversi paesi della Sardegna che diventano un tutt’uno con il linguaggio pittorico di Sara Bachmann, che riesce a proporre una forte umanizzazione dell’immaginario femminile. “Le Amiche di Freya” sono diventate in poco più di quattro anni la rappresentazione stilizzata e onirica della giovane donna in costume, una versione che piace molto al pubblico collocandosi umilmente tra le più innovative proposte creative del momento.

ART-PORT Toilet | SCOMPOSIZIONI VISIVE di Patrizia Palitta
Patrizia Palitta, dopo gli studi artistici ha preferito orientarsi alla ricerca di uno stile personale prima di tuffarsi nel circuito delle mostre. Un processo che ha ridefinito i concetti espressivi del Cubismo, innovati da una decostruzione e scomposizione delle sue opere. La sua è un'intuizione improvvisa, spontanea, espressa con veloci tocchi di colore: dopo aver creato una base pittorica comincia la frammentazione in tessere dell’opera, le assembla poi in un ordine geometrico preciso e variandone la collocazione originaria. Tutto assume nuova vita e conferisce vitalità e forma alle sfumature. La sua è una pittura di getto, un’astrazione libera come un grido: un’espressione lirica, romanticamente gestuale, che richiama al cielo e all’atmosfera. Un automatismo psichico che non cade mai nel decorativismo ma in una volontà di ricerca di forze rinnovatrici, di una visione viva e in movimento. Il risultato di anni di sperimentazioni che approdano ad un quadrato ricomposto e che modificando la prospettiva estetica dell’origine di ogni opera, altro non è che l’incubazione di quella compiuta.



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