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Sara Colombazzi – Lasciatele Lavorare
Novantacinque donne fotografate nel loro ambiente di lavoro.
Comunicato stampa
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Le fotografie possono essere lo specchio del nostro tempo, la certificazione di una presenza, la possibilità di pensare che l’evento raffigurato “è veramente stato”.
Le immagini fotografiche esposte sono sì lo specchio del reale, ma sono anche le immagini che Sara Colombazzi ha saputo rivelare e sviluppare con occhio attento e con grande passione.
Non sono esclusivamente dei ritratti ma rappresentano principalmente un “incontro” che costituisce il tessuto di una straordinaria esperienza.
La fotografa realizza un mosaico di immagini, composto di stili, che propongono creatività diverse, sono racconti di realtà carichi di umanità, di gesti evocativi, di linguaggi differenti; sono storie di vita quotidiana che parlano di lavoro, di passioni, di scambi, di difficoltà.
Le protagoniste, tutte giovani donne, si narrano nel loro ambiente professionale e le fotografie rivelano un attimo del loro quotidiano lavorativo, dove si può vedere la forza, la determinazione, la bellezza orgogliosa che si nasconde in uno sguardo, in un gesto fermati dallo “scatto fotografico”.
Nella mostra non troveremo immagini “sensazionali”, ma serie rappresentazioni del reale, credibili visioni e possibilmente “vere atmosfere”.
Vedremo rappresentati luoghi diversi e diverse dimensioni. Tutte le donne fotografate arricchiscono nei loro settori la nostra società e l’economia del nostro paese, non dimentichiamo che sanno anche essere la cinghia di trasmissione tra la famiglia, il mondo del lavoro e la società.
Per il visitatore la mostra potrà essere una stimolante esplorazione della creatività femminile e se si soffermerà con attenzione alla lettura delle parole esplicative sui pannelli esposti nella sala, potrà arricchire il suo percorso interiore.
Sara Colombazzi è laureata in ingegneria edile all’Università di Bologna. Dai primi anni dell’Università realizza fotografie dedicate all’architettura ed al paesaggio partecipando a mostre collettive e personali.
La fotografia per lei è una passione, perché combina vari elementi del suo interesse, ne apprezza il lato artistico, umanistico e il senso di scoperta di se stessi.
Il successivo incontro con le donne dell’UDI di Bologna la portano ad esprimersi con il reportage.
Ha capito che il linguaggio della fotografia poteva diventare la sua voce sul quotidiano.
Le immagini fotografiche esposte sono sì lo specchio del reale, ma sono anche le immagini che Sara Colombazzi ha saputo rivelare e sviluppare con occhio attento e con grande passione.
Non sono esclusivamente dei ritratti ma rappresentano principalmente un “incontro” che costituisce il tessuto di una straordinaria esperienza.
La fotografa realizza un mosaico di immagini, composto di stili, che propongono creatività diverse, sono racconti di realtà carichi di umanità, di gesti evocativi, di linguaggi differenti; sono storie di vita quotidiana che parlano di lavoro, di passioni, di scambi, di difficoltà.
Le protagoniste, tutte giovani donne, si narrano nel loro ambiente professionale e le fotografie rivelano un attimo del loro quotidiano lavorativo, dove si può vedere la forza, la determinazione, la bellezza orgogliosa che si nasconde in uno sguardo, in un gesto fermati dallo “scatto fotografico”.
Nella mostra non troveremo immagini “sensazionali”, ma serie rappresentazioni del reale, credibili visioni e possibilmente “vere atmosfere”.
Vedremo rappresentati luoghi diversi e diverse dimensioni. Tutte le donne fotografate arricchiscono nei loro settori la nostra società e l’economia del nostro paese, non dimentichiamo che sanno anche essere la cinghia di trasmissione tra la famiglia, il mondo del lavoro e la società.
Per il visitatore la mostra potrà essere una stimolante esplorazione della creatività femminile e se si soffermerà con attenzione alla lettura delle parole esplicative sui pannelli esposti nella sala, potrà arricchire il suo percorso interiore.
Sara Colombazzi è laureata in ingegneria edile all’Università di Bologna. Dai primi anni dell’Università realizza fotografie dedicate all’architettura ed al paesaggio partecipando a mostre collettive e personali.
La fotografia per lei è una passione, perché combina vari elementi del suo interesse, ne apprezza il lato artistico, umanistico e il senso di scoperta di se stessi.
Il successivo incontro con le donne dell’UDI di Bologna la portano ad esprimersi con il reportage.
Ha capito che il linguaggio della fotografia poteva diventare la sua voce sul quotidiano.
24
aprile 2009
Sara Colombazzi – Lasciatele Lavorare
Dal 24 aprile al 24 maggio 2009
fotografia
arte etnica
arte etnica
Location
PALAZZO D’ACCURSIO
Bologna, Piazza Maggiore, 6, (Bologna)
Bologna, Piazza Maggiore, 6, (Bologna)
Orario di apertura
dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Vernissage
24 Aprile 2009, ore 17.30
Autore
Curatore