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Sara Della Mea – Fiori d’altra primavera
La memoria, il cammino a ritroso nel tempo costituiscono la fonte d’ispirazione. La ricostruzione dell’età in cui l’innocenza lascia il passo alla scoperta e alla prima consapevezza della spiritualità, dell’amore, del dolore, della follia, della morte.
Comunicato stampa
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Della Mea diplomatasi nel ‘91 presso l‘Istituto Europeo di Design, ha lavorato in ambito teatrale come aiuto regista e in pubblicità. La sua attività artistica la porta ad avvicinarsi alla pittura informale di matrice rothkiana a cui aggiunge tutta la lezione dell’informale italiano.
L’essenza del suo lavoro si intuisce dai titoli delle opere, alcuni dei quali ispirati ai testi delle canzoni del padre, il cantautore e scrittore Ivan Della Mea. Si tratta di una ricerca sulla stratificazione del colore quale metafora del vissuto. La memoria, il cammino a ritroso nel tempo costituiscono la fonte d’ispirazione. La ricostruzione dell’età in cui l’innocenza lascia il passo alla scoperta e alla prima consapevezza della spiritualità, dell’amore, del dolore, della follia, della morte.
La tecnica pittorica tramite lacerazioni, sovrapposizioni di colore, graffiature e trasparenze, lascia riemergere i colori dagli strati più profondi quasi ad evocare l’affiorare del ricordo da una base grezza e ruvida, la juta, evidenziando la portata evocativa del gesto e del segno.
La dialettica che unisce il ricordo e la rivelazione portandoci quasi ad una illuminazione si riassume nello stretto rapporto tra lo spazio interiore e lo spazio compositivo dell’opera.
L’essenza del suo lavoro si intuisce dai titoli delle opere, alcuni dei quali ispirati ai testi delle canzoni del padre, il cantautore e scrittore Ivan Della Mea. Si tratta di una ricerca sulla stratificazione del colore quale metafora del vissuto. La memoria, il cammino a ritroso nel tempo costituiscono la fonte d’ispirazione. La ricostruzione dell’età in cui l’innocenza lascia il passo alla scoperta e alla prima consapevezza della spiritualità, dell’amore, del dolore, della follia, della morte.
La tecnica pittorica tramite lacerazioni, sovrapposizioni di colore, graffiature e trasparenze, lascia riemergere i colori dagli strati più profondi quasi ad evocare l’affiorare del ricordo da una base grezza e ruvida, la juta, evidenziando la portata evocativa del gesto e del segno.
La dialettica che unisce il ricordo e la rivelazione portandoci quasi ad una illuminazione si riassume nello stretto rapporto tra lo spazio interiore e lo spazio compositivo dell’opera.
09
novembre 2004
Sara Della Mea – Fiori d’altra primavera
Dal 09 al 21 novembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SCHUBERT
Milano, Via Giuseppe Sirtori, 11, (Milano)
Milano, Via Giuseppe Sirtori, 11, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì 11~19 continuato
Vernissage
9 Novembre 2004, ore 18,30