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Sara Giraudo / Elena Costanzo Capello – Oltre la forma
Sara Giraudo analizza ed esprime le potenzialità dinamiche della materia, Elena Costanzo Capello crea forme e colori solo apparentemente casuali che sbocciano dalla tela come fiori immaginari
Comunicato stampa
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Nel salone espositivo del Centro Incontri dell’ Amministrazione Provinciale di Cuneo, dal 4 al 11 aprile 2009 sarà visitabile la doppia mostra personale “oltre la forma” di Sara Giraudo e di Elena Costanzo Capello.
Le due artiste, pur estremamente diverse per temperamento e modo di esprimersi, sono accomunate da una lunga esperienza fatta sotto l’attenta e stimolante guida del Maestro Antonio Carena.
Sara Giraudo analizza ed esprime le potenzialità dinamiche della materia, evocandone la forza con scelte di grande impatto visivo.
Elena Costanzo Capello, con sensibilità profonda e complessa, crea forme e colori solo apparentemente casuali che sbocciano dalla tela come fiori immaginari.
SARA GIRAUDO
Via Emanuela Loi n. 4, 12100 Cuneo
Tel. 3403407911
sara.giraudo@gmail.com
Nasce a Cuneo nel 1973, vive e lavora a Cuneo. Amante delle arti figurative frequenta il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo e si appassiona alle discipline plastiche. Si iscrive poi all’Accademia Albertina di Torino, presso la facoltà di Scultura si laurea nel 1995. Negli anni dell’Albertina e in quelli immediatamente successivi partecipa a diverse mostre collettive, a seminari di arti plastiche e visive e nel 2001 consegue l’abilitazione all’insegnamento delle materie artistiche negli istituti superiori di primo e secondo grado. Dopo un periodo di interruzione artistica, nel 2004, incuriosita dalle lezioni di Antonio Carena, si iscrive al corso di laurea specialistica all’Accademia di Belle Arti di Cuneo e comincia la sua esperienza nella pittura laureandosi nel 2007. Attualmente insegna “Arte ed Immagine” nella scuola secondaria di primo grado.
Dicono di lei:
… Sara Giraudo, giovane cuneese, diplomata in discipline plastiche all’Albertina e poi artisticamente seguita da Antonio Carena, è scultrice “visiva”. L’opera di Sara contempla unitamente aspetti pittorici e materia tattile, poiché l’artista impiega solitamente superfici su cui interviene con impasti di materie composte, per modellazioni libere di svilupparsi nel campo visivo senza limiti apparenti, anche all’interno di forme chiuse o involventi.
… Nella morfologia plastopittorica delle opere dell’Artista si può intravedere un simbolismo non consapevole, espresso dagli stessi temi e dalla loro conformazione. Il tema gentile del fiore (della rosa) è precipuamente femminile: le forme di Sara esaltano i petali che contornano il nucleo di pistilli e stami. I petali si alternano ai vuoti interposti, sicchè la successione di impasto plastico e di intervalli è percepita come sporgenze e cavità e per un fenomeno percettivo paradossale, il vuoto chiaro emerge e il pieno plastico s’incava, suscitando uno straniante effetto di continua inversione soggetto-sfondo (Kanitza), inducendo ad una lettura dinamica del percetto, come se la forma fosse soggetta ad un continuo pulsare di contrazioni ed espansioni, che sono sensazioni vitali, quasi fisiologiche.
Enzo Papa
Una parcellizzata attenzione all’ampio “modus” operativo di Sara Giraudo, il fiore: non tavolozziato, è afferente all’archetipico pretesto-non soggetto in virtù di quintessenziate soluzioni traguardanti un territorio linguistico costringitoriamente osservante la regola che governa l’emozione redattiva, in dicotomia con gli intendimenti abbandonico-umorali, portatori di inurgente donchisciottismo romantico-salvifico.
La redazione, acrilico su tela, in chiave bianconero e/o biancorosso (ecàle di colorazioni pompeiane) mutua sottili matericità recitanti quella controllata “ripetizione differente” informata di seduttiva equanimità onde esplìcere un frontale equilibrio nei confronti della contemporaneità, quotidianamente urticata dal negativo.
Antonio Carena
Sara Giraudo possiede un talento naturale che fonde la scultura e la pittura in un connubio armonioso e particolarmente riuscito. Nelle abili mani di quest’artista cuneese prendono forma materiali morbidi e plasmabili, come l’argilla o la pasta acrilica, ma anche colla, sabbia, gesso. Non ci sono limiti all’estro di quest’artista che dichiara di essere svincolata dall’immagine, anche quando il risultato finale ne evoca una riconoscibile.
… Scultura e pittura insieme, formano un caleidoscopio di forme e colori che esprimono una ridda infinita di emozioni, un concentrato di energia esplosiva. Traspare così in tutta la sua potenza la grinta di un’artista introspettiva che, c’è da crederci, ha molto da esprimere.
Luigi Sostegni
ELENA COSTANZO CAPELLO
Via XX settembre 28
12100 Cuneo
Tel. 3382212792
Nasce a Melegnano e dopo un periodo vissuto a Genova si trasferisce definitivamente a Cuneo.
Inizia quindi l’attività artistica prima dedicandosi alla ceramica, poi frequentando e diplomandosi all’Accademia Belle Arti di Cuneo. In questo periodo si crea un rapporto profondo mai interrotto con alcuni docenti e colleghi, ed in particolare con il Maestro Carena, cui deve e riconosce l’impronta della propria formazione artistica. Le mostre collettive e personali degli anni tra il 1995 ed il 2007 (Racconigi, Saluzzo, Monsummano Terme,Villar Perosa, Montecarlo, Torino, Pisa…) evidenziano una evoluzione complessa che esprime in pieno un percorso non concluso.
Dicono di lei:
L’operazione estetica di Elena Costanzo Capello, affatto domestica, si evidenzia attraverso l’appropriazione dello spazio-tela determinata da un’insueta fabbricità (vedansi i “fiori d’aggetto”, dal velour al jeans) scaturente materiche effettualità; pagine diaristiche indicative di un’artista che ama disvelare lo stato umorale del momento: un’antidozzinazione del “fare” d’ennesimo dimostramento che il “qui ed ora” dà spessore alla passione propositiva.
Antonio Carena
… L’”Effetto fiore” di Elena Costanzo Capello, diplomata in Pittura all’Accademia di Cuneo con Antonio carena, è sicuramente arte che non raffigura se stessa, ma rappresenta una “ creazione” voluta,elaborata,pensata o solo modellata sul gusto dell’Autrice: dunque , rappresenta qualcosa. Il motivo floreale è uno dei temi più trattati nella storia delle immagini, da quando l’arte più antica estese via via i suoi significati, dal decorativo al simbolismo, dall’illustrativo all’espressionismo.
… L’arte di Costanzo Capello genera forme tridimensionali che si configurano come “effetto fiore” come la medesima Artista intitola le sue opere. …Attraverso una successione metamorfica di flessioni, pliche, drappeggi, vincoli, sbuffi, risvolti, ripieghi e modificazioni successive Elena conforma grandi composizioni che evocano morfologie floreali, pur escludendo l’intenzione razionale e dichiarata di realizzare fiori, come sarebbe l’opera dell’artigiano di fiori artificiali.Il risultato finale dell’opera creativa di Elena non è un fiore e meno che mai un fiore casuale o artigianale. E’ l’espressione di giungere ad un risultato creativo d’arte ( figurativa o astratta non importa ) corrispondente al suo essere donna, per la quale il fiore o la sua evocazione, suscita un vibrante sentimento di femminilità, nell’emozione (moto dell’anima) di percepire la forma del fiore come origine dei germogli che verranno… E anche se l’artista non attribuisce in piena coscienza determinati e palesi significati alle sue forme, tuttavia l’istinto di genere la inducono a modellare e colorare le sue composizioni secondo scelte istintive e cariche di sensualità, di cui lo spettatore percepisce il senso in modo altrettanto velato. La morbidezza della materia usata, la colorazione rosea, la conformazione radiale pressata al centro, i volumi iperdimensionati, cooperano all’interpretazione del significato latente, comunicativo, pregnante, denso di voluttà. Ed è arte.
Enzo Papa
Le due artiste, pur estremamente diverse per temperamento e modo di esprimersi, sono accomunate da una lunga esperienza fatta sotto l’attenta e stimolante guida del Maestro Antonio Carena.
Sara Giraudo analizza ed esprime le potenzialità dinamiche della materia, evocandone la forza con scelte di grande impatto visivo.
Elena Costanzo Capello, con sensibilità profonda e complessa, crea forme e colori solo apparentemente casuali che sbocciano dalla tela come fiori immaginari.
SARA GIRAUDO
Via Emanuela Loi n. 4, 12100 Cuneo
Tel. 3403407911
sara.giraudo@gmail.com
Nasce a Cuneo nel 1973, vive e lavora a Cuneo. Amante delle arti figurative frequenta il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo e si appassiona alle discipline plastiche. Si iscrive poi all’Accademia Albertina di Torino, presso la facoltà di Scultura si laurea nel 1995. Negli anni dell’Albertina e in quelli immediatamente successivi partecipa a diverse mostre collettive, a seminari di arti plastiche e visive e nel 2001 consegue l’abilitazione all’insegnamento delle materie artistiche negli istituti superiori di primo e secondo grado. Dopo un periodo di interruzione artistica, nel 2004, incuriosita dalle lezioni di Antonio Carena, si iscrive al corso di laurea specialistica all’Accademia di Belle Arti di Cuneo e comincia la sua esperienza nella pittura laureandosi nel 2007. Attualmente insegna “Arte ed Immagine” nella scuola secondaria di primo grado.
Dicono di lei:
… Sara Giraudo, giovane cuneese, diplomata in discipline plastiche all’Albertina e poi artisticamente seguita da Antonio Carena, è scultrice “visiva”. L’opera di Sara contempla unitamente aspetti pittorici e materia tattile, poiché l’artista impiega solitamente superfici su cui interviene con impasti di materie composte, per modellazioni libere di svilupparsi nel campo visivo senza limiti apparenti, anche all’interno di forme chiuse o involventi.
… Nella morfologia plastopittorica delle opere dell’Artista si può intravedere un simbolismo non consapevole, espresso dagli stessi temi e dalla loro conformazione. Il tema gentile del fiore (della rosa) è precipuamente femminile: le forme di Sara esaltano i petali che contornano il nucleo di pistilli e stami. I petali si alternano ai vuoti interposti, sicchè la successione di impasto plastico e di intervalli è percepita come sporgenze e cavità e per un fenomeno percettivo paradossale, il vuoto chiaro emerge e il pieno plastico s’incava, suscitando uno straniante effetto di continua inversione soggetto-sfondo (Kanitza), inducendo ad una lettura dinamica del percetto, come se la forma fosse soggetta ad un continuo pulsare di contrazioni ed espansioni, che sono sensazioni vitali, quasi fisiologiche.
Enzo Papa
Una parcellizzata attenzione all’ampio “modus” operativo di Sara Giraudo, il fiore: non tavolozziato, è afferente all’archetipico pretesto-non soggetto in virtù di quintessenziate soluzioni traguardanti un territorio linguistico costringitoriamente osservante la regola che governa l’emozione redattiva, in dicotomia con gli intendimenti abbandonico-umorali, portatori di inurgente donchisciottismo romantico-salvifico.
La redazione, acrilico su tela, in chiave bianconero e/o biancorosso (ecàle di colorazioni pompeiane) mutua sottili matericità recitanti quella controllata “ripetizione differente” informata di seduttiva equanimità onde esplìcere un frontale equilibrio nei confronti della contemporaneità, quotidianamente urticata dal negativo.
Antonio Carena
Sara Giraudo possiede un talento naturale che fonde la scultura e la pittura in un connubio armonioso e particolarmente riuscito. Nelle abili mani di quest’artista cuneese prendono forma materiali morbidi e plasmabili, come l’argilla o la pasta acrilica, ma anche colla, sabbia, gesso. Non ci sono limiti all’estro di quest’artista che dichiara di essere svincolata dall’immagine, anche quando il risultato finale ne evoca una riconoscibile.
… Scultura e pittura insieme, formano un caleidoscopio di forme e colori che esprimono una ridda infinita di emozioni, un concentrato di energia esplosiva. Traspare così in tutta la sua potenza la grinta di un’artista introspettiva che, c’è da crederci, ha molto da esprimere.
Luigi Sostegni
ELENA COSTANZO CAPELLO
Via XX settembre 28
12100 Cuneo
Tel. 3382212792
Nasce a Melegnano e dopo un periodo vissuto a Genova si trasferisce definitivamente a Cuneo.
Inizia quindi l’attività artistica prima dedicandosi alla ceramica, poi frequentando e diplomandosi all’Accademia Belle Arti di Cuneo. In questo periodo si crea un rapporto profondo mai interrotto con alcuni docenti e colleghi, ed in particolare con il Maestro Carena, cui deve e riconosce l’impronta della propria formazione artistica. Le mostre collettive e personali degli anni tra il 1995 ed il 2007 (Racconigi, Saluzzo, Monsummano Terme,Villar Perosa, Montecarlo, Torino, Pisa…) evidenziano una evoluzione complessa che esprime in pieno un percorso non concluso.
Dicono di lei:
L’operazione estetica di Elena Costanzo Capello, affatto domestica, si evidenzia attraverso l’appropriazione dello spazio-tela determinata da un’insueta fabbricità (vedansi i “fiori d’aggetto”, dal velour al jeans) scaturente materiche effettualità; pagine diaristiche indicative di un’artista che ama disvelare lo stato umorale del momento: un’antidozzinazione del “fare” d’ennesimo dimostramento che il “qui ed ora” dà spessore alla passione propositiva.
Antonio Carena
… L’”Effetto fiore” di Elena Costanzo Capello, diplomata in Pittura all’Accademia di Cuneo con Antonio carena, è sicuramente arte che non raffigura se stessa, ma rappresenta una “ creazione” voluta,elaborata,pensata o solo modellata sul gusto dell’Autrice: dunque , rappresenta qualcosa. Il motivo floreale è uno dei temi più trattati nella storia delle immagini, da quando l’arte più antica estese via via i suoi significati, dal decorativo al simbolismo, dall’illustrativo all’espressionismo.
… L’arte di Costanzo Capello genera forme tridimensionali che si configurano come “effetto fiore” come la medesima Artista intitola le sue opere. …Attraverso una successione metamorfica di flessioni, pliche, drappeggi, vincoli, sbuffi, risvolti, ripieghi e modificazioni successive Elena conforma grandi composizioni che evocano morfologie floreali, pur escludendo l’intenzione razionale e dichiarata di realizzare fiori, come sarebbe l’opera dell’artigiano di fiori artificiali.Il risultato finale dell’opera creativa di Elena non è un fiore e meno che mai un fiore casuale o artigianale. E’ l’espressione di giungere ad un risultato creativo d’arte ( figurativa o astratta non importa ) corrispondente al suo essere donna, per la quale il fiore o la sua evocazione, suscita un vibrante sentimento di femminilità, nell’emozione (moto dell’anima) di percepire la forma del fiore come origine dei germogli che verranno… E anche se l’artista non attribuisce in piena coscienza determinati e palesi significati alle sue forme, tuttavia l’istinto di genere la inducono a modellare e colorare le sue composizioni secondo scelte istintive e cariche di sensualità, di cui lo spettatore percepisce il senso in modo altrettanto velato. La morbidezza della materia usata, la colorazione rosea, la conformazione radiale pressata al centro, i volumi iperdimensionati, cooperano all’interpretazione del significato latente, comunicativo, pregnante, denso di voluttà. Ed è arte.
Enzo Papa
02
aprile 2009
Sara Giraudo / Elena Costanzo Capello – Oltre la forma
Dal 02 all'undici aprile 2009
arte contemporanea
Location
PROVINCIA DI CUNEO – CENTRO INCONTRI
Cuneo, Corso Dante, 41, (Cuneo)
Cuneo, Corso Dante, 41, (Cuneo)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18, sabato e domenica dalle 15 alle 19
Vernissage
2 Aprile 2009, ore 18
Autore
Curatore