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Sara Grazio – Prigioni d’aria
Due installazioni sulla relazione tra gli opposti e sul tema del limite.
Comunicato stampa
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Due installazioni sulla relazione tra gli opposti e sul tema del limite è il progetto di Sara Grazio per lo spazio di Nuvole Arte.
Nella prima sala un gruppo di palloncini sembrano sospesi a mezz’aria su più livelli, trattenuti a terra da cordicelle di colore rosso legate a pietre. Sulla composizione è proiettata l’immagine di acqua in continuo movimento, mentre si diffonde il suono di palloncini che affondano in un mare evanescente.
Il tema è quello della ricerca di equilibrio che alla fine risulta un mero gioco di apparenze. I palloncini, infatti, non sono di materiale leggero mentre l'acqua è solo immaginata.
É quanto accade anche nell'installazione nella seconda sala: lungo le pareti bianche, un buon numero di palloncini sembrano proiettarsi tra una stanza e l’altra, come a oltrepassare le pareti stesse. Dentro e fuori delle stanze, percorrono traiettorie collegate da un unico filo, ridefinendo il dentro e il fuori dell'ambiente in cui sono collocati.
Sia la prima che la seconda installazione mettono in rappresentazione il senso del limite e del suo superamento: è indagato il limite fisico, ma anche il limite percettivo e mentale.
La forma ovoidale ricorre spesso nel lavoro di Sara Grazio. In particolare quella che è quasi una cifra nel suo lavoro recente è rappresentata dalla composizione nei “palloncini” di due parti arrotondate che potrebbero ricordare la composizione di Yin e Yang, ma che in realtà sono tenute insieme da una “cucitura” che ricorda piuttosto quella di un pallone da rugby. Nessuna risoluzione armoniosa dei contrasti è possibile, sembra dire Sara Grazio attraverso i suoi lavori, ma solo la contrapposizione di assolute alterità permette di esplorare il confine tra gli opposti.
Nella prima sala un gruppo di palloncini sembrano sospesi a mezz’aria su più livelli, trattenuti a terra da cordicelle di colore rosso legate a pietre. Sulla composizione è proiettata l’immagine di acqua in continuo movimento, mentre si diffonde il suono di palloncini che affondano in un mare evanescente.
Il tema è quello della ricerca di equilibrio che alla fine risulta un mero gioco di apparenze. I palloncini, infatti, non sono di materiale leggero mentre l'acqua è solo immaginata.
É quanto accade anche nell'installazione nella seconda sala: lungo le pareti bianche, un buon numero di palloncini sembrano proiettarsi tra una stanza e l’altra, come a oltrepassare le pareti stesse. Dentro e fuori delle stanze, percorrono traiettorie collegate da un unico filo, ridefinendo il dentro e il fuori dell'ambiente in cui sono collocati.
Sia la prima che la seconda installazione mettono in rappresentazione il senso del limite e del suo superamento: è indagato il limite fisico, ma anche il limite percettivo e mentale.
La forma ovoidale ricorre spesso nel lavoro di Sara Grazio. In particolare quella che è quasi una cifra nel suo lavoro recente è rappresentata dalla composizione nei “palloncini” di due parti arrotondate che potrebbero ricordare la composizione di Yin e Yang, ma che in realtà sono tenute insieme da una “cucitura” che ricorda piuttosto quella di un pallone da rugby. Nessuna risoluzione armoniosa dei contrasti è possibile, sembra dire Sara Grazio attraverso i suoi lavori, ma solo la contrapposizione di assolute alterità permette di esplorare il confine tra gli opposti.
22
novembre 2008
Sara Grazio – Prigioni d’aria
Dal 22 novembre al 22 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA NUVOLE ARTE CONTEMPORANEA
Montesarchio, Via IV Novembre, (Benevento)
Montesarchio, Via IV Novembre, (Benevento)
Orario di apertura
da lunedi asabato 8.00-12.00 e 17.00-20.00
Vernissage
22 Novembre 2008, h 19.00
Autore