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Sara Telloni – Illimitando
Il limite è un intreccio indissolubile fra due cose, le divide, ma al contempo le lega nel differenziarle. È questa l’idea chiave dell’artista, quel fil rouge che unisce queste installazioni che percorrono gli ultimi tre anni di ricerca
Comunicato stampa
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Cos’è un limite? È un confine fra due realtà difformi, una soglia che introduce ad altro, uno stemperamento di contorni, una sfumatura che al contempo lega. Il limite è un intreccio indissolubile fra due cose, le divide, ma al contempo le lega nel differenziarle. È questa l’idea chiave dell’artista, quel fil rouge che unisce queste installazioni che percorrono gli ultimi tre anni di ricerca. È proprio un filo rosso di lana grezza che ci accompagna in questo percorso di reinterrogazione dei nostri limiti: un viaggio di andata e ritorno tra due città, fra luce e ombra, fra ricordo e presente, fra il visibile e il celato. Molteplici opposti che si interfacciano mediante un solo elemento di confine, un’unica soglia fra universi paralleli: l’esperienza dell’artista.
La poetica di Telloni, mira a trarre il qualcosa, il c’è da dove, solo apparentemente, si vede solo il nulla. Limitare è la pratica di ognuno di noi, tracciare confini, comparare e separare, mettendo muri e barriere anche dove non vi è necessità. Sfumature fra realtà e differenze che accomunano: il limitando è questa particolare ricerca artistica e spirituale. Vedere le connessioni nascoste fra le cose, concentrarsi sull’Idea, sull’essenza più recondita delle stesse.
Due poli, due stimoli, due città radicalmente opposte ma unite intimamente da quella macchia il-limitante che è l’artista. Un libro di colori, sensazioni e ricordi fissati indelebilmente su carta a mano dalla fantasia: le sfumature che uniscono l’immagine del reale con il suo prolungamento immaginario e sensazionale. Le istantanee del tempo che è passato che si presentificano nell’atto dell’osservazione e del sovvenire. Luoghi di transito e nascondimento, storie di colori e sensazioni.
Limiti e contorni, luoghi e tempi: istanti illimitati che scorrono incessantemente divenendo mano a mano altro da sé. Frammenti che divengono passati, senza più limite: conserve dei nostri ricordi. L’essere delle cose è il divenire e il nostro pensiero deve essere una dinamica del divenire, poiché ogni cosa diviene altro da Sé, interrelandosi coi contesti, con i particolari significati che ognuno gli dà. Attimi sospesi, sovrapposizioni, questo è il sapore dell’opera dell’artista.
Se pensiamo il divenire non possiamo più credere in esseri e cose distinte, limitate e contrapposte, dobbiamo credere in un essere del divenire stesso: questa è la funzione dell’Il limitando, la serialità e continuità del limitando, come funzione umana, negata dall’Il che apre i confini di quella dimensione pre-oggettiva, in cui tutto è continuo, indiviso e illimitato…
Sara Telloni (Saronno, 1981). Vive e lavora a Milano.
La poetica di Telloni, mira a trarre il qualcosa, il c’è da dove, solo apparentemente, si vede solo il nulla. Limitare è la pratica di ognuno di noi, tracciare confini, comparare e separare, mettendo muri e barriere anche dove non vi è necessità. Sfumature fra realtà e differenze che accomunano: il limitando è questa particolare ricerca artistica e spirituale. Vedere le connessioni nascoste fra le cose, concentrarsi sull’Idea, sull’essenza più recondita delle stesse.
Due poli, due stimoli, due città radicalmente opposte ma unite intimamente da quella macchia il-limitante che è l’artista. Un libro di colori, sensazioni e ricordi fissati indelebilmente su carta a mano dalla fantasia: le sfumature che uniscono l’immagine del reale con il suo prolungamento immaginario e sensazionale. Le istantanee del tempo che è passato che si presentificano nell’atto dell’osservazione e del sovvenire. Luoghi di transito e nascondimento, storie di colori e sensazioni.
Limiti e contorni, luoghi e tempi: istanti illimitati che scorrono incessantemente divenendo mano a mano altro da sé. Frammenti che divengono passati, senza più limite: conserve dei nostri ricordi. L’essere delle cose è il divenire e il nostro pensiero deve essere una dinamica del divenire, poiché ogni cosa diviene altro da Sé, interrelandosi coi contesti, con i particolari significati che ognuno gli dà. Attimi sospesi, sovrapposizioni, questo è il sapore dell’opera dell’artista.
Se pensiamo il divenire non possiamo più credere in esseri e cose distinte, limitate e contrapposte, dobbiamo credere in un essere del divenire stesso: questa è la funzione dell’Il limitando, la serialità e continuità del limitando, come funzione umana, negata dall’Il che apre i confini di quella dimensione pre-oggettiva, in cui tutto è continuo, indiviso e illimitato…
Sara Telloni (Saronno, 1981). Vive e lavora a Milano.
15
giugno 2008
Sara Telloni – Illimitando
Dal 15 al 29 giugno 2008
arte contemporanea
Location
CENTRO RECUPERO ARTI E MESTIERI
Saronno, Via Monsignor Angelo Ramazzotti, 43, (Varese)
Saronno, Via Monsignor Angelo Ramazzotti, 43, (Varese)
Orario di apertura
Martedì-Domenica: 15-19.30, Lunedì apertura serale dalle 21
Vernissage
15 Giugno 2008, ore 18
Autore
Curatore