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Sarah Ledda – Slow_(E)motion
Sarah Ledda parla di emozioni e sentimenti, ma da dietro il grande schermo: tra distanza e immedesimazione, catturando le emozioni dei quadri come in un fermo immagine
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria delle Battaglie guarda al cinema, e lo fa attraverso i lavori di Sarah Ledda, che sui frames holliwoodiani ha costruito il suo repertorio iconografico.
Sarah Ledda parla di emozioni e sentimenti, ma da dietro il grande schermo: tra distanza e immedesimazione, catturando le emozioni dei quadri come in un fermo immagine.
Slow_(E)motion diventa così la sigla della serie di Sarah Ledda: che si muove tra lo slow motion del rallentatore e le emozioni dilatate, decelerate eppure sempre autentiche dei film della vita.
I suoi personaggi hanno il compito di rappresentare le maschere della quotidianità, sono attori che non si affrancano mai dalla vita quotidiana ma anzi vengono fermati e immortalati nell'atto stesso di riviverla incessantemente.
Lo stupore dei famosi bambini di cui si occupa Mary Poppins diventa così, per esempio, una volta catturato sulla tela, uno stupore eterno, lo Stupore quasi per definizione.
Questo è il gioco al quale non possiamo fare altro che cedere.
Le produzioni cui guarda l'artista sono quelle del cinema di qualche anno fa: è lì che lei ritrova emozioni e sentimenti che affondano nel ricordo e nella memoria, sua personale ma anche collettiva. Riprende e ferma nuovamente le immagini più significative, e solo quelle, per realizzare il grande sogno della vita di poterla rivedere, per gustarla nuovamente, con la libertà del fermo immagine.
Il tempo sospeso nelle immagini di Sarah Ledda mostra tutta la sua precarietà: è il tempo cinematografico quanto quello della vita, dove il momento presente è appena passato e, al contempo, sul punto di arrivare. Fremono i suoi quadri, come freme la proiezione, e lasciano fremere lo spettatore in attesa di un happy end che prima o poi arriverà.
Sarah Ledda parla di emozioni e sentimenti, ma da dietro il grande schermo: tra distanza e immedesimazione, catturando le emozioni dei quadri come in un fermo immagine.
Slow_(E)motion diventa così la sigla della serie di Sarah Ledda: che si muove tra lo slow motion del rallentatore e le emozioni dilatate, decelerate eppure sempre autentiche dei film della vita.
I suoi personaggi hanno il compito di rappresentare le maschere della quotidianità, sono attori che non si affrancano mai dalla vita quotidiana ma anzi vengono fermati e immortalati nell'atto stesso di riviverla incessantemente.
Lo stupore dei famosi bambini di cui si occupa Mary Poppins diventa così, per esempio, una volta catturato sulla tela, uno stupore eterno, lo Stupore quasi per definizione.
Questo è il gioco al quale non possiamo fare altro che cedere.
Le produzioni cui guarda l'artista sono quelle del cinema di qualche anno fa: è lì che lei ritrova emozioni e sentimenti che affondano nel ricordo e nella memoria, sua personale ma anche collettiva. Riprende e ferma nuovamente le immagini più significative, e solo quelle, per realizzare il grande sogno della vita di poterla rivedere, per gustarla nuovamente, con la libertà del fermo immagine.
Il tempo sospeso nelle immagini di Sarah Ledda mostra tutta la sua precarietà: è il tempo cinematografico quanto quello della vita, dove il momento presente è appena passato e, al contempo, sul punto di arrivare. Fremono i suoi quadri, come freme la proiezione, e lasciano fremere lo spettatore in attesa di un happy end che prima o poi arriverà.
17
marzo 2007
Sarah Ledda – Slow_(E)motion
Dal 17 marzo al 03 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELLE BATTAGLIE
Brescia, Via Delle Battaglie, 69A, (Brescia)
Brescia, Via Delle Battaglie, 69A, (Brescia)
Orario di apertura
lunedì: mattina chiuso / 16-19.30
martedì – sabato: 10-12.30 / 16-19.30
Vernissage
17 Marzo 2007, ore 18.30
Autore
Curatore