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Sarah Van Hoe – Happy-People-Love
giovane talento belga (classe 1983) che gioca col creare un mondo onirico e pop in cui predomina la dimensione ironica: un lavoro al confine tra citazioni classiche, figurazione contemporanea, mondo della moda e del fumetto, fino ai codici utilizzati dalla pubblicità e ai più attuali fenomeni mediatici di grande successo in tutto il mondo
Comunicato stampa
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La Galleria Stragapede/ Perini contemporanea è lieta di presentare la personale Happy-People-Love di Sarah Van Hoe, giovane talento belga (classe 1983) che gioca col creare un mondo onirico e pop in cui predomina la dimensione ironica: un lavoro al confine tra citazioni classiche, figurazione contemporanea, mondo della moda e del fumetto, fino ai codici utilizzati dalla pubblicità e ai più attuali fenomeni mediatici di grande successo in tutto il mondo. Un linguaggio artistico decisamente originale che rivela la duplice formazione di Sarah a cavallo tra il suo paese d’origine, il Belgio, e la nazione in cui ha successivamente studiato e nella quale spesso risiede, l’Italia. L’artista si forma infatti all’Accademia di Belle Arti e Scienze “Sint Lucas” di Ghent in Belgio, dove si diploma in disegno tessile artistico, moda e costume teatrale per poi proseguire il suo percorso con una laurea in pittura e metodologia della progettazione artistico-teatrale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Nei suoi lavori recenti Sarah combina in modo irriverente i diversi riferimenti all’arte, che spaziano dal Rinascimento alle avanguardie storiche, dalle classiche figure di Raffaello ai nudi di Matisse fino alla pop art, contaminandoli con elementi fumettistici, inserti grafici e materici: messaggi paradossali e spiazzanti tesi ad annullare i confini tra le arti, tra ciò che è ritenuto sacro, profano e kitsch. Una parodia della comunicazione mediatica contemporanea e del nonsense riguardo a ciò che può definirsi arte oggi. Prendono così vita sulle tele figure di donne in pose classiche e voluttuose, nudi che ammiccano lanciando messaggi di seduzione, coppie in atteggiamenti amorosi, ritratti su cui campeggiano personaggi dei comics (da Popeye a Hello Kitty): un mondo di personaggi surreali che comunicano attraverso i baloons tipici dei fumetti o su cui l’artista ha posto sarcastici commenti. Una pittura cromaticamente intensa e quasi voluttuosa, che combina in modo sapiente e sempre ironico soggetti, citazioni e linguaggi diversi: l’artista si serve di uno strumento antico - la pittura - ma con procedimenti nuovi, armonizzando i tagli e le pose ispirate all’arte classica con colori accesi, imprevisti inserti materici e collage, e un forte uso del lettering. Siamo di fronte a un’artista che conosce e rivisita in modo personale le fonti dell’arte classica e contemporanea, impegnata in un confronto/dialogo con i suoi generi portanti, una ricerca che ruota intorno alle molteplici sfumature dell’Eros e della “Joie de vivre”: un messaggio, forse una provocazione, che non potrà lasciare indifferenti.
Nei suoi lavori recenti Sarah combina in modo irriverente i diversi riferimenti all’arte, che spaziano dal Rinascimento alle avanguardie storiche, dalle classiche figure di Raffaello ai nudi di Matisse fino alla pop art, contaminandoli con elementi fumettistici, inserti grafici e materici: messaggi paradossali e spiazzanti tesi ad annullare i confini tra le arti, tra ciò che è ritenuto sacro, profano e kitsch. Una parodia della comunicazione mediatica contemporanea e del nonsense riguardo a ciò che può definirsi arte oggi. Prendono così vita sulle tele figure di donne in pose classiche e voluttuose, nudi che ammiccano lanciando messaggi di seduzione, coppie in atteggiamenti amorosi, ritratti su cui campeggiano personaggi dei comics (da Popeye a Hello Kitty): un mondo di personaggi surreali che comunicano attraverso i baloons tipici dei fumetti o su cui l’artista ha posto sarcastici commenti. Una pittura cromaticamente intensa e quasi voluttuosa, che combina in modo sapiente e sempre ironico soggetti, citazioni e linguaggi diversi: l’artista si serve di uno strumento antico - la pittura - ma con procedimenti nuovi, armonizzando i tagli e le pose ispirate all’arte classica con colori accesi, imprevisti inserti materici e collage, e un forte uso del lettering. Siamo di fronte a un’artista che conosce e rivisita in modo personale le fonti dell’arte classica e contemporanea, impegnata in un confronto/dialogo con i suoi generi portanti, una ricerca che ruota intorno alle molteplici sfumature dell’Eros e della “Joie de vivre”: un messaggio, forse una provocazione, che non potrà lasciare indifferenti.
01
febbraio 2007
Sarah Van Hoe – Happy-People-Love
Dal primo febbraio al 25 marzo 2007
giovane arte
Location
GALLERIA STRAGAPEDE/PERINI CONTEMPORANEA – CONCEPT STORE FITZCARRALDO
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Orario di apertura
martedì – domenica, ore 17.00 – 22.00
mattina su appuntamento
Vernissage
1 Febbraio 2007, ore 17-22
Autore