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Saverio Barbaro – Esposizione antologica. Opere dal 1949 al 2011
L’esposizione, che ricorre a trent’anni dalla mostra antologica che l’artista realizzò nel 1982 nell’allora Villa Simes-Contarini (oggi diventata proprietà regionale) intende ripercorrere l’intero percorso artistico di Barbaro, dai primi lavori del 1949, riferibili ad un contesto pittorico di ispirazione post-impressionista, passando per le successive rappresentazioni realiste degli anni cinquanta, conseguite attraverso addensamenti e stratificazioni di colore, fino al riconoscimento di una realtà sociale e culturale, quella africana, felicemente rappresentata nelle sue opere a partire dagli anni sessanta
Comunicato stampa
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Con questa mostra la Regione del Veneto e il Gruppo Euromobil dei fratelli Lucchetta confermano il percorso progettuale che vede proporre, a cadenza annuale, un grande artista veneto vivente in un ideale percorso che metta via via in evidenza le maggiori personalità artistiche operanti a Venezia e in Terraferma. Dopo l'esposizione dello scorso anno, dedicata a Ennio Finzi, Villa Contarini ospita infatti l'artista Saverio Barbaro.
Nato a Venezia nel 1924, si distinse giovanissimo alla Biennale Internazionale d'Arte del 1950 dove vinse il Premio "Omero Soppelsa". Nel 1952, grazie ad una borsa di studio del Governo Francese, Barbaro soggiornò in Francia, a Parigi e a Nizza, fino al 1960. Ottenne di partecipare alla Biennale del 1956, del 1958 e del 1962, conseguendo ogni volta un riconoscimento ufficiale e l'interesse dei maggiori critici e galleristi dell'epoca.
I successivi viaggi in Africa e Medio Oriente, consentirono una nuova apertura di interessi per la civiltà e la cultura arabo-islamica che tanta parte assume nella sua attuale tematica pittorica.
L'esposizione, che ricorre a trent'anni dalla mostra antologica che l'artista realizzò nel 1982 nell'allora Villa Simes-Contarini (oggi diventata proprietà regionale) intende ripercorrere l'intero percorso artistico di Barbaro, dai primi lavori del 1949, riferibili ad un contesto pittorico di ispirazione post-impressionista, passando per le successive rappresentazioni realiste degli anni cinquanta, conseguite attraverso addensamenti e stratificazioni di colore, fino al riconoscimento di una realtà sociale e culturale, quella africana, felicemente rappresentata nelle sue opere a partire dagli anni sessanta.
La mostra si chiude con i grandi lavori su tela degli anni ottanta e novanta e con una serie di ritratti relativi agli ultimi anni della produzione dell'artista veneziano. L'attualità della pittura di Barbaro sta nel volere farci pensare all'uomo africano "non inteso come notizia generale, asservito al proprio destino di miseria", ma come "all'essere che vuole vincere la sua distruzione e, attraverso la meditazione sulle proprie forze, riscattare se stesso in una conquista di dignità di vita".
Nello scritto di presentazione alla mostra il Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Marino Zorzato, invita dunque a visitare questa esposizione "con lo spirito di avventura che si riserva ad un viaggio, tra la laguna e l'Oriente. Tuttavia le atmosfere non saranno solo sognanti ed evocative. Le opere di Barbaro, infatti, costituiscono il versante pittorico di reportages severi sulle condizioni di vita che egli riscontrò nelle sue permanenze nei paesi arabi e nel nord dell'Africa. La forza del documentario traspare nei temi e nei tagli iconografici, ma non viene stemperata dal cromatismo che caratterizza le sue creazioni".
Le circa 60 opere esposte in mostra provengono, oltre che dalla Fondazione Saverio Barbaro di Verona, da collezionisti privati e da Enti pubblici quali il Museo Internazionale d'Arte Moderna Cà Pesaro di Venezia.
La mostra è corredata da un catalogo di 182 pagine, edito da Antigaedizioni (a cura di Michele Beraldo con un intervento di Giovanni Curatola), con 100 riproduzioni a colori e apparati biobibliografici. "Saverio Barbaro. Esposizione antologica. Opera dal 1949 al 2011", Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (Padova), 29 aprile - 30 settembre 2012.
Mostra promossa ed organizzata dalla Regione del Veneto e dal Gruppo Euromobil. A cura di Michele Beraldo. Orario: 10 - 18 (mercoledì chiuso). Ingresso alla Mostra: gratuito. Per informazioni e prenotazioni: www.villacontarini.eu villacontarini@regione.veneto.it tel. 049.8778272 / 3
Nato a Venezia nel 1924, si distinse giovanissimo alla Biennale Internazionale d'Arte del 1950 dove vinse il Premio "Omero Soppelsa". Nel 1952, grazie ad una borsa di studio del Governo Francese, Barbaro soggiornò in Francia, a Parigi e a Nizza, fino al 1960. Ottenne di partecipare alla Biennale del 1956, del 1958 e del 1962, conseguendo ogni volta un riconoscimento ufficiale e l'interesse dei maggiori critici e galleristi dell'epoca.
I successivi viaggi in Africa e Medio Oriente, consentirono una nuova apertura di interessi per la civiltà e la cultura arabo-islamica che tanta parte assume nella sua attuale tematica pittorica.
L'esposizione, che ricorre a trent'anni dalla mostra antologica che l'artista realizzò nel 1982 nell'allora Villa Simes-Contarini (oggi diventata proprietà regionale) intende ripercorrere l'intero percorso artistico di Barbaro, dai primi lavori del 1949, riferibili ad un contesto pittorico di ispirazione post-impressionista, passando per le successive rappresentazioni realiste degli anni cinquanta, conseguite attraverso addensamenti e stratificazioni di colore, fino al riconoscimento di una realtà sociale e culturale, quella africana, felicemente rappresentata nelle sue opere a partire dagli anni sessanta.
La mostra si chiude con i grandi lavori su tela degli anni ottanta e novanta e con una serie di ritratti relativi agli ultimi anni della produzione dell'artista veneziano. L'attualità della pittura di Barbaro sta nel volere farci pensare all'uomo africano "non inteso come notizia generale, asservito al proprio destino di miseria", ma come "all'essere che vuole vincere la sua distruzione e, attraverso la meditazione sulle proprie forze, riscattare se stesso in una conquista di dignità di vita".
Nello scritto di presentazione alla mostra il Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Marino Zorzato, invita dunque a visitare questa esposizione "con lo spirito di avventura che si riserva ad un viaggio, tra la laguna e l'Oriente. Tuttavia le atmosfere non saranno solo sognanti ed evocative. Le opere di Barbaro, infatti, costituiscono il versante pittorico di reportages severi sulle condizioni di vita che egli riscontrò nelle sue permanenze nei paesi arabi e nel nord dell'Africa. La forza del documentario traspare nei temi e nei tagli iconografici, ma non viene stemperata dal cromatismo che caratterizza le sue creazioni".
Le circa 60 opere esposte in mostra provengono, oltre che dalla Fondazione Saverio Barbaro di Verona, da collezionisti privati e da Enti pubblici quali il Museo Internazionale d'Arte Moderna Cà Pesaro di Venezia.
La mostra è corredata da un catalogo di 182 pagine, edito da Antigaedizioni (a cura di Michele Beraldo con un intervento di Giovanni Curatola), con 100 riproduzioni a colori e apparati biobibliografici. "Saverio Barbaro. Esposizione antologica. Opera dal 1949 al 2011", Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (Padova), 29 aprile - 30 settembre 2012.
Mostra promossa ed organizzata dalla Regione del Veneto e dal Gruppo Euromobil. A cura di Michele Beraldo. Orario: 10 - 18 (mercoledì chiuso). Ingresso alla Mostra: gratuito. Per informazioni e prenotazioni: www.villacontarini.eu villacontarini@regione.veneto.it tel. 049.8778272 / 3
28
aprile 2012
Saverio Barbaro – Esposizione antologica. Opere dal 1949 al 2011
Dal 28 aprile al 30 settembre 2012
arte contemporanea
Location
VILLA CONTARINI
Piazzola Sul Brenta, Via Luigi Camerini, 1, (Padova)
Piazzola Sul Brenta, Via Luigi Camerini, 1, (Padova)
Orario di apertura
10 - 18 (mercoledì chiuso)
Vernissage
28 Aprile 2012, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore