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Savina Tarsitano – Sole di Mezzanotte
L’evento, patrocinato dalla Regia Ambasciata di Danimarca, costituisce la prima esposizione in Italia di un ciclo fotografico realizzato durante la residenza dell’artista presso il Museo di Upernavik in Groenlandia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 21 marzo 2009 alle ore 19.00, e resta allestita fino a lunedì 6 aprile, una mostra di fotografie dell’artista Savina Tarsitano, a cura di Antonia Balestra, intitolata Sole di Mezzanotte.
L’evento, patrocinato dalla Regia Ambasciata di Danimarca, costituisce la prima esposizione in Italia di un ciclo fotografico realizzato durante la residenza dell’artista presso il Museo di Upernavik in Groenlandia.
Nell’ambito del tour espositivo, la mostra è stata già ospitata nel 2007 in Francia, presso il Centre Culturel de Rencontre d'Ambronay, e in Belgio, presso l’Istituto Danese di Cultura di Bruxelles, e nel 2008 in Groenlandia, presso il Museo di Upernavik (grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, che ha consentito la parte groenlandese del tour). Ulteriori tappe sono previste nel corso del 2009 ancora in Groenlandia, presso il Culture House della città di llulissat (sempre con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen), e poi in Ungheria, presso la fortezza militare di Fort Monostor. Una delle opere della serie è stata acquisita nella collezione permanente del Museo di Upernavik.
Per la chiusura della mostra, lunedì 6 aprile 2009 alle ore 19.00, è previsto un finissage in presenza dell’autrice, con la proiezione video di immagini di back-stage sulla sua vita quotidiana in Groenlandia e l’apertura di un dibattito tra lei e il pubblico.
“La Groenlandia è la più grande isola del mondo, questa sua singolarità quantitativa ne segna il carattere. La condizione geografica polare correda l’estensione complicandone l’identità. Si osserva la cultura di una limitatio incerta, che non è solo modalità dell’abitare ma anche possibilità di presenza liminare, uno spazio di natura che resiste al rito moderno del repertare. La Groenlandia è segno di un altro modo di marcare il tempo e le sequenze, una sorta di fuori campo nell’Europa della storia; non una provincia sperduta ma un’altra regione. Savina Tarsitano, la cui ricerca artistica è incentrata sul concetto di “approdo”, ci consegna questo volto della grande isola nordica. I suoi scatti fotografici non sono istantanee di un altrove esotico dell’immaginario, ma immagini di vissuto artico dentro lo spazio di una comunità contemporanea. Un invito a tarare lo sguardo sui confini della terra degli altri, che è anche territorio intimo. La testimonianza di una relazione visiva che si fa carico del gusto degli altri portandolo dentro una narrazione estetica. Non un mito, ma un luogo in cui le ghirlande sulle croci di un cimitero innevato consegnano la prova di una memoria vivente.” (Antonia Balestra)
“Scenari dalla Groenlandia, lucenti, invasi di bianco. Sarebbe facile gioco dire fatati, incantati. Pezzi di mondo e di esistenza, invece, del Nord più estremo: scovati, capiti, riletti dagli occhi penetranti di una donna del Sud. Artista per nobile e rigorosa scelta di vita, Savina Tarsitano si fa interprete di coordinate spazio-temporali che non ci appartengono. Freddo perenne, luce inesausta: il ghiaccio e la neve, col sole che non tramonta, sono la lavagna perfetta sulla quale ogni cosa sta o succede. L’esito staniante, per noi europei mediterranei, è inevitabile: perfino a sorprenderci, giusto il candore di sfondo, davanti a quegli stessi cromatismi che eravamo certi di conoscere già. Ospitare la tappa più meridionale del ciclo di allestimenti della mostra Sole di Mezzanotte è un motivo di nitida soddisfazione per la galleria: un passaggio che ulteriormente dilata gli orizzonti e accresce il pregio di uno spazio contenuto nelle misure ma intrepido nei propositi. Ai visitatori, un’occasione nuova, e quanto mai coinvolgente, per ricominciare a osservare, per non smettere di pensare.” (Carlo Gallerati)
Savina Tarsitano è nata in Calabria nel 1970; attualmente vive in Germania, in residenza artistica presso il Castello di Coswig (nelle vicinanze di Berlino). Fotografa e pittrice, lavora da diversi anni al progetto artistico L’Isola che vuoi, grazie al programma Odissea promosso dal Ministero francese per la Cultura e la Comunicazione, l’Association des Centres Culturels de Rencontre, il Museo di Upernavik in Groenlandia, la Fondazione Bogliasco in Italia e il progetto europeo Et in Arcadia Ego. La sua ricerca è incentrata sul concetto di ‘approdo’ e si snoda attraverso soggiorni in luoghi a tema, come le isole, le abbazie, i castelli. Le opere, realizzate con differenti tecniche e linguaggi, assumono la forma di ‘visioni incarnate’ attraverso una relazione con l’ambiente che, al di là dei suoi caratteri manifesti, si configura come territorio visivo. L’artsita riferisce che “I soggiorni sull’isola di Suomenlinna in Finlandia, di Frioul in Francia, a Bogliasco in Liguria, in Martinica, in Groenlandia, ad Ambronay in Francia, e successivamente a Coswig in Germania e a Bereguardo in Italia, sono stati insieme fase di sperimentazione empirica e momento di elaborazione creativa. Arrivavo corredata di uno studio sulla teoria del caos che aveva determinato un nuovo modo di guardare la natura, con l’idea che la strategia dello sguardo, facendosi carico del diaframma delle teorie scientifiche, determinasse uno spazio inedito per le immagini. L’opera registra la visione irreversibile dei luoghi tra la matematica e il paesaggio”. Le opere di Savina Tarsitano sono state esposte in Danimarca, Francia, Martinica, Groenlandia, Italia, Germania, Finlandia, Belgio, Olanda, Stati Uniti (Los Angeles).
L’evento, patrocinato dalla Regia Ambasciata di Danimarca, costituisce la prima esposizione in Italia di un ciclo fotografico realizzato durante la residenza dell’artista presso il Museo di Upernavik in Groenlandia.
Nell’ambito del tour espositivo, la mostra è stata già ospitata nel 2007 in Francia, presso il Centre Culturel de Rencontre d'Ambronay, e in Belgio, presso l’Istituto Danese di Cultura di Bruxelles, e nel 2008 in Groenlandia, presso il Museo di Upernavik (grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, che ha consentito la parte groenlandese del tour). Ulteriori tappe sono previste nel corso del 2009 ancora in Groenlandia, presso il Culture House della città di llulissat (sempre con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen), e poi in Ungheria, presso la fortezza militare di Fort Monostor. Una delle opere della serie è stata acquisita nella collezione permanente del Museo di Upernavik.
Per la chiusura della mostra, lunedì 6 aprile 2009 alle ore 19.00, è previsto un finissage in presenza dell’autrice, con la proiezione video di immagini di back-stage sulla sua vita quotidiana in Groenlandia e l’apertura di un dibattito tra lei e il pubblico.
“La Groenlandia è la più grande isola del mondo, questa sua singolarità quantitativa ne segna il carattere. La condizione geografica polare correda l’estensione complicandone l’identità. Si osserva la cultura di una limitatio incerta, che non è solo modalità dell’abitare ma anche possibilità di presenza liminare, uno spazio di natura che resiste al rito moderno del repertare. La Groenlandia è segno di un altro modo di marcare il tempo e le sequenze, una sorta di fuori campo nell’Europa della storia; non una provincia sperduta ma un’altra regione. Savina Tarsitano, la cui ricerca artistica è incentrata sul concetto di “approdo”, ci consegna questo volto della grande isola nordica. I suoi scatti fotografici non sono istantanee di un altrove esotico dell’immaginario, ma immagini di vissuto artico dentro lo spazio di una comunità contemporanea. Un invito a tarare lo sguardo sui confini della terra degli altri, che è anche territorio intimo. La testimonianza di una relazione visiva che si fa carico del gusto degli altri portandolo dentro una narrazione estetica. Non un mito, ma un luogo in cui le ghirlande sulle croci di un cimitero innevato consegnano la prova di una memoria vivente.” (Antonia Balestra)
“Scenari dalla Groenlandia, lucenti, invasi di bianco. Sarebbe facile gioco dire fatati, incantati. Pezzi di mondo e di esistenza, invece, del Nord più estremo: scovati, capiti, riletti dagli occhi penetranti di una donna del Sud. Artista per nobile e rigorosa scelta di vita, Savina Tarsitano si fa interprete di coordinate spazio-temporali che non ci appartengono. Freddo perenne, luce inesausta: il ghiaccio e la neve, col sole che non tramonta, sono la lavagna perfetta sulla quale ogni cosa sta o succede. L’esito staniante, per noi europei mediterranei, è inevitabile: perfino a sorprenderci, giusto il candore di sfondo, davanti a quegli stessi cromatismi che eravamo certi di conoscere già. Ospitare la tappa più meridionale del ciclo di allestimenti della mostra Sole di Mezzanotte è un motivo di nitida soddisfazione per la galleria: un passaggio che ulteriormente dilata gli orizzonti e accresce il pregio di uno spazio contenuto nelle misure ma intrepido nei propositi. Ai visitatori, un’occasione nuova, e quanto mai coinvolgente, per ricominciare a osservare, per non smettere di pensare.” (Carlo Gallerati)
Savina Tarsitano è nata in Calabria nel 1970; attualmente vive in Germania, in residenza artistica presso il Castello di Coswig (nelle vicinanze di Berlino). Fotografa e pittrice, lavora da diversi anni al progetto artistico L’Isola che vuoi, grazie al programma Odissea promosso dal Ministero francese per la Cultura e la Comunicazione, l’Association des Centres Culturels de Rencontre, il Museo di Upernavik in Groenlandia, la Fondazione Bogliasco in Italia e il progetto europeo Et in Arcadia Ego. La sua ricerca è incentrata sul concetto di ‘approdo’ e si snoda attraverso soggiorni in luoghi a tema, come le isole, le abbazie, i castelli. Le opere, realizzate con differenti tecniche e linguaggi, assumono la forma di ‘visioni incarnate’ attraverso una relazione con l’ambiente che, al di là dei suoi caratteri manifesti, si configura come territorio visivo. L’artsita riferisce che “I soggiorni sull’isola di Suomenlinna in Finlandia, di Frioul in Francia, a Bogliasco in Liguria, in Martinica, in Groenlandia, ad Ambronay in Francia, e successivamente a Coswig in Germania e a Bereguardo in Italia, sono stati insieme fase di sperimentazione empirica e momento di elaborazione creativa. Arrivavo corredata di uno studio sulla teoria del caos che aveva determinato un nuovo modo di guardare la natura, con l’idea che la strategia dello sguardo, facendosi carico del diaframma delle teorie scientifiche, determinasse uno spazio inedito per le immagini. L’opera registra la visione irreversibile dei luoghi tra la matematica e il paesaggio”. Le opere di Savina Tarsitano sono state esposte in Danimarca, Francia, Martinica, Groenlandia, Italia, Germania, Finlandia, Belgio, Olanda, Stati Uniti (Los Angeles).
21
marzo 2009
Savina Tarsitano – Sole di Mezzanotte
Dal 21 marzo al 06 aprile 2009
fotografia
Location
GALLERIA GALLERATI
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento
Vernissage
21 Marzo 2009, ore 19.00-22.00
Autore
Curatore