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Sc. Art – Alberto Urbani
Ciclo di mostre d’arte del riciclo che prevede una serie di incontri con i singoli artisti e altrettanti laboratori per il piccolo pubblico con lo scopo di ricreare un dialogo interrotto o spesso inesistente fra artisti e fruitori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sc.Art, il ciclo di mostre di arte del riciclo, organizzato dall’Associazione Occhio del Riciclone e curata da Enza Di Matteo, è giunto alla sua mostra conclusiva, che inaugurerà il 14 maggio dalle 18:30 presso lo Spazio Riuso e Riciclo alla Città dell’Altra Economia, Ex Mattatoio di Testaccio e che presenta l’artista Alberto Urbani.
L’iniziativa, in programma da marzo, ha visto coinvolti artisti che operano con materiale di riciclo, dal legno (Mookdesign, Franco Paolinelli, Catia Briganti) al ferro (Patrick Alò), al vetro (Ilaria Sadun), offrendo un ventaglio significativo delle infinite possibilità di riciclo artistico. La figurazione sembra essere l’approdo linguistico che accomuna questi artisti, fatta eccezione per Ilaria Sadun, che compie un recupero del vetro operando sulle sue qualità sonore e intrinseche, come la trasparenza e la fragilità. La figurazione per Alberto Urbani è intesa come un trait d’union con la natura, un ritorno ad essa a partire dallo scarto industriale: operazione che si inserisce perfettamente all’interno di una visione ciclica delle cose. Lo stupore che colpisce lo spettatore è un altro elemento costante e che ha caratterizzato tutta la manifestazione. In Alberto Urbani questa sensazione è altrettanto garantita. Un’aquila di grandi dimensioni, posta all’esterno dello Spazio Riuso e Riciclo, in una collocazione ottimale per la sua fruizione, rimarrà in tale sede in modo permanente e sarà il suggello della manifestazione. Un’altra scultura zoomorfa, una lucertola, troverà spazio sul prato antistante la sede espositiva. Al di sotto della tettoia, sempre all’esterno, saranno esposti dei “quadri di ruggine”, creati appositamente per questa mostra e frutto dell’ossidazione di due mesi dell’acido. È la materia erosa ad affascinare Urbani, la natura esegue o prosegue ciò che l’uomo ha tracciato. All’interno, invece, verrà allestita un’installazione composta da un gruppo di formiche che marciano verso un “sistema post-metropolitano”. Infine si offrirà allo spettatore, in una dimensione che cercherà di rispettare le sue qualità, una luce a plasma dalle forme anch’esse zoomorfe.
Il grande fascino che comprende tutti questi artisti e in particolare di Alberto Urbani è il conferimento o lo svelamento di una vita interna agli oggetti, una dimensione temporale che li accomuna a noi.
L’iniziativa, in programma da marzo, ha visto coinvolti artisti che operano con materiale di riciclo, dal legno (Mookdesign, Franco Paolinelli, Catia Briganti) al ferro (Patrick Alò), al vetro (Ilaria Sadun), offrendo un ventaglio significativo delle infinite possibilità di riciclo artistico. La figurazione sembra essere l’approdo linguistico che accomuna questi artisti, fatta eccezione per Ilaria Sadun, che compie un recupero del vetro operando sulle sue qualità sonore e intrinseche, come la trasparenza e la fragilità. La figurazione per Alberto Urbani è intesa come un trait d’union con la natura, un ritorno ad essa a partire dallo scarto industriale: operazione che si inserisce perfettamente all’interno di una visione ciclica delle cose. Lo stupore che colpisce lo spettatore è un altro elemento costante e che ha caratterizzato tutta la manifestazione. In Alberto Urbani questa sensazione è altrettanto garantita. Un’aquila di grandi dimensioni, posta all’esterno dello Spazio Riuso e Riciclo, in una collocazione ottimale per la sua fruizione, rimarrà in tale sede in modo permanente e sarà il suggello della manifestazione. Un’altra scultura zoomorfa, una lucertola, troverà spazio sul prato antistante la sede espositiva. Al di sotto della tettoia, sempre all’esterno, saranno esposti dei “quadri di ruggine”, creati appositamente per questa mostra e frutto dell’ossidazione di due mesi dell’acido. È la materia erosa ad affascinare Urbani, la natura esegue o prosegue ciò che l’uomo ha tracciato. All’interno, invece, verrà allestita un’installazione composta da un gruppo di formiche che marciano verso un “sistema post-metropolitano”. Infine si offrirà allo spettatore, in una dimensione che cercherà di rispettare le sue qualità, una luce a plasma dalle forme anch’esse zoomorfe.
Il grande fascino che comprende tutti questi artisti e in particolare di Alberto Urbani è il conferimento o lo svelamento di una vita interna agli oggetti, una dimensione temporale che li accomuna a noi.
12
maggio 2009
Sc. Art – Alberto Urbani
Dal 12 al 24 maggio 2009
design
Location
CITTA’ DELL’ALTRA ECONOMIA
Roma, Largo Dino Frisullo ang. Via Di Monte Testaccio, (Roma)
Roma, Largo Dino Frisullo ang. Via Di Monte Testaccio, (Roma)
Orario di apertura
martedi – sabato 10:00 – 20:00
domenica 10:00 – 19:00
Vernissage
14 Maggio 2009, ore 18.30
Sito web
www.occhiodelriciclone.com
Autore
Curatore