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Scatola magica
Comunicato stampa
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SCATOLA MAGICA
francesca speranza/parole
con un contributo
di sabrina sabato 18/19 marzo ore 12/18 fino al 20 aprile
t 0039 3358343735
“La ricerca proposta percorre varie modalità operative in cui ho tentato di conciliare l’immagine con la parola;
un percorso nato dal desiderio di fermare una lettura, una frase ridontante, una parola ricevuta al paesaggio o ad un momento. In un modo quasi istintivo ho sperimentato la sovrapposizione di testi su immagini, coniugando esperienze vissute” F.S.
Le sue parole su un mondo di pensieri.
Visto lo studio di Francesca Speranza ci si trova davanti ad una moltitudine di oggetti, immagini, suppellettili, architetture, piante, alberi ed il cane ugo.
Si entra nel paese dell’immaginario totale in cui non ci si fa vanto del parlare. Ma le parole regnano sovrane.
Più che altro diventano dei punti fermi. Un’esigenza di non farsi scappare qualcosa che passa davanti e viene afferrata in estrema sintesi. Come punto di arrivo e come punto di partenza.
Si passa in rassegna il laboratorio disseminato di idee, progetti, mostre fatte e da ideare. Tutto o quasi riposto in valigie di cartone, come quelle dei nostri migranti, dove con mestizia si depositavano i beni più sinceri e quelli più preziosi per trasportarli, in un altro mondo, dove si esigeva di avere una vita più degna. Quelle valigie di Francesca riportano a qualcosa del genere o piuttosto sono le custodi di frammenti di indagini. Di pezzi residui di una camminata in una fantasia tutta speciale. Una diversa dall’altra come fossero vibrazioni di artisti diversi. All’incirca una personalità multipla, senza accezioni deleterie, ma anzi di sperimentazione di tanti sé per poi non definirne alcuno, ma lasciarli tutti liberi di divenire un immaginario articolato e complesso.
Le sue parole sono un mondo di pensieri.
“I lemmi, e in seguito le frasi, si trasformano, attraverso la scrittura con gli stencil, in contenitori di foto-collage, costruite in modo spontaneo con immagini di archivio, alla ricerca di associazioni e contenuti e di significati...ogni parola diviene essa stessa spazio per immagini o frammenti, ogni parola si relaziona con lo sfondo e insieme con il significato.
Il risultato è un foto-collage che interagisce con l’occhio umano a livelli sfalsati, creando connessioni o distacchi visivi.” F.S.
Le sue parole sono un incontro, un dialogo, una conversazione innanzitutto con sé stessa, ricerca condotta tra il 2020 ed il 2023.
Riferirsi ad una molteplicità, ad un moto che deriva da atro moto e altro moto ancora, fino ad una reductio ad unum che parte da Aristotele e giunge a Dante e ad oggi. Sempre una dinamica di apparente dispersività che ad un certo punto si condensa. Ne derivano: nepente, speranza, ritirata, s’offre, bugia verità. Strisce di colori, natura, piante, mare, disegni, oggetti e tanto ancora.
Scatola magica arriva come un dono scambiato con un’amica, un’artista mai incontrata. Una donna che attraversa la vita e l’arte con una dolcezza ed una felicità di chi conosce la bellezza delle conquiste, che assapora l’intensità di un prato verde, che scolpisce con lo sguardo quello che le è difficile scolpire altrimenti.
Sabrina Sabato ha il dono di fermare un fotogramma senza sbagliare di un millesimo di secondo. Di vedere nella maniera più penetrante e vera ogni frazione di pensiero e di immagine.
Nei lavori, nei video, nei disegni ci ha trasmesso la semplicità disarmante a cui non avevamo prestato attenzione.
Opere che hanno attraversato il mondo dell’arte con discrezione e che ora ci ritornano alla mente e vogliamo che ci restino. Nei mutamenti della vita ci sono variabili inattese. Si può sempre osservare la valanga e poi andare a riposare sulla spiaggia.
Tra Sabato e Speranza un incontro del cuore. Sensazioni scambiate silenziosamente. Tre parole di Sabrina afferrate da Francesca: scatola magica, porca miseria, cavarmela arrivate con un fiotto di immagini scattate nella vita domestica, quotidiana di Sabato.
Queste parole diventano fotocollage, lavori, forti e delicati. Con i brandelli degli scatti di semplici whatsapp di Sabrina e frasi trapelate da dialoghi sereni, semplici, normali, manipolate e rese felici da Francesca.
Le conversazioni con Sabrina sorridenti e serene piene di racconti e porca miseria qua e là, per dire che ci si aspetta, porca miseria, che le cose migliorino, che si risolvano, per dire che mi sento di cavarmela e finalmente la sera, dopo una giornata di sospensioni, “è lì, davanti al letto, la Scatola Magica, che mi prende e mi assorbe, in racconti ed avventure, opinioni e immagini, definite ed astratte”S.S.
capnapoliest/via luigi martucci 79/barra/napoli/00393358343735/veragioia22@gmail.com
francesca speranza/parole
con un contributo
di sabrina sabato 18/19 marzo ore 12/18 fino al 20 aprile
t 0039 3358343735
“La ricerca proposta percorre varie modalità operative in cui ho tentato di conciliare l’immagine con la parola;
un percorso nato dal desiderio di fermare una lettura, una frase ridontante, una parola ricevuta al paesaggio o ad un momento. In un modo quasi istintivo ho sperimentato la sovrapposizione di testi su immagini, coniugando esperienze vissute” F.S.
Le sue parole su un mondo di pensieri.
Visto lo studio di Francesca Speranza ci si trova davanti ad una moltitudine di oggetti, immagini, suppellettili, architetture, piante, alberi ed il cane ugo.
Si entra nel paese dell’immaginario totale in cui non ci si fa vanto del parlare. Ma le parole regnano sovrane.
Più che altro diventano dei punti fermi. Un’esigenza di non farsi scappare qualcosa che passa davanti e viene afferrata in estrema sintesi. Come punto di arrivo e come punto di partenza.
Si passa in rassegna il laboratorio disseminato di idee, progetti, mostre fatte e da ideare. Tutto o quasi riposto in valigie di cartone, come quelle dei nostri migranti, dove con mestizia si depositavano i beni più sinceri e quelli più preziosi per trasportarli, in un altro mondo, dove si esigeva di avere una vita più degna. Quelle valigie di Francesca riportano a qualcosa del genere o piuttosto sono le custodi di frammenti di indagini. Di pezzi residui di una camminata in una fantasia tutta speciale. Una diversa dall’altra come fossero vibrazioni di artisti diversi. All’incirca una personalità multipla, senza accezioni deleterie, ma anzi di sperimentazione di tanti sé per poi non definirne alcuno, ma lasciarli tutti liberi di divenire un immaginario articolato e complesso.
Le sue parole sono un mondo di pensieri.
“I lemmi, e in seguito le frasi, si trasformano, attraverso la scrittura con gli stencil, in contenitori di foto-collage, costruite in modo spontaneo con immagini di archivio, alla ricerca di associazioni e contenuti e di significati...ogni parola diviene essa stessa spazio per immagini o frammenti, ogni parola si relaziona con lo sfondo e insieme con il significato.
Il risultato è un foto-collage che interagisce con l’occhio umano a livelli sfalsati, creando connessioni o distacchi visivi.” F.S.
Le sue parole sono un incontro, un dialogo, una conversazione innanzitutto con sé stessa, ricerca condotta tra il 2020 ed il 2023.
Riferirsi ad una molteplicità, ad un moto che deriva da atro moto e altro moto ancora, fino ad una reductio ad unum che parte da Aristotele e giunge a Dante e ad oggi. Sempre una dinamica di apparente dispersività che ad un certo punto si condensa. Ne derivano: nepente, speranza, ritirata, s’offre, bugia verità. Strisce di colori, natura, piante, mare, disegni, oggetti e tanto ancora.
Scatola magica arriva come un dono scambiato con un’amica, un’artista mai incontrata. Una donna che attraversa la vita e l’arte con una dolcezza ed una felicità di chi conosce la bellezza delle conquiste, che assapora l’intensità di un prato verde, che scolpisce con lo sguardo quello che le è difficile scolpire altrimenti.
Sabrina Sabato ha il dono di fermare un fotogramma senza sbagliare di un millesimo di secondo. Di vedere nella maniera più penetrante e vera ogni frazione di pensiero e di immagine.
Nei lavori, nei video, nei disegni ci ha trasmesso la semplicità disarmante a cui non avevamo prestato attenzione.
Opere che hanno attraversato il mondo dell’arte con discrezione e che ora ci ritornano alla mente e vogliamo che ci restino. Nei mutamenti della vita ci sono variabili inattese. Si può sempre osservare la valanga e poi andare a riposare sulla spiaggia.
Tra Sabato e Speranza un incontro del cuore. Sensazioni scambiate silenziosamente. Tre parole di Sabrina afferrate da Francesca: scatola magica, porca miseria, cavarmela arrivate con un fiotto di immagini scattate nella vita domestica, quotidiana di Sabato.
Queste parole diventano fotocollage, lavori, forti e delicati. Con i brandelli degli scatti di semplici whatsapp di Sabrina e frasi trapelate da dialoghi sereni, semplici, normali, manipolate e rese felici da Francesca.
Le conversazioni con Sabrina sorridenti e serene piene di racconti e porca miseria qua e là, per dire che ci si aspetta, porca miseria, che le cose migliorino, che si risolvano, per dire che mi sento di cavarmela e finalmente la sera, dopo una giornata di sospensioni, “è lì, davanti al letto, la Scatola Magica, che mi prende e mi assorbe, in racconti ed avventure, opinioni e immagini, definite ed astratte”S.S.
capnapoliest/via luigi martucci 79/barra/napoli/00393358343735/veragioia22@gmail.com
18
marzo 2023
Scatola magica
Dal 18 marzo al 20 aprile 2023
arte contemporanea
Location
Capnapoliest
Napoli, Via Luigi Martucci, 79, (NA)
Napoli, Via Luigi Martucci, 79, (NA)
Orario di apertura
18 e 19 marzo dalle ore 12.00 alle ore 18.00
Vernissage
18 Marzo 2023, dalle ore 12.00 alle ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione