LA MOSTRA

La mostra “Scavo nello scavo – Gli Etruschi non visti” accoglie circa 450 reperti archeologici selezionati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale che ha curato le ricerche e diretto gli studi e ne ha promosso il restauro, grazie all’intervento prezioso della Confarte.


Grazie allo speciale e inedito allestimento multimediale, è una mostra dalle composite sollecitazioni, in rapporto dinamico e interattivo con il pubblico e che coinvolge emotivamente tutti i sensi; una esposizione, quindi, da guardare, e nella quali immergersi, in una totale immersione nel fascinoso mondo degli Etruschi, è al tempo stesso:
§ Un’occasione unica per far conoscere e valorizzare l’immenso patrimonio costituito dai fondi dei Musei Archeologici del territorio;
§ Una grande vetrina internazionale per la promozione attiva e dinamica presso il grande pubblico dei Siti archeologici dell’Etruria Meridionale e dei vari Enti Istituzionali e Territoriali interessati (Soprintendenze, Amministrazioni Locali, ecc.);
§ Una nuova tipologia di mostra per un diverso modo di coniugare cultura con sviluppo del territorio.
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La mostra, che evoca l’antico popolo etrusco presentandolo nella propria terra, è presentata in due sezioni

I Sezione
Architettura e sistemi decorativi in Etruria Meridionale

I.1. Restituzione del sistema decorativo del santuario dello Scasato II a Civita Castellana (VT).

I.2. Si presentano i risultati delle ricerche condotte nei più importanti centri dell’Etruria.
· Veio, scavi nell’acropoli di Piazza d’Armi condotti da E. Gabrici nel 1912 e da E. Stefani nel 1919.
· Tarquinia
· Vulci
· Tuscania
· Narce, scavi dell’insediamento di Pizzo Piede compiuti da R. Mengarelli nel 1933.

I.3. Costumi e rituali attraverso le riscoperte nei depositi
Si presentano alcuni interessanti corredi funerari dai principali centri del territorio che mettono a fuoco particolarità del costume e del rituale funerario.
· Vulci, necropoli di Poggio Mengarelli, tomba ad incinerazione (IX sec. a.C.).
· Narce, tomba ad incinerazione entro custodia litica. Scavo in laboratorio (1998) di un contesto scoperto alla fine dell’Ottocento (metà VIII sec. a.C.).
· Cerveteri, Cava della Pozzolana, tomba LXX, scavo 1917 (terzo quarto dell’VIII sec. a.C.).
· Veio, Quattro Fontanili, tomba AA1 (ultimo quarto dell’VIII sec. a.C.) scavi 1965-66. Incinerazione in pozzo con loculo.
· Vulci, Legnisina, tomba Gentili, incinerazione in fossa (Orientalizzante antico).
· Ischia di Castro, oinochoe corinzia.
· Cerveteri, necropoli di Banditaccia, Scavi Moretti tomba 86.
· Tarquinia, tomba raccolta Comunale (V secolo a.C.).
· Cerveteri, necropoli di Banditaccia, Scavi Moretti tomba 205.


· Tarquinia, necropoli dei Monterozzi, tomba Bruschi. Età ellenistica. La tomba dipinta e i suoi sarcofagi.

Realizzazione del video dello scavo in laboratorio della tomba a incinerazione da Tarquinia e proiezione su schermo a grandezza naturale.

II Sezione
Materiali fuori contesto

Si presenta in questa sezione una esemplificazione delle varie tipologie di materiali fuori contesto entrati a far parte delle raccolte museali.

II.1. Aspetti del Collezionismo antiquario fra l’800 e il ‘900
· Non solo archeologia: la passione per il collezionismo in un pittore e scenografo di fama, Eugene Berman: la Collezione Berman (raccolta di materiali archeologici, etnografici e artistici da tutto il mondo, pervenuta allo Stato Italiano per lascito testamentario nel 1976).

II.2. Antichità senza provenienza
Materiali archeologici da sequestro.