All’interno del progetto di valorizzazione del Borgo Medievale avviato dalla Fondazione Torino Musei, tra il 2004 e il 2005 sono state organizzate due mostre dedicate rispettivamente alle ceramiche ottocentesche in dotazione alla Rocca e al Museo Nazionale del Libro creato presso il Borgo nel 1911. La tappa successiva è costituita dall’esposizione “Scene di vita al Borgo Medievale” prevista per il maggio 2005. Per reperire il materiale necessario, tra novembre 2004 e gennaio 2005 è stato rivolto un appello direttamente ai cittadini interessati a prestare fotografie di proprietà o eseguite in prima persona.



L’idea della mostra è nata a seguito delle celebrazioni per i 120 anni di vita di questo complesso museale, molto amato dai Torinesi e oggetto di periodiche frequentazioni singole o collettive. Questo attaccamento del pubblico, che ne ha sancito il successo fin dall’inaugurazione del 1884, costituisce lo spunto per delineare una storia insolita del luogo, che ne segua le alterne fortune attraverso gli occhi dei suoi visitatori. Lo strumento prescelto è quello dell’obiettivo fotografico che fissa momenti di piacevole ricreazione o eventi particolari (celebrazioni, anniversari, feste e appuntamenti di lavoro, vetrine espositive). Le architetture create nel 1884 rimangono come fondale alle persone e ai momenti del vissuto. Per questo si è evitato sin dall’inizio di privilegiare le foto artistiche o di taglio decisamente professionale.

Uno spazio particolare verrà riservato ai temi più ricorrenti e all’utilizzo di inquadrature privilegiate dal pubblico nell’arco di oltre un secolo. La documentazione pervenuta copre infatti in maniera sostanzialmente equilibrata l’intera vita del Borgo, dalla sua costituzione fino ai giorni nostri.



Si esporrà una selezione rappresentativa di fotografie (in autentico o attraverso duplicazione) all’interno dello spazio espositivo della chiesa del Borgo, che confluiranno nel catalogo cartaceo della mostra, ma l’intento è di coinvolgere tutto lo spazio del Borgo e della Rocca.

Ugualmente si garantirà la riproduzione di tutto il materiale pervenuto in mostra.



Giovanni Donato