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Scheletrinluce
In quest’esposizione vengono “messi in luce” alcuni fra gli esemplari più interessanti e meglio conservati della collezione osteologica dello Storico Museo di Anatomia Comparata dell’Università di Torino.
Comunicato stampa
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Il patrimonio della Collezione, formatasi a partire dal 1848 ad opera di Filippo De Filippi (1814-1867), fondatore della sezione di Anatomia Comparata del Museo di Storia Naturale torinese, fu accresciuto nel corso degli anni con gli esemplari di notevole pregio che il De Filippi stesso riuscì ad acquisire durante i suoi viaggi di esplorazione.
Nella seconda metà del XIX secolo la Collezione venne ulteriormente ampliata grazie a varie donazioni, a scambi e a viaggi sia in Italia che all’estero. Significativo, soprattutto, fu l’apporto di due autorevoli zoologi italiani: Michele Lessona (1823-1894), autore fra l’altro dei volumi “Gli animali e la loro vita” da cui sono tratte numerose illustrazioni esposte in questa mostra e Lorenzo Camerano (1856-1917) i cui studi hanno rappresentato l’apice delle attività di ricerca sul materiale del Museo di Anatomia Comparata.
Dal 1980 tutta la Collezione è stata affidata, con una convenzione tra l’Università di Torino e la Regione Piemonte, al Museo Regionale di Scienze Naturali che, dall’anno 2000 ha avviato un programma di riordino dei reperti osteologici seguito dall’allestimento della mostra “Scheletrinluce”.
Sono molti gli esemplari di notevole interesse scientifico e ostensivo “messi in luce” con un allestimento reso particolarmente scenografico da un gioco di luci soffuse e fasci luminosi. Si potranno, infatti, ammirare scheletri di animali ormai rarissimi come il Rinoceronte nero, il Lamantino e l’Armadillo gigante, lo scheletro di un Ippopotamo proveniente dal Congo restaurato proprio in occasione di questa mostra, la mandibola di un Capodoglio di notevolissime dimensioni. Sono presenti inoltre gli scheletri di una Tigre, di un Leone, di un Pesce Gatto africano, di uno splendido Pitone Reticolato ed, anche, il cranio di un Pirata cinese giustiziato ad Hong Kong nel 1867.
Nella seconda metà del XIX secolo la Collezione venne ulteriormente ampliata grazie a varie donazioni, a scambi e a viaggi sia in Italia che all’estero. Significativo, soprattutto, fu l’apporto di due autorevoli zoologi italiani: Michele Lessona (1823-1894), autore fra l’altro dei volumi “Gli animali e la loro vita” da cui sono tratte numerose illustrazioni esposte in questa mostra e Lorenzo Camerano (1856-1917) i cui studi hanno rappresentato l’apice delle attività di ricerca sul materiale del Museo di Anatomia Comparata.
Dal 1980 tutta la Collezione è stata affidata, con una convenzione tra l’Università di Torino e la Regione Piemonte, al Museo Regionale di Scienze Naturali che, dall’anno 2000 ha avviato un programma di riordino dei reperti osteologici seguito dall’allestimento della mostra “Scheletrinluce”.
Sono molti gli esemplari di notevole interesse scientifico e ostensivo “messi in luce” con un allestimento reso particolarmente scenografico da un gioco di luci soffuse e fasci luminosi. Si potranno, infatti, ammirare scheletri di animali ormai rarissimi come il Rinoceronte nero, il Lamantino e l’Armadillo gigante, lo scheletro di un Ippopotamo proveniente dal Congo restaurato proprio in occasione di questa mostra, la mandibola di un Capodoglio di notevolissime dimensioni. Sono presenti inoltre gli scheletri di una Tigre, di un Leone, di un Pesce Gatto africano, di uno splendido Pitone Reticolato ed, anche, il cranio di un Pirata cinese giustiziato ad Hong Kong nel 1867.
05
marzo 2004
Scheletrinluce
Dal 05 marzo al 31 ottobre 2004
Location
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
Torino, Via Giovanni Giolitti, 36, (Torino)
Torino, Via Giovanni Giolitti, 36, (Torino)
Orario di apertura
10.00 – 19.00 tutti i giorni, chiuso il martedì
Vernissage
5 Marzo 2004, ore 18.00