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Scolpire dall’alba al tramonto, tra terra e mare
La terza volta di Peschici. Il terzo Simposio. Il terzo “miracolo” organizzativo di un bellissimo piccolo Comune del Gargano, proprio nei giorni in cui infuria la polemica nazionale sui finanziamenti ministeriali e regionali ai Beni culturali. C’è chi ha molto, chi ha troppo, chi ha niente. Dove si espone e basta, i soldi del Ministero arrivano, dove si “crea”, dove si scolpisce con le mani, niente. Tanto denaro alle rassegne, alle mostre, niente ai simposi.
Peschici non è Venezia. Ma nemmeno si sognano di avere gli spiccioli che possono avanzare per la Biennale. A Peschici vengono veri artisti, veri scultori, senza grandi appannaggi, con sacrifici, data la lunghezza dei viaggio, e lavorano” la pietra o altri materiali senza “assistenti”, senza digitalità sofisticata.
Per questo io vado a Peschici. Dove il 15 giugno, fra gli altri, cominceranno ad operare scultori di valore e di fama, da Pellegrini a Giannetti e a Ogata, “veterani” di Peschici, a Inglesi, il leader dell’arte iconica”, e Niro, Palermo, Perugini e altri, meno famosi, qualcuno “umile” in tutti i sensi, ma autentici artisti. Anzi “uomini -artisti”. Fra il mare e il sole del Gargano assisteremo al solito miracolo umano-estetico
Scolpire dall’alba al tramonto, tra terra e mare
Peschici, Via Madonna Di Loreto, (Foggia)