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Scoppio Terzo: There are more things
PROGETTO SCOPPIO è un progetto espositivo indipendente, che ogni anno ospita a fine estate una mostra-evento collettiva, scuotendo gentilmente Scoppio, il piccolo borgo in bilico tra l’inevitabile riassorbimento nel paesaggio geografico e la riemersione come luogo generativo.
Comunicato stampa
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SCOPPIO TERZO | There are more things
Progetto Scoppio è lieto di annunciare SCOPPIO TERZO - There are more things, terza edizione del progetto di arte contemporanea della durata di un giorno che a cadenza annuale si articola tra le rovine di un borgo medievale abbandonato nel cuore dell’Umbria.
Scoppio è un piccolo insediamento medievale fantasma, ex frazione del comune di Acquasparta, in provincia di Terni. I resti del villaggio si trovano lungo la strada regionale 418 che, arrampicandosi sui Monti Martiani, collega Acquasparta a Spoleto. In bilico su uno sperone di roccia che domina la vallata circostante (da qui il nome, dal latino scopulus, scoglio), I resti di Scoppio vivono oggi tra il totale abbandono e le rare fugaci incursioni di avventurieri ed esploratori, di presenze umane e non umane che conferiscono al luogo un’identità fluida, densa di sospensioni, a tratti magica.
Il sito è stato definitivamente abbandonato intorno al 1950 a seguito dei danni causati da una serie di terremoti; scarse sono le testimonianze storiche riguardo la fondazione e i primi anni dell’insediamento originale, di cui però è ancora possibile ammirare, oltre che ai resti di una dozzina di case, parti della cinta muraria trecentesca e la piccola ma preziosa chiesa di S. Pietro.
Seguendo un’estensione verticale a misura d’uomo, i passaggi gentili tra un piano e l’altro del villaggio strutturano una serie di spazi liminali; accidentali palcoscenici la cui dolce e precisa incertezza fa a volte quasi dubitare della loro casualità.
Questo agglomerato di piccoli teatri immaginari è da tre anni sede di PROGETTO SCOPPIO, progetto espositivo indipendente, che ogni anno ospita a fine estate una mostra-evento collettiva. Un’azione sperimentale che scuote gentilmente il piccolo borgo dalla mattina al tramonto, ripopolando di vita le rocce e i vicoli abbandonati, ormai silenti e invasi dalla vegetazione; quasi come un’allucinazione collettiva che svanendo non lascia traccia, se non nel ricordo di chi sarà stato presente e nella documentazione fotografica.
Nato dall’ascolto del territorio e alimentato dal desiderio di rianimare e dare nuova vita al borgo, le mostre di Progetto Scoppio si inseriscono nel reticolo di ruderi e vegetazione attraverso apparizioni site- specific, in accordo con la natura sospesa, silenziosa e futuribile del luogo, percependo l’intero panorama come display agentivo e partecipativo nei confronti delle opere con cui è chiamato a dialogare. Visioni, avvenimenti e nuove narrazioni espandono in direzioni impreviste la storia di Scoppio, ora in bilico tra l’inevitabile riassorbimento nel paesaggio geografico e la riemersione come luogo generativo.
L’edizione di quest’anno, SCOPPIO TERZO - There are more things, prende il nome dall’omonimo breve racconto di Jorge Luis Borges, nel quale è narrato il dramma epistemologico dell’incontro del protagonista con un’architettura familiare ma stravolta: la sua vecchia casa d’infanzia ora trasformata e riabitata da una creatura aliena talmente altra, da non esserci linguaggio esistente per descrivere ciò che inutilmente i sensi tentano di decodificare.
La mostra aprirà al pubblico alle ore 13:00. La giornata sarà dedicata all’esplorazione di Scoppio e alla scoperta delle opere: installazioni, momenti performativi e percorsi costruiti dalle artiste e dagli artisti. Al tramonto, l’evento terminerà con due momenti di raccoglimento finale: la proiezione di un lavoro video di Gaia De Megni e, succesivamente, una video-sound performance a cura di David Capuano.
Per raggiungere Scoppio, seguire la Strada Regionale 418 che collega Acquasparta a Spoleto e svoltare per la strada sterrata in direzione di Scoppio - coordinate incrocio: 42° 42’ 43. 4’’ N 12° 35’ 14. 5’’ E - Seguire le indicazioni per 7 km fino al parcheggio, proseguire a piedi per gli ultimi 400 mt.
Raccomandiamo di portare scarpe comode, una torcia e un telo per assistere agli eventi finali.
Progetto Scoppio è un idea di Federico Arani ed è presentato dall’ artist-run space romano Porto Simpatica.
Artiste ed artisti:Alejandra Varela Perera, Andrea Lo Giudice & Sofia Naglieri Andrea Mauti, Ariell Zephyr, Bianca D’Ascanio, Claudio Larena, David Capuano & F.isforFuzz, Eleonora Del Bene, Elinor Haynes, Federico Arani, Gabriele Ciulli, Gaia De Megni, Ginevra Collini, Giordano Tricarico, Giorgio van Meerwijk, Hyunmin Kim, Ileana Alesi, Ilona Balaga, Jerico Cabrera Carandang Luca Poma, Sam Meredith, Sofia Bordin, Stella Rochetich.
A cura di Federico Arani con Arianna Tremolanti
Testi e ricerca storica: Nicola Sarli
Visuals: Filippo Torselli, Bianca D’Ascanio
Progetto Scoppio è lieto di annunciare SCOPPIO TERZO - There are more things, terza edizione del progetto di arte contemporanea della durata di un giorno che a cadenza annuale si articola tra le rovine di un borgo medievale abbandonato nel cuore dell’Umbria.
Scoppio è un piccolo insediamento medievale fantasma, ex frazione del comune di Acquasparta, in provincia di Terni. I resti del villaggio si trovano lungo la strada regionale 418 che, arrampicandosi sui Monti Martiani, collega Acquasparta a Spoleto. In bilico su uno sperone di roccia che domina la vallata circostante (da qui il nome, dal latino scopulus, scoglio), I resti di Scoppio vivono oggi tra il totale abbandono e le rare fugaci incursioni di avventurieri ed esploratori, di presenze umane e non umane che conferiscono al luogo un’identità fluida, densa di sospensioni, a tratti magica.
Il sito è stato definitivamente abbandonato intorno al 1950 a seguito dei danni causati da una serie di terremoti; scarse sono le testimonianze storiche riguardo la fondazione e i primi anni dell’insediamento originale, di cui però è ancora possibile ammirare, oltre che ai resti di una dozzina di case, parti della cinta muraria trecentesca e la piccola ma preziosa chiesa di S. Pietro.
Seguendo un’estensione verticale a misura d’uomo, i passaggi gentili tra un piano e l’altro del villaggio strutturano una serie di spazi liminali; accidentali palcoscenici la cui dolce e precisa incertezza fa a volte quasi dubitare della loro casualità.
Questo agglomerato di piccoli teatri immaginari è da tre anni sede di PROGETTO SCOPPIO, progetto espositivo indipendente, che ogni anno ospita a fine estate una mostra-evento collettiva. Un’azione sperimentale che scuote gentilmente il piccolo borgo dalla mattina al tramonto, ripopolando di vita le rocce e i vicoli abbandonati, ormai silenti e invasi dalla vegetazione; quasi come un’allucinazione collettiva che svanendo non lascia traccia, se non nel ricordo di chi sarà stato presente e nella documentazione fotografica.
Nato dall’ascolto del territorio e alimentato dal desiderio di rianimare e dare nuova vita al borgo, le mostre di Progetto Scoppio si inseriscono nel reticolo di ruderi e vegetazione attraverso apparizioni site- specific, in accordo con la natura sospesa, silenziosa e futuribile del luogo, percependo l’intero panorama come display agentivo e partecipativo nei confronti delle opere con cui è chiamato a dialogare. Visioni, avvenimenti e nuove narrazioni espandono in direzioni impreviste la storia di Scoppio, ora in bilico tra l’inevitabile riassorbimento nel paesaggio geografico e la riemersione come luogo generativo.
L’edizione di quest’anno, SCOPPIO TERZO - There are more things, prende il nome dall’omonimo breve racconto di Jorge Luis Borges, nel quale è narrato il dramma epistemologico dell’incontro del protagonista con un’architettura familiare ma stravolta: la sua vecchia casa d’infanzia ora trasformata e riabitata da una creatura aliena talmente altra, da non esserci linguaggio esistente per descrivere ciò che inutilmente i sensi tentano di decodificare.
La mostra aprirà al pubblico alle ore 13:00. La giornata sarà dedicata all’esplorazione di Scoppio e alla scoperta delle opere: installazioni, momenti performativi e percorsi costruiti dalle artiste e dagli artisti. Al tramonto, l’evento terminerà con due momenti di raccoglimento finale: la proiezione di un lavoro video di Gaia De Megni e, succesivamente, una video-sound performance a cura di David Capuano.
Per raggiungere Scoppio, seguire la Strada Regionale 418 che collega Acquasparta a Spoleto e svoltare per la strada sterrata in direzione di Scoppio - coordinate incrocio: 42° 42’ 43. 4’’ N 12° 35’ 14. 5’’ E - Seguire le indicazioni per 7 km fino al parcheggio, proseguire a piedi per gli ultimi 400 mt.
Raccomandiamo di portare scarpe comode, una torcia e un telo per assistere agli eventi finali.
Progetto Scoppio è un idea di Federico Arani ed è presentato dall’ artist-run space romano Porto Simpatica.
Artiste ed artisti:Alejandra Varela Perera, Andrea Lo Giudice & Sofia Naglieri Andrea Mauti, Ariell Zephyr, Bianca D’Ascanio, Claudio Larena, David Capuano & F.isforFuzz, Eleonora Del Bene, Elinor Haynes, Federico Arani, Gabriele Ciulli, Gaia De Megni, Ginevra Collini, Giordano Tricarico, Giorgio van Meerwijk, Hyunmin Kim, Ileana Alesi, Ilona Balaga, Jerico Cabrera Carandang Luca Poma, Sam Meredith, Sofia Bordin, Stella Rochetich.
A cura di Federico Arani con Arianna Tremolanti
Testi e ricerca storica: Nicola Sarli
Visuals: Filippo Torselli, Bianca D’Ascanio
18
settembre 2022
Scoppio Terzo: There are more things
18 settembre 2022
arte contemporanea
Location
Scoppio
Spoleto, Strada Regionale 418, (PG)
Spoleto, Strada Regionale 418, (PG)
Orario di apertura
13:00 - 20:00 circa
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione