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Scorribanda
La mostra celebra il sessantesimo anniversario della galleria romana L’Attico
Comunicato stampa
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La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma celebra i sessant'anni della Galleria L'Attico con Scorribanda, la mostra che ne ripercorre il lungo percorso artistico a partire dalla fondazione in Piazza di Spagna.
Il racconto visivo di queste esperienze si traduce in un progetto di mostra ideato e creato in collaborazione con Fabio Sargentini attraverso una selezione di artisti legati all'attività del gallerista dalla fine degli anni settanta ad oggi. Una quarantina di opere sono dispiegate, come tasselli di un domino, senza soluzione di continuità lungo le quattro pareti del Salone Centrale.
Recuperando lo spirito avanguardista che aveva caratterizzato già ai tempi questa Istituzione, la Galleria Nazionale riunisce in un file rouge artisti apparentemente contraddittori e inconciliabili, proponendoli in una dimensione ambientale nuova. Dal 23 gennaio al 4 marzo 2018 il Salone Centrale diventa così aggregazione dialettica di artisti generazionalmente diversi e centro generatore di movimento, luce e spazio.
Fondata nel 1957 da Bruno Sargentini, nella sua prima sede in Piazza di Spagna, L'Attico acquisisce in pochissimi anni una fama internazionale. Nelle sue sale si alternano i più bei nomi del panorama artistico dell’epoca: Capogrossi, Leoncillo, Fontana, Mafai, Fautrier, Brauner, Magritte, Matta, Permeke, Canogar. Fabio Sargentini è al fianco del padre Bruno fin dal primo giorno, maturando, a partire dal 1965, il desiderio di lavorare con artisti a lui coetanei. Mentre Bruno si trasferisce in uno spazio in via del Babuino, il figlio per due anni mette a ferro e fuoco la galleria di Piazza di Spagna con memorabili mostre sperimentali: Pascali, Kounellis, Pistoletto, Mattiacci.
Nel 1968 Fabio Sargentini trasforma lo spazio di piazza di Spagna in una palestra di ginnastica. La mostra si chiama Ginnastica mentale. Cambiando di segno alla galleria, si apre la strada per rivoluzionare la concezione contemplativa dello spazio espositivo. La mostra dei cavalli vivi di Kounellis, nel nuovo spazio del garage di via Beccaria, sancisce questo cambiamento epocale. Nel garage, contemporaneamente a mostre di Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Sol LeWitt, Gino De Dominicis e molti altri, Fabio Sargentini organizza dei Festival di musica e danza con musicisti e danzatori americani che anticipano la performance. Nel 1972 al garage di via Beccaria affianca un altro spazio in via del Paradiso, con caratteristiche del tutto diverse, non più tabula rasa, bensì soffitti affrescati, porte dorate e pavimenti marmorei, che suggeriscono un raccordo con la storia dell’arte. Infine nel giugno del 1976 lascia il garage che viene inondato da 50.000 litri di acqua e che per tre giorni si offre al pubblico come una sorta di “lago incantato”.
Fabio Sargentini intraprende, parallelamente, anche la strada del teatro sperimentale. Suoi sono i primi lavori in Italia di teatro concettuale. Nel 1983 riprende l’attività della galleria di via del Paradiso, alternata con l’attività teatrale. Scopre e lancia alcuni artisti di San Lorenzo: Nunzio, Tirelli, Pizzi Cannella, Limoni, Luzzi, Palmieri. Nel frattempo non trascura i suoi artisti storici come Pascali, Leoncillo, Nagasawa e Uncini. Dal 2003 firma con Elsa Agalbato una serie di eventi e spettacoli sperimentali, tra cui Ti regalo un anello (2016); Toga e Spada (2017).
“Ho voluto dare a questa mostra, che si inaugura il 22 gennaio nel Salone Centrale della Galleria d’Arte d'Arte Moderna e Contemporanea, un titolo che rispecchia lo spirito d’avventura che mi ha animato nella conduzione de L’Attico, la mia galleria d’arte:
Scorribanda
C’è un che di piratesco, di corsaro in questo titolo, e questo mi piace. Ma esso allude anche alla disposizione delle opere sulla parete, pensata come un racconto senza pause. L’idea, che può sembrare semplice, ed è invece molto efficace, si basa sull’annullamento della canonica distanza tra quadro e quadro. Una quarantina di opere, tra dipinti e sculture a parete, dalla fine degli anni Settanta al giorno d’oggi, sfiorandosi l’una con l’altra, avvolgeranno in un abbraccio tutto il Salone Centrale. Dato l’accostamento di diversi stili e epoche, l’effetto è spettacolare, spiazzante. Godetevelo”. (Fabio Sargentini)
Il racconto visivo di queste esperienze si traduce in un progetto di mostra ideato e creato in collaborazione con Fabio Sargentini attraverso una selezione di artisti legati all'attività del gallerista dalla fine degli anni settanta ad oggi. Una quarantina di opere sono dispiegate, come tasselli di un domino, senza soluzione di continuità lungo le quattro pareti del Salone Centrale.
Recuperando lo spirito avanguardista che aveva caratterizzato già ai tempi questa Istituzione, la Galleria Nazionale riunisce in un file rouge artisti apparentemente contraddittori e inconciliabili, proponendoli in una dimensione ambientale nuova. Dal 23 gennaio al 4 marzo 2018 il Salone Centrale diventa così aggregazione dialettica di artisti generazionalmente diversi e centro generatore di movimento, luce e spazio.
Fondata nel 1957 da Bruno Sargentini, nella sua prima sede in Piazza di Spagna, L'Attico acquisisce in pochissimi anni una fama internazionale. Nelle sue sale si alternano i più bei nomi del panorama artistico dell’epoca: Capogrossi, Leoncillo, Fontana, Mafai, Fautrier, Brauner, Magritte, Matta, Permeke, Canogar. Fabio Sargentini è al fianco del padre Bruno fin dal primo giorno, maturando, a partire dal 1965, il desiderio di lavorare con artisti a lui coetanei. Mentre Bruno si trasferisce in uno spazio in via del Babuino, il figlio per due anni mette a ferro e fuoco la galleria di Piazza di Spagna con memorabili mostre sperimentali: Pascali, Kounellis, Pistoletto, Mattiacci.
Nel 1968 Fabio Sargentini trasforma lo spazio di piazza di Spagna in una palestra di ginnastica. La mostra si chiama Ginnastica mentale. Cambiando di segno alla galleria, si apre la strada per rivoluzionare la concezione contemplativa dello spazio espositivo. La mostra dei cavalli vivi di Kounellis, nel nuovo spazio del garage di via Beccaria, sancisce questo cambiamento epocale. Nel garage, contemporaneamente a mostre di Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Sol LeWitt, Gino De Dominicis e molti altri, Fabio Sargentini organizza dei Festival di musica e danza con musicisti e danzatori americani che anticipano la performance. Nel 1972 al garage di via Beccaria affianca un altro spazio in via del Paradiso, con caratteristiche del tutto diverse, non più tabula rasa, bensì soffitti affrescati, porte dorate e pavimenti marmorei, che suggeriscono un raccordo con la storia dell’arte. Infine nel giugno del 1976 lascia il garage che viene inondato da 50.000 litri di acqua e che per tre giorni si offre al pubblico come una sorta di “lago incantato”.
Fabio Sargentini intraprende, parallelamente, anche la strada del teatro sperimentale. Suoi sono i primi lavori in Italia di teatro concettuale. Nel 1983 riprende l’attività della galleria di via del Paradiso, alternata con l’attività teatrale. Scopre e lancia alcuni artisti di San Lorenzo: Nunzio, Tirelli, Pizzi Cannella, Limoni, Luzzi, Palmieri. Nel frattempo non trascura i suoi artisti storici come Pascali, Leoncillo, Nagasawa e Uncini. Dal 2003 firma con Elsa Agalbato una serie di eventi e spettacoli sperimentali, tra cui Ti regalo un anello (2016); Toga e Spada (2017).
“Ho voluto dare a questa mostra, che si inaugura il 22 gennaio nel Salone Centrale della Galleria d’Arte d'Arte Moderna e Contemporanea, un titolo che rispecchia lo spirito d’avventura che mi ha animato nella conduzione de L’Attico, la mia galleria d’arte:
Scorribanda
C’è un che di piratesco, di corsaro in questo titolo, e questo mi piace. Ma esso allude anche alla disposizione delle opere sulla parete, pensata come un racconto senza pause. L’idea, che può sembrare semplice, ed è invece molto efficace, si basa sull’annullamento della canonica distanza tra quadro e quadro. Una quarantina di opere, tra dipinti e sculture a parete, dalla fine degli anni Settanta al giorno d’oggi, sfiorandosi l’una con l’altra, avvolgeranno in un abbraccio tutto il Salone Centrale. Dato l’accostamento di diversi stili e epoche, l’effetto è spettacolare, spiazzante. Godetevelo”. (Fabio Sargentini)
22
gennaio 2018
Scorribanda
Dal 22 gennaio al 04 marzo 2018
arte contemporanea
Location
Biglietti
intero: € 10,00
ridotto: € 5,00
Orario di apertura
dal martedì alla domenica: 8.30 – 19.30 ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
Vernissage
22 Gennaio 2018, h 18.30
Curatore