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Screens. Maestro di epoca Taisho e Giovanni Frangi. Paraventi a confronto
Giappone XX secolo e Italia XXI secolo. Maestro di epoca Taisho e Giovanni Frangi. Si snoda lungo un secolo di storia la mostra “Screens. Paraventi a confronto” che la Galleria Gracis presenta dal 6 al 30 giugno (inaugurazione giovedì 5 ore 18) ponendo al centro dell’esposizione un raffronto di culture attraverso la scelta del paravento, parte integrante dell’arredo giapponese, e la sua elaborazione da parte di due artisti in ambiti storico culturali geograficamente lontani e con tecniche pittoriche molto differenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giappone XX secolo e Italia XXI secolo. Maestro di epoca Taisho e Giovanni Frangi.
Si snoda lungo un secolo di storia la mostra “Screens. Paraventi a confronto” che la
Galleria Gracis presenta dal 6 al 30 giugno (inaugurazione giovedì 5 ore 18) ponendo al
centro dell’esposizione un raffronto di culture attraverso la scelta del paravento, parte
integrante dell’arredo giapponese, e la sua elaborazione da parte di due artisti in ambiti
storico culturali geograficamente lontani e con tecniche pittoriche molto differenti.
I due paraventi a sei ante del periodo Taisho, provenienti dalla nota galleria londinese
Gregg Baker Asian Art raffiguranti un acero palmatum in estate e in autunno, sono resi su
carta di ampie dimensioni (cm. 375 x 175) mediante la tecnica dell’acquerello, in cui
sapienti tratti, talvolta lunghi e talaltra spezzati, descrivono l’andamento dei rami e la
volumetria del tronco. Le foglie sono disegnate una a una e sono colorate, in un caso con
un verde pastello intenso nell’altro con due principali tonalità di rosso bruciato. Nella
storiografia giapponese l’acero si contende la piazza d’onore con il ciliegio, essendo due
importanti simboli delle stagioni in Giappone e il tema autunnale è citato nel Manyoshu, la
più antica e famosa raccolta di poesie giapponesi “Collezione delle 10.000 foglie”.
Alle due opere antiche si contrappone il movimento sinuoso del paravento di Giovanni
Frangi lungo nove metri e composto da nove pannelli double-face realizzati con la tecnica a
olio su tela, di cui un lato è intitolato Japan e l’altro Fragile; essi si presentano come
segmenti autonomi di una composizione unitaria. I grigi, innumerevoli, sono distribuiti a
macchie, addensandosi o rarefacendosi fino al silenzioso bianco della superficie pittorica.
La lirica poesia pittorica de pisisiana si effonde nel panteistico naturalismo di Giovanni
Frangi dove, in questa opera, sembra esser raggiunto dagli echi lontani degli haiku (di
Matsuo Bashõ (probabilmente il massimo maestro giapponese di componimenti poetici).
L’allestimento induce lo spettatore a seguirlo fino a giungere frontalmente a quelli
giapponesi, in un percorso a ritroso nel tempo che consente di attingere alle origini del
manufatto per poi riscoprire, e quindi verificare, gli stimoli della fonte estremo-orientale
nel paravento interpretato secondo una sensibilità tutta occidentale dall’artista milanese.
Con Frangi, la caratteristica funzionale e decorativa del paravento, nato per moltiplicare gli
spazi interni nelle sale uniche delle case e per conferire un carattere più intimo agli
ambienti così divisi, cessa in quanto, pur mantenendo l’idea di schermo, in realtà esso
viene tradotto alla dimensione di installazione contemporanea.
Con questa mostra, che indaga la passione per una forma artistica millenaria con un
pubblico di collezionisti e appassionati sempre più ampio, la Galleria Gracis inaugura un
nuovo percorso esplorativo nel campo dell’arte contemporanea, poggiando sul solido
patrimonio di conoscenza delle arti decorative tra Otto e Novecento che da sempre ha
costituito il fulcro dell’attività di Pier Giorgio e Luca Gracis. Il dialogo e la ricerca di punti
di contatto tra settori apparentemente diversi rimangono i criteri guida della loro
esperienza internazionale.
Screens. Paraventi a confronto Galleria Gracis Ufficio Stampa
Maestro di epoca Taisho - Giovanni Frangi piazza Castello 16, Milano Maria Grazia Vernuccio
Vernissage: 5 giugno ore 18.00 tel. 02.877807 tel. 02.23163426 – cell. 335.1282864
Periodo: 6 | 30 giugno 2014 e-mail: gracis@gracis.com e-mail: mariagrazia.vernuccio@gmail.com
Orari: Lun.15-19|Mart.Ven.10-13| 15-19 www.gracis.com Francesco Gattuso
tel. 335.6786974 e-mail: gatmata@libero.it
BIOGRAFIE
Giovanni Frangi
Nasce a Milano nel 1959; vive e lavora a Milano.
Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, esordisce nel 1983 in una mostra alla
Rotonda della Besana a Milano Giovani pittori e scultori italiani, cui segue, nello stesso anno, la
prima personale alla Bussola di Torino. Del 1986 la mostra alla Galleria Bergamini di Milano: il
catalogo contiene un testo di Achille Bonito Oliva. Seguono numerose personali in Italia e all’estero,
in spazi pubblici e privati, tra cui si ricordano: La fuga di Renzo, nella Sala del Cenacolo a
Montecitorio (Roma, 1998); Il richiamo della foresta presso il Palazzo delle Stelline (Milano, 1999);
Nobu at Elba a Villa Panza (Varese, 2004); View-Master alla Galleria Poggiali e Forconi (Firenze,
2006); Pasadena, un ciclo di incisioni presentate nel 2008 alla Galleria d’Arte Moderna di Udine e
successivamente a Francoforte, Bolzano, Novate Milanese, Rapallo, Monza; MT2425 all’Oratorio di
San Lupo (Bergamo, 2008); La règle du jeu al Teatro India (Roma, 2010) e al Museo Diocesano
(Milano, 2011); Giardini pubblici al MART (Rovereto, 2010). Nel 2011 Straziante, meravigliosa
bellezza del creato raccoglie in undici stanze di Villa Manin (Passariano di Codroipo) una sequenza
poetica dei lavori dal 2006 al 2011 e nel 2013 inaugura Sheherazade al Museo Nazionale di San
Matteo, a Pisa.
Ha partecipato alla 54. Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia.
Feltrinelli ha pubblicato Giovanni Frangi alle prese con la natura, raccolta dei saggi di Giovanni
Agosti dedicati al suo lavoro.
Gregg Baker - biografia
Gregg Baker è il massimo esperto europeo di arti orientali. Fin dall’età di dieci anni ha cominciato
la sua prima collezione di arte Giapponese. Nel 1982 ha visitato per la prima volta il Giappone e per
quasi tutto il 1983 ha vissuto e lavorato in Giappone prima di ritornare a Londra dove ha aperto la
sua prima galleria in Brook Street, Mayfair nel 1985. Nel corso della decade successiva riscuote un
grande successo e decide di trasferire la galleria in Kensington Church Street. Gregg rimane sempre
più affascinato dai paraventi giapponesi e considerato questo suo nodale interesse ha adattato il
nuovo spazio secondo i suoi obiettivi. La nuova galleria apre nell’estate del 2004, su due piani, in
stile moderno e con design raffinato. I paraventi sono quindi collocati assieme a sculture buddiste e
altre opere d’arte che possono essere esposte alla perfezione in tutto il loro splendore. La Galleria
ospita almeno una mostra all’anno quale partecipante della Asian Art Week di Londra, alla quale
aderisce nel 1997. Durante gli ultimi cinque anni Gregg Baker Asian Art ha partecipato alla
prestigiosa TEFAF,di Maastricht e a giugno di quest’ anno parteciperà alla Asian Art di Bruxelles.
Gregg Baker è uno dei maggiori esperti di paraventi giapponesi e ha tenuto molte conferenze
presso il British Museum, SOAS e alla Sotheby’s Institute of Art, condividendo la sua passione per
questa forma artistica con un sempre più ampio pubblico.
GALLERIA GRACIS
Dopo oltre cinquant’anni in via San Simpliciano 6, a pochi passi da Brera il cuore artistico di
Milano, la Galleria Gracis ha recentemente cambiato sede spostandosi in piazza Castello 16, di
fronte a uno dei simboli della città.
L’evolversi del gusto e delle abitudini di vita, che hanno caratterizzato questi ultimi anni, si sono
proiettati anche nel mercato dell’arte modificando regole, abitudini e “riti” . Un’istanza di novità
che Pier Giorgio e Luca Gracis hanno fatto loro al punto di operare un cambiamento radicale:
lasciare la visibilità delle vetrine per la riservatezza di uno spazio all’interno di un antico palazzo.
Dalla destra di una caratteristica corte si accede al grande ambiente che abbraccia un delizioso
giardino privato. I soffitti alti, la luce che proviene delle grandi finestre e la duttilità dello spazio
fanno si che in galleria possano convivere la quotidiana attività di ricerca, studio e consulenza con
eventi espositivi, rinnovando il percorso di mostre tematiche che prese avvio nel 1998 con “le
ceramiche di Cristopher Dresser”, anticipando di ben quattro anni l’esposizione celebrativa in
Triennale. Un modo differente di vivere l’attività di galleria antiquariale che offre l’opportunità di
rispondere alle esigenze di appassionati e collezionisti con un lavoro più personalizzato e
d’impronta internazionale che si realizza grazie all’interazione con l’attività londinese – mercato
aggiornato e vivace – seguita da Luca per alcuni giorni la settimana.
Si snoda lungo un secolo di storia la mostra “Screens. Paraventi a confronto” che la
Galleria Gracis presenta dal 6 al 30 giugno (inaugurazione giovedì 5 ore 18) ponendo al
centro dell’esposizione un raffronto di culture attraverso la scelta del paravento, parte
integrante dell’arredo giapponese, e la sua elaborazione da parte di due artisti in ambiti
storico culturali geograficamente lontani e con tecniche pittoriche molto differenti.
I due paraventi a sei ante del periodo Taisho, provenienti dalla nota galleria londinese
Gregg Baker Asian Art raffiguranti un acero palmatum in estate e in autunno, sono resi su
carta di ampie dimensioni (cm. 375 x 175) mediante la tecnica dell’acquerello, in cui
sapienti tratti, talvolta lunghi e talaltra spezzati, descrivono l’andamento dei rami e la
volumetria del tronco. Le foglie sono disegnate una a una e sono colorate, in un caso con
un verde pastello intenso nell’altro con due principali tonalità di rosso bruciato. Nella
storiografia giapponese l’acero si contende la piazza d’onore con il ciliegio, essendo due
importanti simboli delle stagioni in Giappone e il tema autunnale è citato nel Manyoshu, la
più antica e famosa raccolta di poesie giapponesi “Collezione delle 10.000 foglie”.
Alle due opere antiche si contrappone il movimento sinuoso del paravento di Giovanni
Frangi lungo nove metri e composto da nove pannelli double-face realizzati con la tecnica a
olio su tela, di cui un lato è intitolato Japan e l’altro Fragile; essi si presentano come
segmenti autonomi di una composizione unitaria. I grigi, innumerevoli, sono distribuiti a
macchie, addensandosi o rarefacendosi fino al silenzioso bianco della superficie pittorica.
La lirica poesia pittorica de pisisiana si effonde nel panteistico naturalismo di Giovanni
Frangi dove, in questa opera, sembra esser raggiunto dagli echi lontani degli haiku (di
Matsuo Bashõ (probabilmente il massimo maestro giapponese di componimenti poetici).
L’allestimento induce lo spettatore a seguirlo fino a giungere frontalmente a quelli
giapponesi, in un percorso a ritroso nel tempo che consente di attingere alle origini del
manufatto per poi riscoprire, e quindi verificare, gli stimoli della fonte estremo-orientale
nel paravento interpretato secondo una sensibilità tutta occidentale dall’artista milanese.
Con Frangi, la caratteristica funzionale e decorativa del paravento, nato per moltiplicare gli
spazi interni nelle sale uniche delle case e per conferire un carattere più intimo agli
ambienti così divisi, cessa in quanto, pur mantenendo l’idea di schermo, in realtà esso
viene tradotto alla dimensione di installazione contemporanea.
Con questa mostra, che indaga la passione per una forma artistica millenaria con un
pubblico di collezionisti e appassionati sempre più ampio, la Galleria Gracis inaugura un
nuovo percorso esplorativo nel campo dell’arte contemporanea, poggiando sul solido
patrimonio di conoscenza delle arti decorative tra Otto e Novecento che da sempre ha
costituito il fulcro dell’attività di Pier Giorgio e Luca Gracis. Il dialogo e la ricerca di punti
di contatto tra settori apparentemente diversi rimangono i criteri guida della loro
esperienza internazionale.
Screens. Paraventi a confronto Galleria Gracis Ufficio Stampa
Maestro di epoca Taisho - Giovanni Frangi piazza Castello 16, Milano Maria Grazia Vernuccio
Vernissage: 5 giugno ore 18.00 tel. 02.877807 tel. 02.23163426 – cell. 335.1282864
Periodo: 6 | 30 giugno 2014 e-mail: gracis@gracis.com e-mail: mariagrazia.vernuccio@gmail.com
Orari: Lun.15-19|Mart.Ven.10-13| 15-19 www.gracis.com Francesco Gattuso
tel. 335.6786974 e-mail: gatmata@libero.it
BIOGRAFIE
Giovanni Frangi
Nasce a Milano nel 1959; vive e lavora a Milano.
Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, esordisce nel 1983 in una mostra alla
Rotonda della Besana a Milano Giovani pittori e scultori italiani, cui segue, nello stesso anno, la
prima personale alla Bussola di Torino. Del 1986 la mostra alla Galleria Bergamini di Milano: il
catalogo contiene un testo di Achille Bonito Oliva. Seguono numerose personali in Italia e all’estero,
in spazi pubblici e privati, tra cui si ricordano: La fuga di Renzo, nella Sala del Cenacolo a
Montecitorio (Roma, 1998); Il richiamo della foresta presso il Palazzo delle Stelline (Milano, 1999);
Nobu at Elba a Villa Panza (Varese, 2004); View-Master alla Galleria Poggiali e Forconi (Firenze,
2006); Pasadena, un ciclo di incisioni presentate nel 2008 alla Galleria d’Arte Moderna di Udine e
successivamente a Francoforte, Bolzano, Novate Milanese, Rapallo, Monza; MT2425 all’Oratorio di
San Lupo (Bergamo, 2008); La règle du jeu al Teatro India (Roma, 2010) e al Museo Diocesano
(Milano, 2011); Giardini pubblici al MART (Rovereto, 2010). Nel 2011 Straziante, meravigliosa
bellezza del creato raccoglie in undici stanze di Villa Manin (Passariano di Codroipo) una sequenza
poetica dei lavori dal 2006 al 2011 e nel 2013 inaugura Sheherazade al Museo Nazionale di San
Matteo, a Pisa.
Ha partecipato alla 54. Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia.
Feltrinelli ha pubblicato Giovanni Frangi alle prese con la natura, raccolta dei saggi di Giovanni
Agosti dedicati al suo lavoro.
Gregg Baker - biografia
Gregg Baker è il massimo esperto europeo di arti orientali. Fin dall’età di dieci anni ha cominciato
la sua prima collezione di arte Giapponese. Nel 1982 ha visitato per la prima volta il Giappone e per
quasi tutto il 1983 ha vissuto e lavorato in Giappone prima di ritornare a Londra dove ha aperto la
sua prima galleria in Brook Street, Mayfair nel 1985. Nel corso della decade successiva riscuote un
grande successo e decide di trasferire la galleria in Kensington Church Street. Gregg rimane sempre
più affascinato dai paraventi giapponesi e considerato questo suo nodale interesse ha adattato il
nuovo spazio secondo i suoi obiettivi. La nuova galleria apre nell’estate del 2004, su due piani, in
stile moderno e con design raffinato. I paraventi sono quindi collocati assieme a sculture buddiste e
altre opere d’arte che possono essere esposte alla perfezione in tutto il loro splendore. La Galleria
ospita almeno una mostra all’anno quale partecipante della Asian Art Week di Londra, alla quale
aderisce nel 1997. Durante gli ultimi cinque anni Gregg Baker Asian Art ha partecipato alla
prestigiosa TEFAF,di Maastricht e a giugno di quest’ anno parteciperà alla Asian Art di Bruxelles.
Gregg Baker è uno dei maggiori esperti di paraventi giapponesi e ha tenuto molte conferenze
presso il British Museum, SOAS e alla Sotheby’s Institute of Art, condividendo la sua passione per
questa forma artistica con un sempre più ampio pubblico.
GALLERIA GRACIS
Dopo oltre cinquant’anni in via San Simpliciano 6, a pochi passi da Brera il cuore artistico di
Milano, la Galleria Gracis ha recentemente cambiato sede spostandosi in piazza Castello 16, di
fronte a uno dei simboli della città.
L’evolversi del gusto e delle abitudini di vita, che hanno caratterizzato questi ultimi anni, si sono
proiettati anche nel mercato dell’arte modificando regole, abitudini e “riti” . Un’istanza di novità
che Pier Giorgio e Luca Gracis hanno fatto loro al punto di operare un cambiamento radicale:
lasciare la visibilità delle vetrine per la riservatezza di uno spazio all’interno di un antico palazzo.
Dalla destra di una caratteristica corte si accede al grande ambiente che abbraccia un delizioso
giardino privato. I soffitti alti, la luce che proviene delle grandi finestre e la duttilità dello spazio
fanno si che in galleria possano convivere la quotidiana attività di ricerca, studio e consulenza con
eventi espositivi, rinnovando il percorso di mostre tematiche che prese avvio nel 1998 con “le
ceramiche di Cristopher Dresser”, anticipando di ben quattro anni l’esposizione celebrativa in
Triennale. Un modo differente di vivere l’attività di galleria antiquariale che offre l’opportunità di
rispondere alle esigenze di appassionati e collezionisti con un lavoro più personalizzato e
d’impronta internazionale che si realizza grazie all’interazione con l’attività londinese – mercato
aggiornato e vivace – seguita da Luca per alcuni giorni la settimana.
05
giugno 2014
Screens. Maestro di epoca Taisho e Giovanni Frangi. Paraventi a confronto
Dal 05 al 30 giugno 2014
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PIAZZA CASTELLO 15
Milano, Piazza Castello, 15, (Milano)
Milano, Piazza Castello, 15, (Milano)
Vernissage
5 Giugno 2014, ore 18.00
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