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Sculpture means diversity
La Galleria Glance è lieta di presentare una collettiva di sei artisti scultori.
Comunicato stampa
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Più di quaranta sculture per una mostra che si propone di offrire un’idea dell’attuale status della scultura contemporanea, un campione del panorama del “fare scultura” oggi, in parte ancorato alla significativa eredità del vicino Novecento e in parte rivolto alla ricerca di una nuova dimensione creativa. La differenza e la diversità sono la giusta chiave di lettura per capire il criterio che ha portato a questa selezione di scultori. Alla base della loro ricerca si riconosce una tendenza a cogliere il senso profondo della realtà, riletta in chiave ironica (Chris Caccamise, USA - Daniel Eggli, Svizzera - Mikkel Niemann, Danimarca), astratta (Eva Moosbrugger, Austria), architettonica (Matthäus Thoma, Germania) socio politica (Victor Lòpez Gonzàles, Spagna).
DANIEL EGGLI (SVIZZERA)presenta “Business people” installazione composta da 20 sculture in legno che ritraggono uno spaccato di quotidianità metropolitana. Una folla di uomini e donne d’affari si recano di corsa al lavoro, alcuni assorti mentre parlano al cellulare, altri leggono il giornale mentre camminano altri si affrettano con la ventiquattrore sottobraccio, travolti dal fare rutilante, imprigionati dagli obblighi e dalla frenesia quotidiana che impone la vita contemporanea. Eggli scolpisce a colpi netti tronchi di legno abbozzando figure umane, sculture uniche dipinte con colori acrilici. Nonostante gli strumenti che lo scultore utilizza non permettano di addentrasi nei dettagli anatomici e fisionomici dei soggetti, le figure sono ricche di espressività e senso del movimento.
EVA MOOSBRUGGER (AUSTRIA), scultrice presente in importanti mostre, musei e gallerie in Giappone, Europa e Usa, nel 1998 ha esposto alla Biennale di Venezia, “Venezia Aperto Vetro”. In mostra espone “Black Situation” e “Friendly thoughts”. Quest’ultima è un’installazione a parete composta da diversi elementi in vetro soffiato, forme organiche, tondeggianti e colorate. Ogni elemento ha un colore differente, la lucentezza del materiale e le sue declinazioni cromatiche sono gli elementi vitali della sua ricerca che mette in relazione il materiale artificioso e le forme di natura organica. Il lavoro della Moosbrugger è esaltato nelle installazioni site specific che, seppur composte da elementi multipli, ogni volta sono opere uniche studiate appositamente per la galleria o il museo ospitante.
MATTHÄUS THOMA (GERMANIA). La sua ricerca si concentra sull’ideazione e la realizzazione di sculture di grandi dimensioni che vengono installate all’aperto, come per il parco di scultura Landscaped Gardens Upper and Untergut Lenthe ad Hannover. Le sue opere sono vere e proprie architetture, costruzioni articolate che per la loro complessità e dimensione spesso impegnano l’artista insieme a una squadra di assistenti. Lavora con pezzi di legno industriale con cui crea vere e proprie esplosioni architettoniche creando una sorta di mimesi e contrasto con l’ambiente circostante. In mostra espone “Jahresrückblick“, scultura di medie dimensioni, simbolo e summa della sua ricerca, composta da molte piccole sculture che sono già state realizzate in grandi dimensioni. Forse forme, simboli di mondi architettonici o satelliti uniti insieme attorno ad un unico nucleo, trattenute da un’immaginaria forza gravitazionale o forse pronte a esplodere da un momento all’altro. In mostra, inoltre, sono presenti anche una serie di quadri-scultura in cui l’artista combina collage di fotografie e stralci di riviste e quotidiani con le esperienze delle costruzioni in legno.
VICTOR LÒPEZ GONZÀLES (SPAGNA) spagnolo, ma cittadino del mondo per ricerca e per passione. Ha vinto il secondo premio al Gesellschafer Award nel 2008, ha partecipato a importanti mostre in Germania, Spagna, Messico. Alla Glance espone "Gold Euro" in cui ricava dal centro di una moneta da un euro la forma dell’Africa. La geografia è un elemento di riflessione sui limiti del continente, inoltre in "Gold Euro" l’artista utilizza la corrispondenza tra scala e simbolo come mezzo per richiamare l'attenzione sul rapporto postcoloniale di privilegio economico dell’Europa sull’Africa. Gonzales espone anche un’altra interessante installazione “Immigration policy…question of interpretation”, all’interno di una lente in vetro una scena in miniatura, un uomo in fuga, inseguito da un poliziotto con un cane e come sfondo altri personaggi della polizia dietro a una recinzione con la bandiera dell’Europa, sulla parete tre immagini che ritraggono l’azione, immagini che ricordano le scene videoregistrate dalle telecamere nei posti di blocco o alle frontiere, elementi di controllo e sorveglianza.. La questione dell’immigrazione, sia legale che illegale, centro della riflessione in queste opere, è associata all'idea di mappa, di territorio, di confini e quindi anche legata al potere, al controllo dei capitali e alla politica.
CHRIS CACCAMISE (USA), è un artista americano che collabora con la galleria Glance già da alcuni anni. Caccamise è già noto al pubblico italiano per le sue sculture in carta Bristol meticolosamente smaltate, in perfetto equilibrio tra pop e umorismo. Senza mai allontanarsi dal linguaggio ironico attraverso le sue fragili sculture di carta trasmette messaggi fortemente critici. Nascosti tra le pieghe delle sue opere squisitamente artigianali si celano provocazioni vitali, piccoli gesti che ricercano caparbiamente il positivo anche in uno scenario incerto. E così l’effimero diventa un veicolo di coscienza: ciò che si può distruggere si contrappone a ciò che idealmente può sopravvivere per sempre.
Anche MIKKEL NIEMANN (DANIMARCA) crea sculture in carta smaltata. Ma il suo messaggio è diverso: "I miei ambienti sono ritratti del mondo reale, pezzi di realtà carichi di significati e codici sociali. La mia ricerca parte dagli oggetti di uso comune, i miei modelli in cartone verniciato diventano veri e propri teatri tridimensionali del reale”. L’approccio che l’artista ha con il materiale che utilizza è doppio, da una parte il cartone è un mezzo duttile appropriato alle opere minuziose e particolareggiate che crea, dall’altra ne diventa anche un limite, un ostacolo al suo processo creativo. Niemann cerca di ottenere forme e oggetti spingendosi al limite del possibile tecnico date le caratteristiche tecniche costruttive del cartone, sfidando simbolicamente le norme e regole che limitano il pensiero e quindi la sua ricerca. Dopo le numerose mostre in Danimarca, l'artista ha recentemente concluso una prestigiosa residenza d’artista in Giappone al “Art Space Youkobo” di Tokyo.
DANIEL EGGLI (SVIZZERA)presenta “Business people” installazione composta da 20 sculture in legno che ritraggono uno spaccato di quotidianità metropolitana. Una folla di uomini e donne d’affari si recano di corsa al lavoro, alcuni assorti mentre parlano al cellulare, altri leggono il giornale mentre camminano altri si affrettano con la ventiquattrore sottobraccio, travolti dal fare rutilante, imprigionati dagli obblighi e dalla frenesia quotidiana che impone la vita contemporanea. Eggli scolpisce a colpi netti tronchi di legno abbozzando figure umane, sculture uniche dipinte con colori acrilici. Nonostante gli strumenti che lo scultore utilizza non permettano di addentrasi nei dettagli anatomici e fisionomici dei soggetti, le figure sono ricche di espressività e senso del movimento.
EVA MOOSBRUGGER (AUSTRIA), scultrice presente in importanti mostre, musei e gallerie in Giappone, Europa e Usa, nel 1998 ha esposto alla Biennale di Venezia, “Venezia Aperto Vetro”. In mostra espone “Black Situation” e “Friendly thoughts”. Quest’ultima è un’installazione a parete composta da diversi elementi in vetro soffiato, forme organiche, tondeggianti e colorate. Ogni elemento ha un colore differente, la lucentezza del materiale e le sue declinazioni cromatiche sono gli elementi vitali della sua ricerca che mette in relazione il materiale artificioso e le forme di natura organica. Il lavoro della Moosbrugger è esaltato nelle installazioni site specific che, seppur composte da elementi multipli, ogni volta sono opere uniche studiate appositamente per la galleria o il museo ospitante.
MATTHÄUS THOMA (GERMANIA). La sua ricerca si concentra sull’ideazione e la realizzazione di sculture di grandi dimensioni che vengono installate all’aperto, come per il parco di scultura Landscaped Gardens Upper and Untergut Lenthe ad Hannover. Le sue opere sono vere e proprie architetture, costruzioni articolate che per la loro complessità e dimensione spesso impegnano l’artista insieme a una squadra di assistenti. Lavora con pezzi di legno industriale con cui crea vere e proprie esplosioni architettoniche creando una sorta di mimesi e contrasto con l’ambiente circostante. In mostra espone “Jahresrückblick“, scultura di medie dimensioni, simbolo e summa della sua ricerca, composta da molte piccole sculture che sono già state realizzate in grandi dimensioni. Forse forme, simboli di mondi architettonici o satelliti uniti insieme attorno ad un unico nucleo, trattenute da un’immaginaria forza gravitazionale o forse pronte a esplodere da un momento all’altro. In mostra, inoltre, sono presenti anche una serie di quadri-scultura in cui l’artista combina collage di fotografie e stralci di riviste e quotidiani con le esperienze delle costruzioni in legno.
VICTOR LÒPEZ GONZÀLES (SPAGNA) spagnolo, ma cittadino del mondo per ricerca e per passione. Ha vinto il secondo premio al Gesellschafer Award nel 2008, ha partecipato a importanti mostre in Germania, Spagna, Messico. Alla Glance espone "Gold Euro" in cui ricava dal centro di una moneta da un euro la forma dell’Africa. La geografia è un elemento di riflessione sui limiti del continente, inoltre in "Gold Euro" l’artista utilizza la corrispondenza tra scala e simbolo come mezzo per richiamare l'attenzione sul rapporto postcoloniale di privilegio economico dell’Europa sull’Africa. Gonzales espone anche un’altra interessante installazione “Immigration policy…question of interpretation”, all’interno di una lente in vetro una scena in miniatura, un uomo in fuga, inseguito da un poliziotto con un cane e come sfondo altri personaggi della polizia dietro a una recinzione con la bandiera dell’Europa, sulla parete tre immagini che ritraggono l’azione, immagini che ricordano le scene videoregistrate dalle telecamere nei posti di blocco o alle frontiere, elementi di controllo e sorveglianza.. La questione dell’immigrazione, sia legale che illegale, centro della riflessione in queste opere, è associata all'idea di mappa, di territorio, di confini e quindi anche legata al potere, al controllo dei capitali e alla politica.
CHRIS CACCAMISE (USA), è un artista americano che collabora con la galleria Glance già da alcuni anni. Caccamise è già noto al pubblico italiano per le sue sculture in carta Bristol meticolosamente smaltate, in perfetto equilibrio tra pop e umorismo. Senza mai allontanarsi dal linguaggio ironico attraverso le sue fragili sculture di carta trasmette messaggi fortemente critici. Nascosti tra le pieghe delle sue opere squisitamente artigianali si celano provocazioni vitali, piccoli gesti che ricercano caparbiamente il positivo anche in uno scenario incerto. E così l’effimero diventa un veicolo di coscienza: ciò che si può distruggere si contrappone a ciò che idealmente può sopravvivere per sempre.
Anche MIKKEL NIEMANN (DANIMARCA) crea sculture in carta smaltata. Ma il suo messaggio è diverso: "I miei ambienti sono ritratti del mondo reale, pezzi di realtà carichi di significati e codici sociali. La mia ricerca parte dagli oggetti di uso comune, i miei modelli in cartone verniciato diventano veri e propri teatri tridimensionali del reale”. L’approccio che l’artista ha con il materiale che utilizza è doppio, da una parte il cartone è un mezzo duttile appropriato alle opere minuziose e particolareggiate che crea, dall’altra ne diventa anche un limite, un ostacolo al suo processo creativo. Niemann cerca di ottenere forme e oggetti spingendosi al limite del possibile tecnico date le caratteristiche tecniche costruttive del cartone, sfidando simbolicamente le norme e regole che limitano il pensiero e quindi la sua ricerca. Dopo le numerose mostre in Danimarca, l'artista ha recentemente concluso una prestigiosa residenza d’artista in Giappone al “Art Space Youkobo” di Tokyo.
15
febbraio 2011
Sculpture means diversity
Dal 15 febbraio al 19 marzo 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA GLANCE
Torino, Via San Massimo, 45, (Torino)
Torino, Via San Massimo, 45, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19.30
Vernissage
15 Febbraio 2011, ore 18.30
Ufficio stampa
ADFARM&CHICAS
Autore
Curatore