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Scultori a Napoli. Tra 800 e 900
Una mostra dedicata ad alcuni scultori a cavallo fra Otto e Novecento in ambito napoletano
Comunicato stampa
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Parlare di scultura napoletana fra Otto e Novecento sembra finalmente che sia quasi all'ordine del giorno, e dico -finalmente', perche' gli studi indirizzati a questo argomento, che piu' o meno dalla metà dell'ultimo decennio del secolo appena trascorso procedono con grande fatica, oggi trovano piena soddisfazione. A differenza degli anni precedenti, in cui le iniziative erano piu' sporadiche, soprattutto in assenza di una volontà istituzionale e accademica di disciplinare in maniera sistematica lo studio di questa materia, se esaminiamo quest'ultimo triennio, vediamo come le occasioni per parlare di scultura meridionale si siano moltiplicate.
A cominciare dalla donazione, con conseguente esposizione e catalogo, di un nucleo di gessi di Francesco Jerace al Comune di Polistena, paese natio dello scultore ottocentesco, da parte degli eredi . L'anno seguente, 2007, e' stata la volta di Giuseppe Renda, tornato all'attenzione grazie alla donazione al Comune di Napoli di un gruppo di lavori anche in questo caso ad opera dei discendenti dello scultore calabrese, cui sono seguiti mostra e catalogo . Negli ultimi mesi del 2008 la Pinacoteca Provinciale di Bari ha acquisito una serie di gessi di Gaetano Stella, scultore barese del primo Novecento: alla conoscenza dell'artista hanno poi contribuito un'esposizione con relativo catalogo e successivamente una monografia dell'intera sua opera . È di recente pubblicazione il volume di Christine Farese Sperken sulla scultura monumentale in Puglia nei secoli XIX e XX ; risale, invece, soltanto a pochi giorni fa l'inaugurazione dell'esposizione di Vincenzo Gemito, organizzata dal Polo Museale napoletano al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes .
L'apertura della mostra in oggetto che si terrà nei locali della galleria di Napoli -La Mediterranea arte - di Saverio Ammendola , dedicata ad alcuni scultori a cavallo fra Otto e Novecento in ambito napoletano, e', dunque, un evento che ha una duplice valenza: da una parte la rilevanza storica degli artisti e delle opere; dall'altra la conferma del rinnovato interesse per la scultura meridionale anche in ambito collezionistico. Cio' significa che se da un certo tempo gli studi stanno rivalutando il mondo della scultura almeno in quei cento anni che vanno dalla metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra, il collezionismo contemporaneo, che ha sempre accordato le sue preferenze alla pittura, sta ora aprendosi anche in direzione delle opere plastiche.
La mostra che oggi e' costituita in massima parte da un nucleo di opere proveniente dalla privata raccolta di Nino Rapicavoli (Chines Collection), appassionato collezionista d'origine siciliana,e da opere provenienti da altre raccolte private. La rassegna comprende opere di D'Orsi, Aurisicchio, Barbella, Chiaromonte, De Micheli, Parente, Frascione, Amendola, Tizzano, Gemito, Amoroso, Tomati, Belliazzi, Jerace, Renda, Rossi.
La mostra e' stata curata da Isabella Valente con saggio su catalogo e allestita da Anna Lucia Cagnazzi.
A cominciare dalla donazione, con conseguente esposizione e catalogo, di un nucleo di gessi di Francesco Jerace al Comune di Polistena, paese natio dello scultore ottocentesco, da parte degli eredi . L'anno seguente, 2007, e' stata la volta di Giuseppe Renda, tornato all'attenzione grazie alla donazione al Comune di Napoli di un gruppo di lavori anche in questo caso ad opera dei discendenti dello scultore calabrese, cui sono seguiti mostra e catalogo . Negli ultimi mesi del 2008 la Pinacoteca Provinciale di Bari ha acquisito una serie di gessi di Gaetano Stella, scultore barese del primo Novecento: alla conoscenza dell'artista hanno poi contribuito un'esposizione con relativo catalogo e successivamente una monografia dell'intera sua opera . È di recente pubblicazione il volume di Christine Farese Sperken sulla scultura monumentale in Puglia nei secoli XIX e XX ; risale, invece, soltanto a pochi giorni fa l'inaugurazione dell'esposizione di Vincenzo Gemito, organizzata dal Polo Museale napoletano al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes .
L'apertura della mostra in oggetto che si terrà nei locali della galleria di Napoli -La Mediterranea arte - di Saverio Ammendola , dedicata ad alcuni scultori a cavallo fra Otto e Novecento in ambito napoletano, e', dunque, un evento che ha una duplice valenza: da una parte la rilevanza storica degli artisti e delle opere; dall'altra la conferma del rinnovato interesse per la scultura meridionale anche in ambito collezionistico. Cio' significa che se da un certo tempo gli studi stanno rivalutando il mondo della scultura almeno in quei cento anni che vanno dalla metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra, il collezionismo contemporaneo, che ha sempre accordato le sue preferenze alla pittura, sta ora aprendosi anche in direzione delle opere plastiche.
La mostra che oggi e' costituita in massima parte da un nucleo di opere proveniente dalla privata raccolta di Nino Rapicavoli (Chines Collection), appassionato collezionista d'origine siciliana,e da opere provenienti da altre raccolte private. La rassegna comprende opere di D'Orsi, Aurisicchio, Barbella, Chiaromonte, De Micheli, Parente, Frascione, Amendola, Tizzano, Gemito, Amoroso, Tomati, Belliazzi, Jerace, Renda, Rossi.
La mostra e' stata curata da Isabella Valente con saggio su catalogo e allestita da Anna Lucia Cagnazzi.
14
aprile 2009
Scultori a Napoli. Tra 800 e 900
Dal 14 aprile all'undici maggio 2009
arte moderna e contemporanea
Location
LA MEDITERRANEA ARTE
Napoli, Via Carlo De Cesare, 60, (Napoli)
Napoli, Via Carlo De Cesare, 60, (Napoli)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdi ore 11,00-13,30 e 17,00-19,30. Sabato: ore 11,00-13,30.
Curatore