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Sculture
La rassegna è un’ampia panoramica sulla Scultura Italiana dagli anni ’60 fino ai giorni nostri, alla quale si affiancano importanti artisti della scena contemporanea africana.
Comunicato stampa
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Artisti:
Carrino, Cerone, Mainolfi, Maraniello, Mattiacci, Melotti, Paladini, Pistoletto, Spagnulo, Staccioli, Uncini, Valentini Camara, Goba, Legesse, Mwai
In attesa della mostra di grandi sculture, che si terrà nel parco ed all'interno della preziosa Villa Paleotti Isolani a Minerbio, la Galleria Spazia presenta in questo finale di stagione una significativa scelta di opere di medio formato nei suoi locali bolognesi.
La rassegna è un'ampia panoramica sulla Scultura Italiana dagli anni '60 fino ai giorni nostri, senza particolari criteri, alla quale si affiancano importanti artisti della scena contemporanea africana.
Diversissimi sono i materiali e le tecniche che, nell'insieme, danno vita ad un confronto e ad un dialogo curioso e stimolante.
Ad esempio il ferro, materiale prediletto da tanti scultori della generazione dell'Arte Povera, o da quella appena successiva, che ritroviamo nei lavori di Eliseo Mattiacci, Giuseppe Spagnulo e Mauro Staccioli.
Ed ancora materiali preziosi ed eleganti come la ceramica di Giacinto Cerone il bronzo di Giuseppe Maraniello o l'ottone di Fausto Melotti contrastano con i mattoni ed il cemento di Giuseppe Uncini.
La terracotta, utilizzata da Nanni Valentini e Luigi Mainolfi, ci porta ad un contatto diretto con la “sostanza”, ma che subito dopo si dovrà confrontare col metafisico “materiale anonimo” di Michelangelo Pistoletto.
La grande variabile di questa selezione è costituita dai lavori degli artisti africani (ripetutamente esposti nei musei e nella grande mostra curata da Harald Szeeman in una recente Biennale di Venezia), i cui linguaggi, codici e materiali sono assolutamente diversi ma non per questo meno significativi della “scultura occidentale ufficiale”.
Carrino, Cerone, Mainolfi, Maraniello, Mattiacci, Melotti, Paladini, Pistoletto, Spagnulo, Staccioli, Uncini, Valentini Camara, Goba, Legesse, Mwai
In attesa della mostra di grandi sculture, che si terrà nel parco ed all'interno della preziosa Villa Paleotti Isolani a Minerbio, la Galleria Spazia presenta in questo finale di stagione una significativa scelta di opere di medio formato nei suoi locali bolognesi.
La rassegna è un'ampia panoramica sulla Scultura Italiana dagli anni '60 fino ai giorni nostri, senza particolari criteri, alla quale si affiancano importanti artisti della scena contemporanea africana.
Diversissimi sono i materiali e le tecniche che, nell'insieme, danno vita ad un confronto e ad un dialogo curioso e stimolante.
Ad esempio il ferro, materiale prediletto da tanti scultori della generazione dell'Arte Povera, o da quella appena successiva, che ritroviamo nei lavori di Eliseo Mattiacci, Giuseppe Spagnulo e Mauro Staccioli.
Ed ancora materiali preziosi ed eleganti come la ceramica di Giacinto Cerone il bronzo di Giuseppe Maraniello o l'ottone di Fausto Melotti contrastano con i mattoni ed il cemento di Giuseppe Uncini.
La terracotta, utilizzata da Nanni Valentini e Luigi Mainolfi, ci porta ad un contatto diretto con la “sostanza”, ma che subito dopo si dovrà confrontare col metafisico “materiale anonimo” di Michelangelo Pistoletto.
La grande variabile di questa selezione è costituita dai lavori degli artisti africani (ripetutamente esposti nei musei e nella grande mostra curata da Harald Szeeman in una recente Biennale di Venezia), i cui linguaggi, codici e materiali sono assolutamente diversi ma non per questo meno significativi della “scultura occidentale ufficiale”.
20
maggio 2004
Sculture
Dal 20 maggio al 15 luglio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIA
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi
Vernissage
20 Maggio 2004, ore 18
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