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Se il pensiero non riesce ad essere niente, resterà qualcosa del pensiero
L’artista si situa con la fluidità dei suoi pensieri sparsi e i suoi flussi disordinati di coscienza nel liquido amniotico delle culture, nel loro scambievole e inevitabile contatto.
Comunicato stampa
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Tema della mostra sono il flusso di pensieri in un periodo in cui l’inquietudine, l’incertezza, l’instabilità si fanno sostanza del fare arte, con tutti gli interrogativi sulla sua funzione e sui suoi misteri. L’artista si situa con la fluidità dei suoi pensieri sparsi e i suoi flussi disordinati di coscienza nel liquido amniotico delle culture, nel loro scambievole e inevitabile contatto. C’è forte interesse nei confronti di questi argomenti, forse per reagire all’urgenza di un comune spaesamento e alla tensione che ciascuno di noi sente fra la voglia di conquistarsi uno spazio minimo individuale e quello di essere parte di un gruppo. La continua indagine in cui mente e corpo, pensare e sentire s’intrecciano e si confrontano appartengono alla capacità dell’arte figurativa, nelle sue diverse declinazioni e tecniche, di riflettere se stessi e la situazione ambientale e sociale, alla percezione delle idee e valori, al linguaggio della creatività secondo la sua visione.
La mostra, quasi un saggio di cultura visiva, trasmette in modo semplice, comprensibile e distinto quella fioritura artistica fatta di esplorazioni stilistiche, di simboli narrativi, di linguaggi figurati, dove si ha un assaggio del fatto che gli artisti non hanno esaurito energia e potenzialità.
Le opere scelte donano una esposizione accogliente, dove l’atmosfera armonica costituisce il pregio ed il messaggio della mostra, che modula le diverse voci tra similitudini e differenze in un collocamento dalla realizzazione raffinata, nello studio delle pratiche, e dedica il tutto ad uno spazio riservato e di imprevedibile vitalità.
La mostra, quasi un saggio di cultura visiva, trasmette in modo semplice, comprensibile e distinto quella fioritura artistica fatta di esplorazioni stilistiche, di simboli narrativi, di linguaggi figurati, dove si ha un assaggio del fatto che gli artisti non hanno esaurito energia e potenzialità.
Le opere scelte donano una esposizione accogliente, dove l’atmosfera armonica costituisce il pregio ed il messaggio della mostra, che modula le diverse voci tra similitudini e differenze in un collocamento dalla realizzazione raffinata, nello studio delle pratiche, e dedica il tutto ad uno spazio riservato e di imprevedibile vitalità.
10
novembre 2014
Se il pensiero non riesce ad essere niente, resterà qualcosa del pensiero
Dal 10 al 30 novembre 2014
arte contemporanea
Location
ROSSO CINABRO (GALLERY)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11-19
Vernissage
10 Novembre 2014, ore 18.00
Autore
Curatore