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Sebastian De Gobbis
mostra personale dell’artista nato nel 1971 a Beirut da famiglia veneziana
Comunicato stampa
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DE GOBBIS SEBASTIAN
Una figurazione autentica ed attuale quella di Sebastian De Gobbis sorretta da un cromatismo quasi monocolore, un marrone che gioca con le ombre e si ingentilisce con la luce dei bianchi. creando oltre che lo spazio anche il tempo dell’attualità dell’esecuzione. Tendenza fauvistica quella del segno, per cui l’atmosfera gravita di impressioni silenti sino alla melanconia e, nel suo disporsi di interferenze e gradazioni, crea armoniose configurazioni.
E’ l’Umanità intera, attuale, nei modi e nei sentimenti, che emerge dalla stesura di queste opere, quale realtà effettiva al di là della repressa condizione umana. Sebastian De Gobbis penetra nell’umano giovanile esponendo una tematica che fa meditare: telefonino, occhiali firmati,capelli lunghi, anelli, shorts, borse ingombranti, top model mai arrivate. Equilibrio stilistico e qualità coloristica sono costantemente mantenute in ogni sua opera amalgamandosi alla geografia dei sentimenti, stesure di pieni e di vuoti che pongono drammatici silenzi rivelatori.
Una tematica che trova le sue radici nell’attualità e tende a comunicare il disagio psicofisico dei tempi di oggi con una corrispondenza tra la posizione rappresentata e la suggestione emotiva della composizione. L’artista è in una continua ricerca indirizzata ad esprimere i sentimenti universali dell’umano vivere sotto tutte le latitudini, è un profondo osservatore della psiche e ne spia e descrive i vari mutamenti ed aspetti usando stili ed impostazioni diverse ma necessarie, e creando una atmosfera d’inconscio e di incontri fra le varie formule artistiche che generano vitalità. Sebastian De Gobbis di riconosciuta fama internazionale ha reso vivi e tangibili scorci di un mondo che sfugge alla frettolosa distrazione della maggioranza.
Giorgio Falossi
Una figurazione autentica ed attuale quella di Sebastian De Gobbis sorretta da un cromatismo quasi monocolore, un marrone che gioca con le ombre e si ingentilisce con la luce dei bianchi. creando oltre che lo spazio anche il tempo dell’attualità dell’esecuzione. Tendenza fauvistica quella del segno, per cui l’atmosfera gravita di impressioni silenti sino alla melanconia e, nel suo disporsi di interferenze e gradazioni, crea armoniose configurazioni.
E’ l’Umanità intera, attuale, nei modi e nei sentimenti, che emerge dalla stesura di queste opere, quale realtà effettiva al di là della repressa condizione umana. Sebastian De Gobbis penetra nell’umano giovanile esponendo una tematica che fa meditare: telefonino, occhiali firmati,capelli lunghi, anelli, shorts, borse ingombranti, top model mai arrivate. Equilibrio stilistico e qualità coloristica sono costantemente mantenute in ogni sua opera amalgamandosi alla geografia dei sentimenti, stesure di pieni e di vuoti che pongono drammatici silenzi rivelatori.
Una tematica che trova le sue radici nell’attualità e tende a comunicare il disagio psicofisico dei tempi di oggi con una corrispondenza tra la posizione rappresentata e la suggestione emotiva della composizione. L’artista è in una continua ricerca indirizzata ad esprimere i sentimenti universali dell’umano vivere sotto tutte le latitudini, è un profondo osservatore della psiche e ne spia e descrive i vari mutamenti ed aspetti usando stili ed impostazioni diverse ma necessarie, e creando una atmosfera d’inconscio e di incontri fra le varie formule artistiche che generano vitalità. Sebastian De Gobbis di riconosciuta fama internazionale ha reso vivi e tangibili scorci di un mondo che sfugge alla frettolosa distrazione della maggioranza.
Giorgio Falossi
29
novembre 2015
Sebastian De Gobbis
Dal 29 novembre al 12 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-13 e 15-19
Vernissage
29 Novembre 2015, h 17,30
Autore
Curatore