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Sebastiano Esposito – Uomini e Cose
Sebastiano Esposito raccoglie scatti realizzati nell’arco di trent’anni di vita, tra lo stare e il viaggiare, cogliendo sguardi differenti, curiosi, insospettiti, umani. Non pose, non doppi significati, non convenzioni sociali da rispettare: solo quello che vedi, occhi negli occhi, un -guardo e vedo-.
Comunicato stampa
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Uomini e cose
Dalla fine dell'ottocento ad oggi la fotografia ne ha fatta di strada ed ha trovato la sua vocazione non solo come documento della realtà, ma anche come sussidio scientifico e forma d'arte.
Sebastiano Esposito raccoglie scatti realizzati nell'arco di trent'anni di vita, tra lo stare e il viaggiare, cogliendo sguardi differenti, curiosi, insospettiti, umani. Non pose, non doppi significati, non convenzioni sociali da rispettare: solo quello che vedi, occhi negli occhi, un -guardo e vedo-.
È questa la derivazione della fotografia di Sebastiano Esposito; una disciplina documentativa e di servizio, elemento fondamentale la memoria, cioè vedere alcuni momenti della visione che è sempre dinamica e nell'inquadratura diventa il luogo privato, meditativo, di un'esperienza personale.
Uno scatto fotografico non afferra l'istante in modo oggettivo, non ritrae la verità ma la dà a vedere. Sebastiano Esposito nel momento della scelta del soggetto, della inquadratura e dello scatto decide cosa mostrare e da questa selezione traspare la sua infinita curiosità su "uomini e cose".
Salvatore Starace, curatore della mostra
Dalla fine dell'ottocento ad oggi la fotografia ne ha fatta di strada ed ha trovato la sua vocazione non solo come documento della realtà, ma anche come sussidio scientifico e forma d'arte.
Sebastiano Esposito raccoglie scatti realizzati nell'arco di trent'anni di vita, tra lo stare e il viaggiare, cogliendo sguardi differenti, curiosi, insospettiti, umani. Non pose, non doppi significati, non convenzioni sociali da rispettare: solo quello che vedi, occhi negli occhi, un -guardo e vedo-.
È questa la derivazione della fotografia di Sebastiano Esposito; una disciplina documentativa e di servizio, elemento fondamentale la memoria, cioè vedere alcuni momenti della visione che è sempre dinamica e nell'inquadratura diventa il luogo privato, meditativo, di un'esperienza personale.
Uno scatto fotografico non afferra l'istante in modo oggettivo, non ritrae la verità ma la dà a vedere. Sebastiano Esposito nel momento della scelta del soggetto, della inquadratura e dello scatto decide cosa mostrare e da questa selezione traspare la sua infinita curiosità su "uomini e cose".
Salvatore Starace, curatore della mostra
23
dicembre 2010
Sebastiano Esposito – Uomini e Cose
Dal 23 dicembre 2010 al 06 gennaio 2011
fotografia
Location
MUNICIPIO
Vico Equense, Via Gaetano Filangieri, 98, (Napoli)
Vico Equense, Via Gaetano Filangieri, 98, (Napoli)
Orario di apertura
dalle ore 17:00 alle 20:00.
Vernissage
23 Dicembre 2010, ore 17
Autore
Curatore