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Sebastiano Ricci – Tra le sue Dolomiti
Un percorso attraverso le opere e i luoghi d’origine del pittore bellunese a 350 anni dalla nascita
Comunicato stampa
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Il grande ingegno di Sebastiano Ricci, forse il primo autentico virtuoso della pittura del XVIII secolo
- bellunese di nascita, veneziano d'adozione e assolutamente cosmopolita nell'animo e nell'attività - trova testimonianza importante
nelle opere, di altissimo livello, realizzate tra le sue Dolomiti.
Le celebrazioni per i 350 anni della nascita dell'artista, con l’istituzione di un apposito comitato da parte della Regione del Veneto,
non potevano non coinvolgere dunque anche la sua città natale e il territorio bellunese, dando modo di ammirare ora queste opere
in un itinerario di grande suggestione tra Belluno e Feltre
- promosso dal Comune di Belluno, Città di Feltre , Diocesi di Belluno e Feltre, Provincia di Belluno,
Soprintendenza PSAE per le Province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, con il patrocinio della Regione del Veneto,
il fondamentale sostegno di Fondazione Cariverona e il contributo d Enel -
con soluzioni allestitive e approfondimenti tematici studiati per le diverse sedi espositive coinvolte.
L’invito a scoprire quel grande museo diffuso che è il bellunese e i tesori d’arte che esso custodisce.
I capolavori creati dal Maestro per per la cappella Fulcis, il “camerino” di palazzo Fulcis e per la bella villa Belvedere, si potranno così ammirare
a Belluno in tre sedi: nella Chiesa di San Pietro, nel Museo Civico - ove rimane esposta la spettacolare tela mistilinea con la Caduta di Fetonte,
accompagnata da un accurata ricostruzione virtuale, visibile a video, del camerino Fulcis nel cui soffitto era collocata l’opera -
e, infine, nello spazio del “cubo” di Palazzo Crepadona.
Qui le ampie dimensioni permettono di godere la visione dei notevoli dipinti di Sebastiano provenienti dal Museo Civico, da collezione privata e dalla chiesa parrocchiale di Fregona -
insieme ad alcune tele dell’allievo bellunese Gaspare Diziani, che soprattutto nell’Estasi di San Francesco risentì fortemente della sua lezione,
e alla suggestiva proiezione - a una distanza che consente di ammirarne a pieno la straordinaria forza pittorica - del Fetonte.
Da segnalare, oltre agli altri due dipinti del Ricci del ciclo di Palazzo Fulcis – Ercole al bivio e Ercole e Onfale – anche
l’intrigante Testa di Samaritana, unica testimonianza dell’altrimenti perduto ciclo ad affresco di Villa Belvedere, affiancata al disegno preparatorio restaurato per l’occasione.
L’importante gruppo di pale e dipinti del grande belluense provenienti dalla Certosa di Vedana (a Sospirolo), realizzati intorno al 1704 - 1706
potranno invece essere ammirati a Feltre presso il bellissimo Museo Diocesano d’Arte Sacra, dove
saranno anche esposti due notevoli sanguigne del Ricci provenienti dal Seminario Gregoriano di Belluno e - nella sala settecentesca del mezzanino,
per la prima volta visibili insieme - i quattro dipinti ovali realizzati, tra il 1719 – e il 1722, per la cappella della Sacra Famiglia nella Villa Fabris-Guarnieri di Tomo (Feltre):
due del Ricci, uno di Federico Bencovich e uno di Angelo Trevisani .
Anche in questo caso due interessanti e pregevoli opere di contesto di Gasare Diziani e Luca Giordano provenienti dal Santuario dei SS. Vittore e Corona di Anzù (Feltre)
Un itinerario dunque tra due città di grande fascino paesaggistico e interesse storico-artistico,
quattro sedi, 30 opere. Un viaggio assolutamente unico per riscoprire nelle sue terre un artista
capace di liberarsi dalla remore secentesche e d'imporre a Venezia e in Europa un gusto nuovo e apertamente roco, con i "suoi effetti vivaci, scintillanti, garruli di luce e di colore" -
ma anche di aprirsi, partendo dalla sua Belluno al mondo e di essere dunque – come ha sottolineato il Sindaco di Belluno Antonio Prade -
“locale e globale, bellunese ed europeo, frequentatore di miti e di storie universali.”
“Un esempio.. perché occorre aprire la mente e lo spazio che frequentiamo e questo avviene soprattutto con le idee e con le arti".
- bellunese di nascita, veneziano d'adozione e assolutamente cosmopolita nell'animo e nell'attività - trova testimonianza importante
nelle opere, di altissimo livello, realizzate tra le sue Dolomiti.
Le celebrazioni per i 350 anni della nascita dell'artista, con l’istituzione di un apposito comitato da parte della Regione del Veneto,
non potevano non coinvolgere dunque anche la sua città natale e il territorio bellunese, dando modo di ammirare ora queste opere
in un itinerario di grande suggestione tra Belluno e Feltre
- promosso dal Comune di Belluno, Città di Feltre , Diocesi di Belluno e Feltre, Provincia di Belluno,
Soprintendenza PSAE per le Province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, con il patrocinio della Regione del Veneto,
il fondamentale sostegno di Fondazione Cariverona e il contributo d Enel -
con soluzioni allestitive e approfondimenti tematici studiati per le diverse sedi espositive coinvolte.
L’invito a scoprire quel grande museo diffuso che è il bellunese e i tesori d’arte che esso custodisce.
I capolavori creati dal Maestro per per la cappella Fulcis, il “camerino” di palazzo Fulcis e per la bella villa Belvedere, si potranno così ammirare
a Belluno in tre sedi: nella Chiesa di San Pietro, nel Museo Civico - ove rimane esposta la spettacolare tela mistilinea con la Caduta di Fetonte,
accompagnata da un accurata ricostruzione virtuale, visibile a video, del camerino Fulcis nel cui soffitto era collocata l’opera -
e, infine, nello spazio del “cubo” di Palazzo Crepadona.
Qui le ampie dimensioni permettono di godere la visione dei notevoli dipinti di Sebastiano provenienti dal Museo Civico, da collezione privata e dalla chiesa parrocchiale di Fregona -
insieme ad alcune tele dell’allievo bellunese Gaspare Diziani, che soprattutto nell’Estasi di San Francesco risentì fortemente della sua lezione,
e alla suggestiva proiezione - a una distanza che consente di ammirarne a pieno la straordinaria forza pittorica - del Fetonte.
Da segnalare, oltre agli altri due dipinti del Ricci del ciclo di Palazzo Fulcis – Ercole al bivio e Ercole e Onfale – anche
l’intrigante Testa di Samaritana, unica testimonianza dell’altrimenti perduto ciclo ad affresco di Villa Belvedere, affiancata al disegno preparatorio restaurato per l’occasione.
L’importante gruppo di pale e dipinti del grande belluense provenienti dalla Certosa di Vedana (a Sospirolo), realizzati intorno al 1704 - 1706
potranno invece essere ammirati a Feltre presso il bellissimo Museo Diocesano d’Arte Sacra, dove
saranno anche esposti due notevoli sanguigne del Ricci provenienti dal Seminario Gregoriano di Belluno e - nella sala settecentesca del mezzanino,
per la prima volta visibili insieme - i quattro dipinti ovali realizzati, tra il 1719 – e il 1722, per la cappella della Sacra Famiglia nella Villa Fabris-Guarnieri di Tomo (Feltre):
due del Ricci, uno di Federico Bencovich e uno di Angelo Trevisani .
Anche in questo caso due interessanti e pregevoli opere di contesto di Gasare Diziani e Luca Giordano provenienti dal Santuario dei SS. Vittore e Corona di Anzù (Feltre)
Un itinerario dunque tra due città di grande fascino paesaggistico e interesse storico-artistico,
quattro sedi, 30 opere. Un viaggio assolutamente unico per riscoprire nelle sue terre un artista
capace di liberarsi dalla remore secentesche e d'imporre a Venezia e in Europa un gusto nuovo e apertamente roco, con i "suoi effetti vivaci, scintillanti, garruli di luce e di colore" -
ma anche di aprirsi, partendo dalla sua Belluno al mondo e di essere dunque – come ha sottolineato il Sindaco di Belluno Antonio Prade -
“locale e globale, bellunese ed europeo, frequentatore di miti e di storie universali.”
“Un esempio.. perché occorre aprire la mente e lo spazio che frequentiamo e questo avviene soprattutto con le idee e con le arti".
30
aprile 2010
Sebastiano Ricci – Tra le sue Dolomiti
Dal 30 aprile al 29 agosto 2010
arte antica
Location
PALAZZO CREPADONA
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Orario di apertura
feriali: 16.00-19.00; sabato e domenica: 9.00-12.30; 16.00-19.00
Vernissage
30 Aprile 2010, alle 18.00 presso la Chiesa Di San Pietro di Belluno
Ufficio stampa
VILLAGGIO GLOBALE
Autore