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Seele
collezione draghetto n° 20
Comunicato stampa
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Gli indiani d’America temevano di essere fotografati perchè erano
convinti che la fotografia potesse imprigionarli dentro un’immagine e
rubare loro l’anima per sempre .
Il punto di partenza : un draghetto in vetro di murano e messo su una
mensola in onoredi un grande artista contemporaneo che disse, e lo
dice ancora:”non è importante l’opera ma il pensiero che c’è dietro”.
Una mostra presentata come un’ipotetica collezione privata, con scatti
che vanno dagli anni ’60 fino ai nostri giorni. Una visione che spazia
dai grandi fotografi della storia italiana ai giovani artisti dell’arte
contemporanea.
La fotografia diventa quindi il mezzo di espressione comune, dove la
linea di confine tra questi due mondi così vicini e così lontani resta
marcata. Un luogo dove i ruoli tra artista e fotografo sono definiti e
le fotografie diventano opere.
L’anima diventa il filo conduttore di questa mostra; soggetti che
variano dal vuoto di una stanza di museo al pieno di uno sguardo. Nove
fotografi, nove storie, nove approcci intimi che descrivono eroicità,
forza e dolcezza, ma
specialmente la capacità da parte di ognuno di loro di fermare per
sempre l’anima del momento. Ciascuno con una storia ed una ricerca
diversa, a loro modo sperimentale, che solo la fotografia riesce a
cogliere, perciò forse come credevano gli indiani, a
rubare.
convinti che la fotografia potesse imprigionarli dentro un’immagine e
rubare loro l’anima per sempre .
Il punto di partenza : un draghetto in vetro di murano e messo su una
mensola in onoredi un grande artista contemporaneo che disse, e lo
dice ancora:”non è importante l’opera ma il pensiero che c’è dietro”.
Una mostra presentata come un’ipotetica collezione privata, con scatti
che vanno dagli anni ’60 fino ai nostri giorni. Una visione che spazia
dai grandi fotografi della storia italiana ai giovani artisti dell’arte
contemporanea.
La fotografia diventa quindi il mezzo di espressione comune, dove la
linea di confine tra questi due mondi così vicini e così lontani resta
marcata. Un luogo dove i ruoli tra artista e fotografo sono definiti e
le fotografie diventano opere.
L’anima diventa il filo conduttore di questa mostra; soggetti che
variano dal vuoto di una stanza di museo al pieno di uno sguardo. Nove
fotografi, nove storie, nove approcci intimi che descrivono eroicità,
forza e dolcezza, ma
specialmente la capacità da parte di ognuno di loro di fermare per
sempre l’anima del momento. Ciascuno con una storia ed una ricerca
diversa, a loro modo sperimentale, che solo la fotografia riesce a
cogliere, perciò forse come credevano gli indiani, a
rubare.
24
luglio 2007
Seele
Dal 24 luglio al 18 settembre 2007
arte contemporanea
Location
NMB STUDIO
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 50E, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 50E, (Torino)
Autore