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Segnali dal mondo
Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, in collaborazione con Stalker Teatro, ha curato la call per l’inedito progetto fotografico Segnali dal mondo, in relazione all’opera di Luca Pannoli L’amore non fa rumore allestita in occasione di Luci d’Artista a Torino in Piazza Montale.
Comunicato stampa
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Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, in collaborazione con Stalker Teatro, ha curato la call per l’inedito progetto fotografico Segnali dal mondo, in relazione all’opera di Luca Pannoli L’amore non fa rumore allestita in occasione di Luci d’Artista a Torino in Piazza Montale.
Conoscere un codice e poterlo condividere è in un certo senso la base stessa dell’amore. L’amore che non fa rumore e neanche notizia nella società contemporanea, nella dimensione artistica si fa evidente, nel momento in cui l’opera di Luca Pannoli è capace di reinterpretare la complessità del vivere contemporaneo, ricondotta all’ambito urbano . L’artista rielabora i codici propri della segnaletica -pensati per facilitare l’orientamento o fornire indicazioni a vario titolo nei contesti urbani- e nell’intervenire sulla struttura del linguaggio traduce un fatto tecnico in contenuto poetico.
Il progetto Segnali dal mondo espande i contenuti dell’opera e si apre al mondo intero, grazie alle tecnologie che ci connettono in rete in un unico grande villaggio globale. Qui diverse tecnologie a cavallo tra due millenni si confrontano, oggi la comunicazione digitale viaggia tra reale e virtuale con una diversa idea di qui e ora, di contemporaneità e simultaneità: una rivoluzione così profonda del nostro vivere che implica diverse concezioni anche per le relazioni.
Così il progetto Segnali dal mondo ha attivato, attraverso il web, una rete di relazioni a livello mondiale. Vicino e lontano, affiancati nel patchwork, creano una diversa idea di distanza e provenienza geografica: il mondo è uno, tante sono le immagini. Gli scatti sono stati raccolti a partire da una call aperta a tutti, così da poter realizzare un immenso patchwork, frutto dei tanti punti di vista che infine giungono in Piazza Montale. Attualizzando la poetica romantica dell’infinito, in una sorta di reinterpretazione del celebre Viandante sul mare di nebbia, di fronte a questa molteplicità di visioni potremo anche noi abbracciare l’infinito, che giunge a noi con un solo sguardo.
Il progetto mette in dialogo cittadini e comunità, chiedendo ai partecipanti di proporre una fotografia della propria realtà e del vissuto individuale: fotografie di paesaggi urbani e non, con un’attenzione particolare ai segni e segnali, strumenti essenziali ed elementi di comunicazione non verbale, indispensabili nell’organizzazione della vita in città e nei diversi contesti abitati. L’allestimento di Segnali dal mondo a cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli viene presentato nell’ambito della performance condivisa con Stalker Teatro Officine Caos e l’artista Luca Pannoli, un momento corale per enfatizzare ulteriormente la dimensione relazionale e di comunità propria del progetto.
Conoscere un codice e poterlo condividere è in un certo senso la base stessa dell’amore. L’amore che non fa rumore e neanche notizia nella società contemporanea, nella dimensione artistica si fa evidente, nel momento in cui l’opera di Luca Pannoli è capace di reinterpretare la complessità del vivere contemporaneo, ricondotta all’ambito urbano . L’artista rielabora i codici propri della segnaletica -pensati per facilitare l’orientamento o fornire indicazioni a vario titolo nei contesti urbani- e nell’intervenire sulla struttura del linguaggio traduce un fatto tecnico in contenuto poetico.
Il progetto Segnali dal mondo espande i contenuti dell’opera e si apre al mondo intero, grazie alle tecnologie che ci connettono in rete in un unico grande villaggio globale. Qui diverse tecnologie a cavallo tra due millenni si confrontano, oggi la comunicazione digitale viaggia tra reale e virtuale con una diversa idea di qui e ora, di contemporaneità e simultaneità: una rivoluzione così profonda del nostro vivere che implica diverse concezioni anche per le relazioni.
Così il progetto Segnali dal mondo ha attivato, attraverso il web, una rete di relazioni a livello mondiale. Vicino e lontano, affiancati nel patchwork, creano una diversa idea di distanza e provenienza geografica: il mondo è uno, tante sono le immagini. Gli scatti sono stati raccolti a partire da una call aperta a tutti, così da poter realizzare un immenso patchwork, frutto dei tanti punti di vista che infine giungono in Piazza Montale. Attualizzando la poetica romantica dell’infinito, in una sorta di reinterpretazione del celebre Viandante sul mare di nebbia, di fronte a questa molteplicità di visioni potremo anche noi abbracciare l’infinito, che giunge a noi con un solo sguardo.
Il progetto mette in dialogo cittadini e comunità, chiedendo ai partecipanti di proporre una fotografia della propria realtà e del vissuto individuale: fotografie di paesaggi urbani e non, con un’attenzione particolare ai segni e segnali, strumenti essenziali ed elementi di comunicazione non verbale, indispensabili nell’organizzazione della vita in città e nei diversi contesti abitati. L’allestimento di Segnali dal mondo a cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli viene presentato nell’ambito della performance condivisa con Stalker Teatro Officine Caos e l’artista Luca Pannoli, un momento corale per enfatizzare ulteriormente la dimensione relazionale e di comunità propria del progetto.
20
febbraio 2020
Segnali dal mondo
Dal 20 al 23 febbraio 2020
arte contemporanea
fotografia
performance - happening
fotografia
performance - happening
Location
OFFICINE CAOS
Torino, Piazza Eugenio Montale, 18a, (Torino)
Torino, Piazza Eugenio Montale, 18a, (Torino)
Vernissage
20 Febbraio 2020, ore 11.30
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