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Segnali Inquieti
La mostra prende in esame immagini e simboli provenienti dalla segnaletica stradale e urbana, rivisitati e riletti nelle opere di artisti contemporanei.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lo sviluppo della cultura di massa agli inizi degli anni sessanta presenta una nuova realtà sociale, fortemente urbanizzata e più oggettuale con la quale gli artisti non possono fare a meno di rapportarsi; le emozioni dell’Informale appaiono ormai molto lontane, mentre il rapporto con una cultura urbana in rapida trasformazione esige nuove soluzioni artistiche.
In quest’ambito il riferimento più comune e immediato avviene con la Pop Art di estrazione statunitense, tuttavia l’originalità e in alcuni casi la priorità delle soluzioni europee dimostrano la loro completa e originale autonomia. Si tratta di una partecipazione, ai fatti visivi della contemporaneità e ai mutamenti storico-sociali apportati dalla società di massa che, manifestatasi agli inizi degli anni sessanta, si presenta ancor oggi molto vitale nella ricerca degli artisti più giovani.
Gli inizi storici, presenti in mostra, testimoniano come la scelta di una rappresentazione artistica schematica e fortemente sintetica sia motivata da un rapporto più diretto con la realtà urbana e dall’impiego delle nuove tecniche industriali: nuove soluzioni espressive, allora, per una nuova società in divenire.
Negli artisti più giovani, invece, il parco degli oggetti della cultura di massa subisce una sorta di riassemblaggio creativo, talvolta realizzato con occhio ironico, talvolta analizzato nel proprio valore di struttura e spazialità. L’ambiente della società dei consumi è conosciuto e indagato, sembra essere sottoposto a una critica disincantata, mentre le nuove tecniche, soprattutto fotografiche, raggiungono livelli sofisticati di grande specializzazione.
In quest’ambito il riferimento più comune e immediato avviene con la Pop Art di estrazione statunitense, tuttavia l’originalità e in alcuni casi la priorità delle soluzioni europee dimostrano la loro completa e originale autonomia. Si tratta di una partecipazione, ai fatti visivi della contemporaneità e ai mutamenti storico-sociali apportati dalla società di massa che, manifestatasi agli inizi degli anni sessanta, si presenta ancor oggi molto vitale nella ricerca degli artisti più giovani.
Gli inizi storici, presenti in mostra, testimoniano come la scelta di una rappresentazione artistica schematica e fortemente sintetica sia motivata da un rapporto più diretto con la realtà urbana e dall’impiego delle nuove tecniche industriali: nuove soluzioni espressive, allora, per una nuova società in divenire.
Negli artisti più giovani, invece, il parco degli oggetti della cultura di massa subisce una sorta di riassemblaggio creativo, talvolta realizzato con occhio ironico, talvolta analizzato nel proprio valore di struttura e spazialità. L’ambiente della società dei consumi è conosciuto e indagato, sembra essere sottoposto a una critica disincantata, mentre le nuove tecniche, soprattutto fotografiche, raggiungono livelli sofisticati di grande specializzazione.
24
aprile 2004
Segnali Inquieti
Dal 24 aprile al 30 maggio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA PECCOLO
Livorno, Piazza Della Repubblica, 12, (Livorno)
Livorno, Piazza Della Repubblica, 12, (Livorno)
Orario di apertura
10-13 e 16-20, lun. matt. e fest. chiuso
Vernissage
24 Aprile 2004, ore 18,30