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Segni Elementari
Arcaico e moderno dialogano in SEGNI ELEMENTARI, la mostra d’arte contemporanea che si svolge ad Alberobello sino al 1° maggio prossimo. Centoventi opere diffuse in 4 siti diversi: Trulli comunali di Via Monte Nero, Museo del territorio “Casa Pezzolla”, Terrazza “Palazzo del Conte”, e Casa d’Amore.
Comunicato stampa
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Arcaico e moderno dialogano in “Segni Elementari”
la mostra d’arte contemporanea che sino al primo maggio celebrerà i 25 anni di Alberobello patrimonio UNESCO.
Migliaia i visitatori che dal mese scorso hanno ammirato le 120 opere che compongono la mostra “Segni Elementari”: ad Alberobello fino al 1° maggio 2022, in quattro siti diversi.
I materiali sono quelli più legati alla terra e al territorio. Le luci, gli sguardi, i segni, quelli di 22 artisti provenienti da tutto il mondo chiamati a partecipare, sotto la direzione artistica dell’architetto, artista e scrittore Francesco Carofiglio, alla mostra Segni Elementari che celebra l’ingresso di Alberobello - capitale dei trulli e simbolo della Puglia e dell’Italia nel mondo - nell’elenco dei siti mondiali Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Era il 1996.
La mostra ricorda questo importante anniversario con una scelta inedita: mettere in comunicazione la dimensione arcaica della costruzione in pietra a secco, con i mondi mobili e variegati dell’arte contemporanea. Tutto attraverso le azioni creative di artisti riconosciuti sulla scena artistica nazionale e internazionale, provenienti da Israele, Argentina, Georgia, Germania e naturalmente Italia.
Josè Angelino, Francesco Arena, Pamela Campagna, Francesco Carofiglio, Tiziana Contu, Ada Costa, Alessandro Costanzo, Daniele D’Acquisto, Franco Dellerba, Mimmo Di Caterino, Baldo Diodato, Helmut Dirnaichner, Viviana Fernandez Nicola, Francesco Fossati, Shay Frisch, Nicola Genco, Pietro Guida, Sophie Ko, Loredana Longo, Mimmo Paladino, Pasquale Santoro e Raffaele Vitto sono i protagonisti della mostra “SEGNI ELEMENTARI. L’arte contemporanea nei trulli patrimonio dell’umanità”.
La mostra, che ha trasformato la città di Alberobello in una galleria d’arte diffusa, è stata ideata e diretta da Francesco Carofiglio, ed è curata dallo stesso direttore artistico insieme con gli storici e critici d’arte Concettina Ghisu, Lorenzo Madaro e Brizia Minerva
Gli artisti dialogano, ciascuno con la sua lingua, attraverso opere e installazioni, usando materiali differenti, dentro un unico tessuto narrativo che si snoda dai Trulli comunali di Via Monte Nero al Museo del territorio “Casa Pezzolla”, passando per Terrazza “Palazzo del Conte” e Casa d’Amore. Circa 120 opere - disseminate in sale trulli, cortili, corridoi, scantinati-ipogeo e facciate - realizzate in cartapesta, legno, metallo, foglie, fili di rame, fili di cotone, ferro e lino, pietre, cellulosa, vetro, porcellana, vetro, ferro, mattoni, terracotta, radici di vite, con luminarie e dipinti. Un chiaro riferimento ai materiali usati nell’arte povera.
«Incroci sensoriali, rapporti inediti tra gli elementi naturali, la dimensione magica degli archetipi, le diverse modulazioni della materia del suono della luce – commenta Francesco Carofiglio, direttore artistico ICONICA Alberobello Unesco 25 – Tutto dentro un luogo di accoglienza così misterioso e inedito, una piccola Biennale dentro costruzioni dalla storia millenaria. Ci piacerebbe davvero che Segni Elementari fosse solo l’inizio, il numero zero di un appuntamento che possa diventare ricorrente in una terra così piena di stimoli e di bellezza e che le sperimentazioni del contemporaneo, attraverso questa prima, e un po’ spericolata esperienza, continuino a incontrarsi, inventando traiettorie nuove, inedite, sorprendenti».
A raccontare l’esperienza, concreta, materiale, vera, di “Segni Elementari”, anche un docufilm scritto e diretto dal direttore artistico Francesco Carofiglio e Alessandro Valente, per la casa di produzione Scirocco Films. Un docufilm che racconterà la genesi della mostra, dalla fase di allestimento all’incontro con gli artisti, dall’analisi del processo creativo sino all’apertura al pubblico. Il documentario cerca di mettere in relazione la dimensione iconica e primigenia della natura, con le opere degli artisti. È anche il racconto della materia, della pietra e di altri elementi naturali, narrati, lavorati e trasformati in opere d’arte.
Segni Elementari è organizzata nell’ambito del progetto ICONICA dall’Assessorato alla cultura del Comune di Alberobello, con il sostegno di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.
Orari di apertura di “Segni Elementari”:
- dal 19 febbraio al 31 marzo, sabato e domenica dalle 15:00 alle 20:00 - chiusa nei giorni feriali
- dal 1° aprile al 1° maggio, da martedì a domenica dalle 15:00-20:00
La mostra resterà chiusa tutti i lunedì, compresi 25 aprile e lunedì dell’Angelo.
la mostra d’arte contemporanea che sino al primo maggio celebrerà i 25 anni di Alberobello patrimonio UNESCO.
Migliaia i visitatori che dal mese scorso hanno ammirato le 120 opere che compongono la mostra “Segni Elementari”: ad Alberobello fino al 1° maggio 2022, in quattro siti diversi.
I materiali sono quelli più legati alla terra e al territorio. Le luci, gli sguardi, i segni, quelli di 22 artisti provenienti da tutto il mondo chiamati a partecipare, sotto la direzione artistica dell’architetto, artista e scrittore Francesco Carofiglio, alla mostra Segni Elementari che celebra l’ingresso di Alberobello - capitale dei trulli e simbolo della Puglia e dell’Italia nel mondo - nell’elenco dei siti mondiali Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Era il 1996.
La mostra ricorda questo importante anniversario con una scelta inedita: mettere in comunicazione la dimensione arcaica della costruzione in pietra a secco, con i mondi mobili e variegati dell’arte contemporanea. Tutto attraverso le azioni creative di artisti riconosciuti sulla scena artistica nazionale e internazionale, provenienti da Israele, Argentina, Georgia, Germania e naturalmente Italia.
Josè Angelino, Francesco Arena, Pamela Campagna, Francesco Carofiglio, Tiziana Contu, Ada Costa, Alessandro Costanzo, Daniele D’Acquisto, Franco Dellerba, Mimmo Di Caterino, Baldo Diodato, Helmut Dirnaichner, Viviana Fernandez Nicola, Francesco Fossati, Shay Frisch, Nicola Genco, Pietro Guida, Sophie Ko, Loredana Longo, Mimmo Paladino, Pasquale Santoro e Raffaele Vitto sono i protagonisti della mostra “SEGNI ELEMENTARI. L’arte contemporanea nei trulli patrimonio dell’umanità”.
La mostra, che ha trasformato la città di Alberobello in una galleria d’arte diffusa, è stata ideata e diretta da Francesco Carofiglio, ed è curata dallo stesso direttore artistico insieme con gli storici e critici d’arte Concettina Ghisu, Lorenzo Madaro e Brizia Minerva
Gli artisti dialogano, ciascuno con la sua lingua, attraverso opere e installazioni, usando materiali differenti, dentro un unico tessuto narrativo che si snoda dai Trulli comunali di Via Monte Nero al Museo del territorio “Casa Pezzolla”, passando per Terrazza “Palazzo del Conte” e Casa d’Amore. Circa 120 opere - disseminate in sale trulli, cortili, corridoi, scantinati-ipogeo e facciate - realizzate in cartapesta, legno, metallo, foglie, fili di rame, fili di cotone, ferro e lino, pietre, cellulosa, vetro, porcellana, vetro, ferro, mattoni, terracotta, radici di vite, con luminarie e dipinti. Un chiaro riferimento ai materiali usati nell’arte povera.
«Incroci sensoriali, rapporti inediti tra gli elementi naturali, la dimensione magica degli archetipi, le diverse modulazioni della materia del suono della luce – commenta Francesco Carofiglio, direttore artistico ICONICA Alberobello Unesco 25 – Tutto dentro un luogo di accoglienza così misterioso e inedito, una piccola Biennale dentro costruzioni dalla storia millenaria. Ci piacerebbe davvero che Segni Elementari fosse solo l’inizio, il numero zero di un appuntamento che possa diventare ricorrente in una terra così piena di stimoli e di bellezza e che le sperimentazioni del contemporaneo, attraverso questa prima, e un po’ spericolata esperienza, continuino a incontrarsi, inventando traiettorie nuove, inedite, sorprendenti».
A raccontare l’esperienza, concreta, materiale, vera, di “Segni Elementari”, anche un docufilm scritto e diretto dal direttore artistico Francesco Carofiglio e Alessandro Valente, per la casa di produzione Scirocco Films. Un docufilm che racconterà la genesi della mostra, dalla fase di allestimento all’incontro con gli artisti, dall’analisi del processo creativo sino all’apertura al pubblico. Il documentario cerca di mettere in relazione la dimensione iconica e primigenia della natura, con le opere degli artisti. È anche il racconto della materia, della pietra e di altri elementi naturali, narrati, lavorati e trasformati in opere d’arte.
Segni Elementari è organizzata nell’ambito del progetto ICONICA dall’Assessorato alla cultura del Comune di Alberobello, con il sostegno di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.
Orari di apertura di “Segni Elementari”:
- dal 19 febbraio al 31 marzo, sabato e domenica dalle 15:00 alle 20:00 - chiusa nei giorni feriali
- dal 1° aprile al 1° maggio, da martedì a domenica dalle 15:00-20:00
La mostra resterà chiusa tutti i lunedì, compresi 25 aprile e lunedì dell’Angelo.
18
febbraio 2022
Segni Elementari
Dal 18 febbraio al primo maggio 2022
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Alberobello
Alberobello, (Bari)
Alberobello, (Bari)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 15-20
Vernissage
18 Febbraio 2022, Segni Elementari rientra nel progetto ICONICA e celebra i 25 anni dal riconoscimento di Alberobello patrimonio UNESCO.
Sito web
Ufficio stampa
Fabio Dell'Olio - fabio.dellolio@gmail.com
Ufficio stampa
Annamaria Minunno - a.minunno@gmail.com
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini