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Segno, forma e colore nella Pittura Analitica di Rosanna Rossi
La mostra è l’occasione per visitare il nutrito corpus di opere (dagli Anni Settanta ai giorni nostri) di Rosanna Rossi, artista cagliaritana apprezzata dai alcuni dei principali storici e critici d’arte italiani: Lea Vergine, Marisa Volpi, Gillo Dorfles, etc.
Comunicato stampa
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In occasione della Notte delle Arti Contemporanee, sabato 4 novembre dalle 18.30 alle 22.30, Res Publica - Galleria d’Arte Democratica inaugurerà la personale “Segno, forma, colore nella Pittura «Analitica» di Rosanna Rossi” a cura di Giorgio Bonomi. In mostra diverse opere dell'artista cagliaritana dagli Anni Settanta ad oggi, accuratamente selezionate dal gallerista Alessandro Cacciola.
Realizzata con il patrocinio e il contributo della FASI Federazione delle Associazioni Sarde in Italia - Coordinamento Donne, l'esposizione potrà essere visitata fino a sabato 2 dicembre 2017 nel prestigioso interno cortile di Via dei Mille 38 a Torino.
Rosanna Rossi, nata nel 1937, è passata da una figurazione espressionista a un'astrazione prima geometrica poi materica. Come evidenzia bene Giorgio Bonomi nel testo critico pubblicato sul catalogo della mostra: «sbaglierebbe chi considerasse questo transitare nei luoghi più pregnanti dell’arte contemporanea come eclettismo: il percorso di Rossi non è, per così dire, “evolutivo”, diacronico, non ha “sviluppo” ma semplicemente “differenziazioni” (stilistiche e cronologiche). Si potrebbe parlare di “contaminazione e intrecci di linguaggi sperimentali” o di una feconda “cleptomania” ma questa è tale quando è esercitata con leggerezza o patologicamente, mentre Rossi ogni volta si cala nella ricerca e nei “prelievi” con profondità, tenacia, forza, rendendo affatto soggettivo e facendo completamente “suo” quanto ispirato da altri».
L'artista sarda torna a Torino dopo diversi anni: sono molte le mostre che gli dedicò il compianto Giancarlo Salzano nella sua galleria di Piazza Carignano. Nel 2004 per la presentazione della prima personale nel capoluogo piemontese, Gillo Dorfles scrisse: «mi sembra di poter affermare che questo suo incessante lavoro – spesso sommesso e nascosto e solo di tanto in tanto pubblicamente estrinsecato – ha raggiunto una sua perfezione proprio attraverso l'incontro d'una paziente “tessitura” […] e d'uno slancio appassionato verso l'incontro del colore e della forma». Lea Vergine nel 2009 continua: «Fa della pittura astratta perché in essa trova la sua libertà; e la fa senza ombra di compiacimento descrittivo, senza smarrire una sola possibilità di energia, componendo forme ed elementi tesi, molto spesso, a una progressiva rarefazione del colore; consumando, insomma, nella fisicità di un quadro, un vero e proprio atto vitale».
Se per Rosanna Rossi, ancora oggi, non resta nulla di più interessante che «giungere nel mio studio, preparare i colori, prendere i pennelli e sfidare ogni giorno la mia creatività»; per la galleria Res Publica non c'è niente di più appagante che proporre il suo lavoro magistrale al grande e interessato pubblico che giungerà in città per Artissima e le altre grandi manifestazioni del Weekend delle Arti Contemporanee.
Realizzata con il patrocinio e il contributo della FASI Federazione delle Associazioni Sarde in Italia - Coordinamento Donne, l'esposizione potrà essere visitata fino a sabato 2 dicembre 2017 nel prestigioso interno cortile di Via dei Mille 38 a Torino.
Rosanna Rossi, nata nel 1937, è passata da una figurazione espressionista a un'astrazione prima geometrica poi materica. Come evidenzia bene Giorgio Bonomi nel testo critico pubblicato sul catalogo della mostra: «sbaglierebbe chi considerasse questo transitare nei luoghi più pregnanti dell’arte contemporanea come eclettismo: il percorso di Rossi non è, per così dire, “evolutivo”, diacronico, non ha “sviluppo” ma semplicemente “differenziazioni” (stilistiche e cronologiche). Si potrebbe parlare di “contaminazione e intrecci di linguaggi sperimentali” o di una feconda “cleptomania” ma questa è tale quando è esercitata con leggerezza o patologicamente, mentre Rossi ogni volta si cala nella ricerca e nei “prelievi” con profondità, tenacia, forza, rendendo affatto soggettivo e facendo completamente “suo” quanto ispirato da altri».
L'artista sarda torna a Torino dopo diversi anni: sono molte le mostre che gli dedicò il compianto Giancarlo Salzano nella sua galleria di Piazza Carignano. Nel 2004 per la presentazione della prima personale nel capoluogo piemontese, Gillo Dorfles scrisse: «mi sembra di poter affermare che questo suo incessante lavoro – spesso sommesso e nascosto e solo di tanto in tanto pubblicamente estrinsecato – ha raggiunto una sua perfezione proprio attraverso l'incontro d'una paziente “tessitura” […] e d'uno slancio appassionato verso l'incontro del colore e della forma». Lea Vergine nel 2009 continua: «Fa della pittura astratta perché in essa trova la sua libertà; e la fa senza ombra di compiacimento descrittivo, senza smarrire una sola possibilità di energia, componendo forme ed elementi tesi, molto spesso, a una progressiva rarefazione del colore; consumando, insomma, nella fisicità di un quadro, un vero e proprio atto vitale».
Se per Rosanna Rossi, ancora oggi, non resta nulla di più interessante che «giungere nel mio studio, preparare i colori, prendere i pennelli e sfidare ogni giorno la mia creatività»; per la galleria Res Publica non c'è niente di più appagante che proporre il suo lavoro magistrale al grande e interessato pubblico che giungerà in città per Artissima e le altre grandi manifestazioni del Weekend delle Arti Contemporanee.
04
novembre 2017
Segno, forma e colore nella Pittura Analitica di Rosanna Rossi
Dal 04 novembre al 02 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
RES PUBLICA GALLERIA D’ARTE DEMOCRATICA
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Orario di apertura
martedì ore 15.30-19
da mercoledì a sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19
Vernissage
4 Novembre 2017, h 18.30
Autore
Curatore