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Segno, vetro e colore
la mostra racconta la vicenda professionale e umana di due sorelle, Maria Letizia (1908-1985) e Laura Giuliani (1909-1982), che vissero la formazione artistica negli anni delicati del consolidamento del fascismo e la piena maturità durante la guerra e nel periodo seguente della ricostruzione
Comunicato stampa
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Belle, borghesi, eleganti e … artiste. La mostra in programma a Villa Torlonia, dal 7 marzo al 29 aprile, organizzata dall’Associazione Culturale Confine Variabile, in collaborazione con la Sopraintendenza ai Beni Artistici e Architettonici del Comune di Roma, racconta la vicenda professionale e umana di due sorelle, Maria Letizia (1908-1985) e Laura Giuliani (1909-1982), che vissero la formazione artistica negli anni delicati del consolidamento del fascismo e la piena maturità durante la guerra e nel periodo seguente della ricostruzione.
Bozzetti, vetrate, pitture, fotografie e mosaici ricostruiscono il loro percorso artistico, che ha origine proprio in famiglia: il padre era Giulio Cesare Giuliani (1882-1954), il fondatore di uno dei più antichi e illustri laboratori artistici di Roma, le “Vetrerie d’arte Giuliani”, e il nonno era Eugenio Cisterna (1862-1933), grande pittore decoratore di chiese e palazzi romani, attivo ancora negli anni Trenta del Novecento.
Le sorelle Giuliani non fecero fatica a manifestare la propria vocazione. Da giovani esposero e si misero in luce sino alla fine degli anni Trenta, ma poi, nel dopoguerra, scelsero di dedicarsi al lavoro più anonimo, ma molto intenso e redditizio, del laboratorio artigianale di famiglia. Risucchiate in parte nella normalità di uno sviluppo familiare tradizionale, attente a mariti e figli (Laura ne ebbe sei) oltre che all’espressività e alla manualità dell’arte.
La mostra valorizza l’estro delle sorelle Giuliani, soprattutto negli anni della formazione e della prima produzione, sia da cavalletto che decorativa, mettendo la loro esperienza in relazione al sistema culturale e all’ambiente cittadino dell’epoca: una Roma in fermento, avvincente, ma alla lunga restrittiva anche per l’identità femminile.
Una sezione specifica è dedicata, invece, al ciclo musivo inedito, realizzato per la cappella della famiglia Agnelli nel cimitero di Villar Perosa (TO) tra il 1929 e il 1932. Vi campeggia, tra le altre opere, uno spettacolare cartone a colori a grandezza naturale, eseguito per la controfacciata da Maria Letizia. Il lavoro era stato, infatti, commissionato al nonno delle Giuliani dal Senatore Gianni Agnelli, ma vi partecipò anche la giovane e dotata nipote.
Sono, inoltre, eccezionalmente esposte anche due vetrate di Duilio Cambellotti.
La mostra, a cura di Romina Impera, Anna Maria Petrosino e Angela Redini Giuliani, gode del patrocinio dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Scienze Umanistiche, dell’Accademia di Belle Arti di Roma, nonché della Provincia di Roma (Assessorato alle Politiche culturali della Comunicazione e dei Sistemi informativi) e della Regione Lazio (Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport) e del sostegno di Confartigianato, Fendi e Manieri e Ceccarelli. Il catalogo della mostra è realizzato da Silvana Editoriale.
Bozzetti, vetrate, pitture, fotografie e mosaici ricostruiscono il loro percorso artistico, che ha origine proprio in famiglia: il padre era Giulio Cesare Giuliani (1882-1954), il fondatore di uno dei più antichi e illustri laboratori artistici di Roma, le “Vetrerie d’arte Giuliani”, e il nonno era Eugenio Cisterna (1862-1933), grande pittore decoratore di chiese e palazzi romani, attivo ancora negli anni Trenta del Novecento.
Le sorelle Giuliani non fecero fatica a manifestare la propria vocazione. Da giovani esposero e si misero in luce sino alla fine degli anni Trenta, ma poi, nel dopoguerra, scelsero di dedicarsi al lavoro più anonimo, ma molto intenso e redditizio, del laboratorio artigianale di famiglia. Risucchiate in parte nella normalità di uno sviluppo familiare tradizionale, attente a mariti e figli (Laura ne ebbe sei) oltre che all’espressività e alla manualità dell’arte.
La mostra valorizza l’estro delle sorelle Giuliani, soprattutto negli anni della formazione e della prima produzione, sia da cavalletto che decorativa, mettendo la loro esperienza in relazione al sistema culturale e all’ambiente cittadino dell’epoca: una Roma in fermento, avvincente, ma alla lunga restrittiva anche per l’identità femminile.
Una sezione specifica è dedicata, invece, al ciclo musivo inedito, realizzato per la cappella della famiglia Agnelli nel cimitero di Villar Perosa (TO) tra il 1929 e il 1932. Vi campeggia, tra le altre opere, uno spettacolare cartone a colori a grandezza naturale, eseguito per la controfacciata da Maria Letizia. Il lavoro era stato, infatti, commissionato al nonno delle Giuliani dal Senatore Gianni Agnelli, ma vi partecipò anche la giovane e dotata nipote.
Sono, inoltre, eccezionalmente esposte anche due vetrate di Duilio Cambellotti.
La mostra, a cura di Romina Impera, Anna Maria Petrosino e Angela Redini Giuliani, gode del patrocinio dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Scienze Umanistiche, dell’Accademia di Belle Arti di Roma, nonché della Provincia di Roma (Assessorato alle Politiche culturali della Comunicazione e dei Sistemi informativi) e della Regione Lazio (Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport) e del sostegno di Confartigianato, Fendi e Manieri e Ceccarelli. Il catalogo della mostra è realizzato da Silvana Editoriale.
06
marzo 2007
Segno, vetro e colore
Dal 06 marzo al 29 aprile 2007
arti decorative e industriali
Location
CASINA DELLE CIVETTE – VILLA TORLONIA
Roma, Via Nomentana, 70, (Roma)
Roma, Via Nomentana, 70, (Roma)
Vernissage
6 Marzo 2007, su invito
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore